All. nr. 180) PRENDIAMONE ATTO, LA BOCCASSINI HA DETTO LA VERITA' E NON RISULTA SIA ANDATA NE A LOURDES NE A FATIMA
In pratica, considerati i precedenti dei suoi familiari (Magistrati arrestati), anche la sig.ra Ilda, con tali dichiarazioni è da ritenersi "Rea Confessa".
Infatti, poichè ha dichiarato che "Spesso la giustizia viene usata dai P.M. per altri scopi", avrebbe dovuto aggiungere: "Esattamente come ho fatto io"!
«Spesso la giustizia viene usata dai pm per altri scopi». Se lo dice la Boccassini, forse Berlusconi non ha torto…
di Antonella Ambrosioni/sab 14 settembre 2013/10:59
POLITICA
La grande accusatrice ha “confessato”: ci sono delle toghe politicizzate. Sarà il cambio di look – capello biondo e non più il rosso d’ordinanza- ma anche il lessico di Ilda Boccassini è cambiato, almeno durante la presentazione del libro “L’onere della toga” di Lionello Mancini, avvenuta a Milano. «Non è una patologia della magistratura», ma «ci sono dei pubblici ministeri che hanno usato il loro lavoro per altro», ha detto parlando del rapporto tra magistratura e politica negli ultimi vent’anni. Ma come, il solo pensarlo, serviva a dare patenti di antidemocraticità? Ora, a pochi giorni dal compimento del destino politico di Silvio Berlusconi, la sua grande accusatrice rispondendo a precisa domanda sul ruolo eccessivo di «supplenza» che a volte le Procure hanno assunto, ha risposto: «Supplente è un termine sbagliato», ma ha riconosciuto che negli ultimi vent’anni c’è stato uno «scontro tra mass media, magistratura e politica». Uno stato di «conflittualità talmente alta» che, a suo giudizio, ha impedito lo svolgimento di una «riflessione» anche all’interno della categoria professionale. C’è di più , ammette: «È mancata, un’autocritica che la categoria doveva fare e non ha fatto, dopo la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino». Parole niente male per la grande accusatrice del Cav. Allora, la morale è che è vero che ci sono dei giudici che hanno usato il loro ruolo per fare politica. Tra l’altro, ricordando gli anni di Tangentopoli e la sua esperienza nel team di Mani pulite, il pm ha rivelato di aver «provato una cosa terribile» quando le capitò di assistere alla gente che inneggiava ai pm, scandendone i nomi. «La vivo come una situazione di disagio: non è quello (l’approvazione della gente, ndr.) che mi deve spingere ad andare avanti, ma fare bene il mio mestiere». Tra l’altro, andare in piazza a tifare giudici è il sintomo di uno squilibrio di poteri che farebbe orrore al tante volte citato Montesquieu. In questi anni ci era sembrata un’Ilda diversa, ma se lo ammette pure lei, va bene così….
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