domenica 28 settembre 2014

All.nr.230) DOTT. DE MAGISTRIS VIENE CON NOI ? SIAMO BEN FELICI CHE ANCHE LEI (ORA), CONFERMI UNA REALTA' CHE NOI GRIDIAMO DA ANNI !

Dott. De Magistris buonasera, lei si è detto "Profondamente addolorato" per aver subito una ingiusta condanna per fatti "Insussistenti".
Premettendo che noi, appartenenti al "Comitato spontaneo cittadini contro la malagiustizia", saremmo ben lieti se lei accettasse la tessera che (come segue), le è stata gentilmente offerta, le ricordiamo che siamo migliaia di cittadini i quali non sono solo "Addolorati" dalla "Delinquenziale" condotta di una infinità di "Togati" in quanto trattasi di cittadini totalmente distrutti sia dal punto di vista psicologico, morale ed ovviamente economico.
Le saremo oltremodo grati se lei, in primis, rispondesse personalmente e pubblicamente a tale dr. "Carbone" (segr. dell'A.N.M.) il quale pochi giorni fa sulla "7", ebbe a dichiarare che le denunce mosse a carico dei "Magistrati" sono "Tutte" pretestuose e prive di fondamento.
Come lei ben sa, non può essere asserito niente di più"Falso" in quanto le denunce di cui trattasi contengono tutti gli elementi oggettivi e soggettivi costituenti il reato ed il 99% hanno a suffragio anche "Prove documentali".
Secondo il citato "Carbone", anche lei è affetto da chissà quale turbe psichica oppure è tormentato da una irreversibile "Mania di persecuzione".
Le saremo grati se, con un suo autorevole intervento, tacitasse il soggetto "Carbone", accettasse la nostra ttessera e leggesse anche quanto segue.

 

De Magistris: "Magistrati corrotti e collusi"


"Ci sono molti magistrati collusi e corrotti e per questo ho già pagato come magistrato", dice Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, attaccando la sentenza del processo Why Not in cui è stato condannato ad un anno e tre mesi per abuso d'ufficio. Il primo cittadino annuncia di non volersi dimettere e risponde al presidente del Senato Pietro Grasso: "Vediamo se ci sono gli estremi per una sospensione lampo, che comunque si può impugnare - afferma -. Andrò in appello e non mi dimetterò. A Napoli diamo fastidio. Pubblicherò gli atti e i cittadini valuteranno. Continueremo a fare la nostra rivoluzione e a resistere".
De Magistris: "Magistrati corrotti e collusi"© Ansa Foto De Magistris: "Magistrati corrotti e collusi" 
Non solo condivido, ma potrei aggiungere tanto di mio...!!!

 

Sperando che quanto da me autonomamente deciso sia condiviso con entusiasmo da tutti gli iscritti!

27-09-2014 - Lettera aperta al Cittadino Luigi De Magistris per la sensibilità mostrata in tempo non sospetto ai problemi dei cittadini vittime di malagiustizia......
dirittiviolati.it
 
Offerta di tessera onoraria n. 1 al Comitato "Spontaneo Cittadini Contro i Nomi e Cognomi della Malagiustizia"
Criminalità del Giudiziario che agisce da decenni nei Tribunali italiani nel silenzio dell'Associazione Nazionale Magistrati e delle altre istituzioni ai vertici della Giustizia, non escluso il Presidente pro tempore della Repubblica Italiana benchè informato, che l'attuale Procuratore Aggiunto dott. Nello Rossi ha ben stigmatizzato in un articolo rilasciato a "il Sole 24 ore" circa un anno or sono...
"Criminalità nel Giudiziario" Frodi, furti, corruzioni: quando il processo diventa criminogeno
Al dottor Luigi De Magistris, qualora ci vorrà onorare!



Mauro Masoni Concordo con il pensiero che resta difficile (anche se con tanto impegno), annoverare De Magistris tra l'infinita folla oceanica delle vere "Vittime" in quanto trattasi di persone "Annientate" e distrutte, moralmente, psicologicamente ed economicamente.
Comunque anch'io condivido l'iniziativa di Luigi Iovino di offrire la tessera nr. -1-d el nostro "Comitato spontaneo cittadini contro la Malagiustizia".
A volte le persone vanno "Vinte di cortesia" e, considerati i fatti adesso anche il sig. De Magistris potrà provare (anche se minimamente), cosa significa essere fatti oggetto di una vigliacca, infame (ed interessata) "Vioenza.
Ok sulle dichiarazioni di De Magistris a carico della "Magistratura" ma il Sindaco le ha esternate solo quando è stato toccato in prima persona.
Va bene, meglio tardi che mai ma, visto che c'è, da ex appartenente, adesso anche lui in modo autorevole potrebbe e dovrebbe rispondere a tale dr. "Carbone", segretario dell'A.N.M. il quale asserì in tv che le denunce proposte a carico dei "Magistrati" erano "Tutte" pretestuose e prive di fondamento.
Tutti sappiamo che non si può asserire niente di più "Falso" e vista l'esperienza del De Magistris, una sua risposta al citato "Carbone" potrebbe essere confortata da chissà quanti esempi oggettivi dai quali emerge chiaramente sia la tracotanza nonchè l'illegittimità della stragrande maggioranza dei "Togati" italiani nel loro operato di "Amministratori della Giustizia".

All.nr.229) IL 30 09 SI TERRA' L'UD. PREL. CONTRO IL L. TEN. DEI CC. "PALADINI" MA IL SIG. PROC. CAPO (IL DR. CANESSA) SARA' SOLO !

IL 30 09 SI TERRA' L'UD. PREL. CONTRO IL L. TEN. DEI CC. "PALADINI" MA IL SIG. PROC. CAPO (IL DR. CANESSA) SARA' SOLO !

 
Signori non si capisce !
Non si capisce perchè quando la D.I.G.O.S di Pistoia arrestò l'imprenditore pesciatino Rosi, sul quale quell'ufficio stava indagando, la procura lasciò "Intonso" il citato Renato Paladini il quale, da buon "Intermediario",fu fotografato in compagnia del Rosi mentre si stavano recando a Genova per incontrare tale Marilyn Fusco, vicepresidente di quella Regione e "Cognata" del citato "Paladini".(vi sono anche alcune interc. dalle quali emerge che il Paladini ringrazia il Rosi per i regali alle di lui figlie).(per notizia si ricorda che il fratello del "Paladini Renato" è Paladini Giovanni, all'epoca "Parlamentare" dell'I.D.V.).Appare strano che l'arma di cc., nelle more dell'indagine non abbia quantomeno sollevato dall'incarico il soggetto "Paladini Renato" trasferendolo ben lontano da Pistoia.Naturalmente non si può dimenticare che il citato "Renato Paladini" era solito "Vantarsi" di essere in "Ottimi rapporti" con tale "Renzo Dell'Anno", all'epoca proc. c. di Pistoia e soggetto stranoto anche al C.S.M. che (ovviamente) non lo ha riconfermato in quell'incarico.Comunque, per chiarezza, il "Paladini Renato" faceva chiaramente da intermediario tra la cognata "Fusco" (vicepresidente ligure) e l'imprenditore pesciatino Rosi per l'assegnazione dell'appalto relativo alla ricostruzione di un poste in quella regione.Anche questa volta, se il Proc. Capo fosse stato il citato "Dell'Anno", "Forse" l'intrepretazione dei fatti sarebbe stata "Leggermente" diversa da quella attuale.Il Dr. Canessa, attuale Proc. Capo di Pistoia , deve sapere che comunque è "Solo" e di fronte avrà un tale G.I.P. che (ad esempio), non ebbe remore a dichiarare al sottoscritto di "NON essere interessato all'accertamento della verità".Ma non solo, vi sono ben altri "Figuri" che sanno muoversi nell'ombra in quel palazzo ove è riportato il termine "Giustizia"."CHIESTO IL RNVIO A GIUDIZIO PER L'EX COMANANTE DELLA STAZIONE CC. DI PESCIA ED ATTUALE COMANDANTE DELLA SEZIONE DIP.G. DELL'ARMA PRESSO IL TRUBUNALE DI PISTOIA"

Commenti
Renato Paladini è accusato di rivelazione di segreto istruttorio
Richiesta di rinvio a giudizio per Renato Paladini
Montecatini 17 settembre 2014 - E’ cominciata ieri mattina, davanti al giudice Alessandro Buzzegoli, pubblico ministero il procuratore capo Paolo Canessa, l’udienza preliminare dove si discute la richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura, nei confronti di Renato Paladini, 55 anni, luogotenente dei carabinieri, comandante della sezione di polizia giudiziaria dell’Arma presso la Procura, a lungo comandante della stazione di Pescia. Paladini è accusato di rivelazione di segreto istruttorio a margine di un’indagine che la Procura gli aveva delegato, nel corso del 2011, e che riguardava l’imprenditore pesciatino Giordano Rosi vittima di una truffa.
L'accusa, l’investigatore avrebbe rivelato a Rosi il contenuto della delega ricevuta, le indagini che avrebbe dovuto svolgere e i dipendenti della ditta che avrebbe dovuto sentire. Nello stilare il capo di imputazione la Procura rileva i rapporti di amicizia e di frequentazioni definite «molto intense», tra il comandante Paladini e l’imprenditore. Il carabiniere, in concorso con il viceprefetto Vittorio De Cristofaro, è inoltre accusato di abuso d’ufficio per aver falsamente attestato la data in cui una giovane donna romena,Lucia Martinas, 34 anni, di Pieve a Nievole, aveva presentato l’istanza per ottenere il permesso per potersi recare a lavoro dopo la sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza. Tale autorizzazione, secondo la pubblica accusa, era stata rilasciata in mancanza della documentazione che attestava l’attività lavorativa della donna: da qui, per entrambi, l’accusa di falsità ideologica commessa, in atti pubblici, da pubblico ufficiale. In questo articolo è riportato anche il rinvio a giudizio del Sig. De Cristofaro Dr. Vittorio, un funzionario della locale Prefettura.Non potendo entrare nel merito della vicenda che riguarda quest'ultimo, posso affermare comunque che trattasi di persona che è sempre stata un esempio di Onestà, Correttezza e trasparenza.Ne consegue che appare inverosimile che quel Funzionario si sia reso responsabile di quanto contestato.Se una leggerezza è stata ravvisata, questa sicuramente è stata conseguente al fatto che il Dr. De Cristofaro si è fidato del "Paladini Renato", personaggio ben noto non solo al sottoscritto.
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All.nr.124) "A VOI TUTTE LE INTERPRETAZIONI DEL CASO" COMUNQUE LA PRECISAZIONE NON GUASTA - GIUDICATE LA SECONDA PARTE -

<p>"A VOI TUTTE LE INTERPRETAZIONI DEL CASO" COMUNQUE LA PRECISAZIONE NON GUASTA.</p> GIUDICATE LA SECONDA PARTE
pubblicata da Mauro Masoni il giorno Domenica 25 novembre 2012 alle ore 12.20 ·



Preso atto che il post più visitato del mio blog http://moonposter.blogspot.com è il nr. 71 ove (come nel nr. 73 e nel nr.96) è ben riportata e descritta la figura di tale "Paladini Renato" luogotenente dell'arma dei cc. e comandante della sezione di P.G. dell'Arma presso il Trib. di Pistoia, mi è stato fatto notare che il di lui fratello, Paladini Giovanni è un ex appartenente alla Polizia di Stato e da qualche anno Parlamentare rappresentante dell'I.D.V. in Liguria fino a poco tempo fa (adesso disconosco a quale gruppo appartenga).
Ovviamente ognuno è libero di pensare ciò che vuole ma, il verificare che il Paladini Renato, il cui comportamento nella vicenda che mi riguarda è stato "Aberrante" nonchè Vergognoso in quanto per "Obbedire" tacitamente alla Casta dei Magistrati ha "Volutamente Ignorato" il Verbale dei rilievi del "SUO" collega NOCERA Pasquale (approfittando della "Morte"di quest'ultimo al fine di non contestare il già evidente ed avvenuto "Occultamento di atto vero" ed il conseguente "Falso Ideologico" al "Figuro" MASSA Massimoo Manfredi, l'unico soggetto che veniva nominatto nonoostante la pronuncia del Trib. di FI dalla quale si evince che il soggetto è totalmente privo di titoli può avere ulteriori spiegazioni e comunque si ricorda che qul Verbale fu trasmesso alla c.a. del dr. COSTANTINI Luciano il quale ne omise la lettura permettendone l'occultamento al citato Massa.
In pratica mi è stato fatto notare che il Paladini Renato è in una botte di ferro in quanto in primis ha "Obbedito" alla citata "Casta" ed in seguito, mi viene fatto notare che il soggetto comunque è inattaccabile in quanto, anche senza nulla insinuare, il fratello del Paladini Renato, Paladini Giovanni è tuttora parlamentare e ciò sicuramente non guasta.Ribadisco e tengo a precisare che è ben lungi da me il pensiero che l'On. Giovanni Paladini, "SE" a conoscenza dei fatti avesse condiviso la condotta tenuta dal fratello Renato anzi, gradirei parlare con il citato OOnorevole per scambiare con lui due parole circa i fatti accaduti.Si ricorda che l'On. Paladini Giovanni risiede a Genova con la di lui moglie Marylin Fusco e Genova è proprio la sede competente per territorio e che "Avrebbe dovuto" procedere nei confronti di tuttti i Magistrati (per modo di dire) , da me denuunciati.
Comunque, per completezza di informazione, quì di seguito viene riportato quanto apparso sulla stampa relativamente ad una vicenda che vide coinvolti in svariati modi, sia Renato Paladini, Luogotenente Arma CC., suo Fratello On. Giovanni Paladini e la Sig.ra Ffusco Marylin cognata del Paladini Renato.Trattasi comunque di una vicenda di "Appalti" e sinceramente sfugge il motivo per il quale il Paladini Renato, dell'Arma CC. abbia tenuto il ruolo di intermediario tra un costruttore e chi doveva assegnare i citati appalti.
Forse continuando a leggere, qualcuno avrà le idee più chiare.

genova 28 ottobre 2012
Appalti, Fusco e il maritocoinvolti nelle indagini
Matteo Indice
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Marylin Fusco in RegioneApprofondimenthpPPPPi
Le dimissioni di Marylin Fusco
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Genova - Renato Paladini, fratello del deputato Idv Giovanni, faceva da intermediario fra un costruttore in corsa per un appalto della Regione Liguria e l’ex vicepresidente della giunta ligure Marylin Fusco, prima che fosse emesso il bando di gara. La stessa Fusco, che del parlamentare Idv Giovanni Paladini è moglie e con lui vive a Genova, secondo la polizia quell’imprenditore sembrava «favorire», e gli avrebbe fornito indicazioni all’apparenza riservate al telefono. La Fusco, va ricordato, nel frattempo ha lasciato la giunta dopo un’altra bufera giudiziaria, essendo indagata per lo scempio del porto di Ospedaletti.
Il dato sulla mediazione del fratello, che potrebbe creare un certo imbarazzo politico proprio a Giovanni Paladini, plenipotenziario dell’Italia dei Valori dalla Spezia a Ventimiglia, è contenuto nelle carte di un’inchiesta condotta nei mesi scorsi dalla Procura di Pistoia. Lì si indagava su un giro di mazzette pagate da impresari a dirigenti locali, e alla metà di giugno erano scattati 23 arresti. Fra le persone finite ai domiciliari vi era Giordano Rosi, costruttore di Pistoia. Nei mesi precedenti era stato intercettato e pedinato, e così si erano scoperti i suoi rapporti sospetti con la Fusco e lo stesso Giovanni Paladini . «Di certe cose meglio non parlare al telefono», diceva Marylin a Rosi rimandando un abboccamento. L’impresario, per parte sua, replicava con un «allora chiamo Giovanni, e vedo quando possiamo affrontare certi discorsi». La commessa nel mirino di Giordano Rosi era quella per la realizzazione d’un ponte nel comune di Ameglia, provincia della Spezia, distrutto dall’alluvione del 25 ottobre 2011: valore 5 milioni di euro, Rosi se lo aggiudicherà, in tempi successivi alle ripetute mediazioni di Marylin Fusco e di Renato Paladini fratello di Giovanni, in via «provvisoria». La Regione avrebbe tuttavia sospeso quell’assegnazione.
Le carte in mano al Secolo XIX ricotruiscono una tempistica, e una serie di rapporti e sponde, interessanti. Il 5 novembre 2011, infatti, a dieci giorni dal disastro, la Presidenza del Consiglio dei ministri pubblica il «disciplinare di gara a procedura aperta»per la fornitura del ponte. L’appalto è gestito e sarà assegnato dalla Regione. Qual è la prima idea del costruttore toscano Rosi, che a quel lavoro è interessato e sarà arrestato sette mesi dopo per un’altra vicenda? Chiedere aiuto al fratello di Giovanni Paladini. Il quale fa il carabiniere alle dipendenze dirette della Procura di Pistoia, la stessa che sta indagando sul suo amico, intercettandolo e pedinandolo, e che lo farà arrestare all’inizio dell’estate: «Il 14 novembre 2011 (nove giorni dopo la pubblicazione del “disciplinare” di gara, anteprima del bando) - scrive la polizia - l’imprenditore Giordano Rosi chiama Renato Paladini, e si accordano per recarsi l’indomani in Liguria...Paladini lo informa che avviserà qualcuno della loro partenza e arrivo. Si ritiene possano essere i suoi familiari, il fratello Giovanni (deputato Idv) e la cognata Marylin Fusco (allora vicepresidente della Regione)». Una nuova visita di cortesia (la stesura del bando cui Rosi è molto interessato sta entrando nel vivo), va in scena il 5 febbraio 2012. Prima Rosi dà appuntamento a Renato Paladini - «sto arrivando» - poi nel primo pomeriggio chiama la figlia: «Sono al mare...dove ti avevo detto», mantenendo un linguaggio criptico. La cella telefonica agganciata da Giordano Rosi è a Genova, nel quartiere dove vivono Fusco e Paladini. «Si ritiene - insiste la Digos - che Rosi sia in compagnia di Renato Paladini e la loro presenza a Genova potrebbe essere riferita al fatto che la ditta è interessata all’appalto per il ponte nello Spezzino, che assegnerà la Regione». Varie intercettazioni documentano nelle settimane successive il prodigarsi di Marylin Fusco per informare Giordano Rosi sulla preparazione del bando: ricevendo da lui alcune indicazioni tecniche e mettendolo in contatto con chi quel bando stava predisponendo. Il 29 marzo scade il termine per presentare le offerte. Il 30 è formalizzata l’assegnazione provvisoria (poi revocata) e vince Giordano Rosi, che resta sorpreso. Chi incontra il giorno successivo Rosi, esaltato poiché avevano superato concorrenti più accreditati? Renato Paladini, fratello del deputato Idv Giovanni e cognato di Marylin Fusco: «Già che ci sono - premette il luogotenente Renato Paladini - ti volevo ringraziare dei regali per le bambine...». Non sapeva che li stavano spiando.
due pagine sulla vicenda sul Secolo XIX in edicola
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giovedì 25 settembre 2014

All. nr.228) "MANIFESTAZIONE DAVANTI AL PALAZZO DI "GIUSTIZIA" DI FIRENZE"


Nella mattinata di ieri 24.09.14 si è tenuta una manifestazione davanti al palazzo della "Giustizia" di Firenze.
Era stato montato un gazebo ed erano stato appesi diversi cartelloni che trattavano la problematica.

Con l'aiuto di un megafono, ognuno dei partecipanti espose una sintesi della propria vicenda facendo i nomi dei "Magistrati", (tutti denunciati), per i quali è prassi costante quella di "Violare" anche i più elementari precetti della legge sia penale che civile.Signori, non eravamo in molti ma quantomeno è stato rotto il costante ed assordante "Silenzio" il quale giova esclusivamente alla "Casta" la quale vuole continuare indisturbata nei suoi "Traffici" illegali e privi di controllo.

In Italia sono migliaia i cittadini "Vittime" della "Malagiustizia" e molti di loro sono stati devastati sia psicologicamente che moralmente oltre che, naturalmente "Distrutti" anche dal punto di vista economico (conosciamo le spese legali e quando trattasi di "Strascichi giudiziari" che perdurano per 10, 15 e 20 anni una persona si ritrova "Sola" e privata anche del minimo di autonomia economica che magari è il frutto dei risparmi di una vita di lavoro.Quello posto in essere dalla "Magistratura" italiana (e solo italiana), altro non è che un tremendo potere "Dittatoriale" nel quale si procede esclusivamente a seconda della "Volontà" dei vari "Togati" i quali, per prassi costante "Ignorano" qualsiasi norma pur di giungere allo scopo che si sono prefissati.(quasi sempre interessi personali).

Alcuni "Magistrati" onesti, in questo paese rappresentano una "Eccezione" che conferma una tremenda regola così come, per avere chiara la drammatica situazione italiana sarebbe sufficiente ascoltare e leggere le "Capillari" interviste rilasciate, per esempio, dal Sig. Rossi Dr. Nello, Proc. Agg. di Roma il quale non ha avuto remore a definire il "Processo" italiano come un "Istituto Criminogeno", oppure ascoltare il Sig. Morcavallo, ex Giudice presso il Trib. di Bologna il quale ha asserito chiaramente che tuttti i suoi colleghi hanno un fisso ritorno economico derivante da tutte le assegnazioni dei minori alle note "Case famiglia" oppure leggere anche ciò che ha dichiaato il Sig. Mori Edoardo, Giudice per quaranta anni il quale, considerata la sua internazionale esperienza ha chiaramente esposto l'obbrobrio tutto italiano rappresentato da questa "Magistratura", che non ha eguali e vede l'Italia relegata al "Quintultimo posto" mondiale in quanto ad efficienza della "Giustizia" medesima.

Noi del "Comitato spontaneo cittadini contro la malagiustizia" continuremo con iniziative del genere ed un invito è rivolto non solo a tutti i cittadini che sono vitttime di questo aberrante sistema ma anche a tutti gli altri affinchè abbiano sempre più contezza di quanto avviene nei palazzi ove c'è scritto "Giustizia" !In Italia questa componente è l'unica cosa che non c'è e qualsiasi cittadino può essere travolto da questi "Uragani" accorgendosi di essere totalmente "Inerme" di fronte ad una macchina "Infernale".Chiunque pensi ai vari "Avvocati", intanto deve sapere che, nel solo circondario di Roma, visono tanti legali quanti ve ne sono in tutta la Francia ed in Italia nessun legale è privo di lavoro.Ciò è conseguente al fatto che per un solo procedimento, un cittadino è costretto a cambiare anche "Sette" avvocati ma ogni volta si rende conto che tutti eseguono gli "Ordini" del palazzo e non si curano minimamente degli interessi (Legittimi) del cliente.

Anche al sottoscritto è capitato un "Legale" il quale, testualmente mi rispose: "Ho letto tutto, i fatti sono esposti in modo professionale e chiaro ma non solo, sono anche incontrovertibili poichè suffragati da prove documentali però, il "Palazzo" ha deciso in altro modo e se io mi provo a ffare determinate contestazioni, domani sono costretto a chiudere lo studio e trovami un altro lavoro".

In Francia per esempio, sono ben lungi da questo assurdi sistema ed un avvocato che inizia una causa giunge sino al ttermine senza "Intoppi" di sorta in quanto sia la difesa che l'accusa che il Giudice sono totalmente consapevoli e rispettosi dei diritti e dei doveri di ogni parte del processo, istituto che in tutta Europa si svolge nella massima linearità.Solo l'Italia fa eccezione, la "Casta" ha un potere "Inenarrabile" e non vuole assolutamente essere controllata.

D'altro canto non ci possiamo attendere niente di legale e produttivo dalla "Magistratura" italiana e si ricorda che, non più di una settimana fa, tale "Dr. Carbone", attuale segretario della A.N.M., in televisione ebbe a dire che: "Le denunce mosse a carico dei "Magistrati" sono "Tutte" pretestuose e prive di fondamento.

Ribadisco che "Niente di più FALSO" può essere asserito !In pratica il dr. "Carbone" ha asserito che in Italia vi sono migliaia e migliaia di cittadini ch sono sofferenti di chissà quale turbe psichica o comunque tormentati da mania di ppersecuzione.Si tiene a ricordare che il 99% delle denunce mosse contro i "Magistrati" (o resunti tali), contengono tutti gli elementi costituenti il reato e sono suffragate da prove documentali.

Il Dr. "Carbone" si è dimenticato di dire che i "Togati" vogliono continuare a mantenere il potere di "Insabbbiare" tutto quanto non è produttivo per i loro interessi ppersonali e si è dimenticato di dire anche che, i "Togati" "Vogliono" continuare ad avere la "Licenza di Delinquere" restando privi di controllo alcuno com'è stato sinora in quanto è ridicolo far riferimento alle denunce avverso i "Togati" (migliaia) in quanto "Tutte" sono trattate da "Confratelli" appartenenti alla nota "Casta" e quindi vengono tutte "Puntualmente archiviate".Caro "Carbone", lei rappresenta un motivo "Vivente" a seguito del quale è auspicabile una radicale "Ristrutturazione" di tutta l'architettura della "Giustizia" italiana così come suggerito anche dal presidente della camere penali italiane.

giovedì 11 settembre 2014

All. nr.227) RIFORMA DELLA GIUSTIZIA" NE "SPARLA" TALE MAURIZIO CARBONE SEGR. A.N.M.

Piace a Pino Zarrilli e Gianni Sarr. e Lisa Sposato
1 condivisione da parte di Pino Zarrilli Cauli Maria e Lisa Sposato

Stamani 11 settembre 2014 alle ore dieci circa, in un programma televisivo sulla 7 è stato affrontato il tema (problema) della riforma delle "Giustizia".

Tra gli ospiti era presente anche tale "Maurizio Carbone" segr. dell'A.N.M. il quale in pratica ha dichiarato che le contestazioni mosse ai "Magistrati" sono sempre "Pretestuose", "Strumentali" e palesemente "Infondate".
Inoltre ha aggiunto che i "Magistrati" non godono di nessuna immunità.Domanda: "Si può essere più falsi di così ?La risposta è no in quanto il soggetto "Carbone" ha affermato cose che sono l'esatto contrario della realtà.
Appare ridicolo e "Vigliacco" giocare con le parole poichè è vero che per legge i "Magistrati" non sono "Immuni" dai procedimenti penali ma è altrettanto vero che le decine di migliaia di denunce proposte dai "Cittadini" a loro carico, vengono trattate da altri "Magistrati" ossia da appartenenti alla stessa "Casta" e ne consegue che tali denunce vengono puntualmente "Archiviate" (Insabiate) in quanto tutti i "Togati" sono fedeli al "Vincolo associativo" che li accomuna e non accade "MAI" che unMagistrato proceda nei confronti dii un "Confratello" o collega che dir si voglia a meno che questi non abbia "Sgarrato" all'interno della "Casta" stessa e quindi, solo per questo la "Cosca" decide di punirlo.E' vergognoso vedere con quanta naturalezza viene stravolta la "Verità" da questi soggetti i quali, nel loro DNA recano iil gene del "Falso".Che il sistema sia "Marcio" dovrebbero prenderne attto tutti i cittadini poichè nessuno è scevro a priori dall'essere fatto vittima delle peggiori angherie da parte di questi "Togati" ma, tutti i cittadini dovrebbero porsi anche un'altra domanda ossia: "In considerazione del fatto che le migliaia di denunce mosse a carico dei togati riguardano delitti gravissimi, per quale motivo non accade "Mai" che nessun "Magistrato" procede penalmente nei confronti di chi, stando ai fatti, lo avrebbe gravemente "Calunniato" nonchè "Diffamato ed Ingiuriato" ?
La risposta è sempplice ossia, le gravi responsabilità dei "Togati", spesso sono provate in modo documentale ed incontrovertibile e quindi la "Casta" sa benissimo che non è mai il caso di dar corso ad azioni penali nelle quali non avrebbero la minima possibilità ed ovviamente è molto meglio "Insabbiare" il tutto anzi, addirittura spesso accade che questi "Delinquenti con la Toga" si ammantino anche della bontà conseguente alla loro comprensione che, i "Cittadini" non sanno cosa scrivono e quindi, da persone "Candide", evitano di procedere per non danneggiare ulteriormente i citadini medesimi.CARI MAGISTRATI, SIETE LA ROVINA ED IL "CANCRO" DI QUESTA SOCIETA' E FINCHE' PERSISTERA' QUESTA "INFAME" DITTATURA DA PARTE VOSTRA L'ITALIA CONTINUERA' AD ESSERE LO "SCANDALO" D'EUROPA E RESTERA' (GIUSTAMENTE) AL QUINT'ULTIMO POSTO NELLA GRADUATORIA MONDIALE PER L'EFFICIENZA DELLA "GIUSTIZIA" MEDESIMA.