mercoledì 27 maggio 2015

All.nr.280) "PROCURATORE" PIERO TONY, CONFESSIONI, AMMISSIONI, RIVELAZIONI (PURTROPPO TARDIVE) DI UN MAGISTRATO SCHIFATO DA UN AMBIENTE MARCIO ED IRREVERSIBILE.

Mauro Masoni Odio e riconoscenza ! Questo è quello che provano coloro i quali hanno sofferto per decenni l'aberrante, delinquenziale, infame e massonico-mafiosa condotta dei togati italiani i quali, da esseri "Corroti" quali sono, hanno distrutto centinaia di persone mirando sempre ed esclusvamente al loro putrido interesse. Il Dr. Piero Tony si odia per non aver denunciato prima tutto quanto ed anche noi siamo incazzati con lui perchè sappiamo quanto sia logorante la tortura di "Palazzo" e quanto sia inesorabile il tempo che passa e che ti fa perdere la fiducia in te stesso e nel prossimo, togliendoti anche la voglia di vivere quando ti accorgi che la tua esistenza è andata persa e si è bruciata nei meandri infernali ove hanno le loro sedi gli esseri abietti e vigliacchi ben descrittti da Dr. Tony. Il suo libro effettivamente provoca un misto di rabbia e comunque anche di riconoscenza poichè tali denunce  potevano e dovevano essere proposte molto prima ma comunque, essendo inutile piangere  sul latte versato, prendiamo atto anche di questa "Conferma" a tutto quanto da noi sempre denunciato. A cosa serviranno queste rivelazioni ? In un paese "Normale" e "Corretto" potrebbero giungere anche ad una "Rivoluzione" interna a quelle amministrazioni ma, in "Italia", vi è la sensazione se non la certezza che il tutto scompaia come sempre, nel più "Mafioso dei Silenzi". ----------------------------------------------
Danilo Bonelli Comunque sempre meglio tardi che mai. Ma resta incomprensibile perchè questo mostro chiamato Magistratura debba proseguire ad imperversare indisturbato.....in tono minore mi ricorda l'Isis !
  • Mauro Masoni Danilo ciao, questa "Associazione a delinquere di stampo mafioso", meglio conosciuta come "Magistratura Italiana", continua ad imperversare perchè detiene il "Bastone del Comando" e tiene "Sotto schiaffo" chiunque.
    Con lo strapotere che detiene e che q
    uasi costantemente adopera in modo illegale ed illeciti (nonchè vigliacco), tiene "Sotto schiaffo" chiunque ma attenzione, poichè molti dei "Politicanti" hanno da perdere poichè consapevoli di essere in chiaro fallo, intanto si ravvisa anche una chiara e costante "Omissione di atti di uffficio" da parte dei cari "Togati" i quali, come ben sappiamo, lasciano sempre ben "Purificati" tutti coloro che con loro sono "Collusi" con tale "Cosca".
    Allo stesso identico modo, chiunque da loro sia messo nel mirino non ha scampo in quanto hanno totale campoi libero per "Inventare" i capi di "Imputazione" che più li aggradano ed ovviamente con annesse le "Prove Comprate".
    Se hai letto tutta quanta la prefazione del Dr. Tony, avrai notato che non ha avuto remore nell'ammettere che la "Magistratura" decide anche chi debba "Governare" ed anche come governare. Non che ci fosse qualche dubbio anzi sussistevano già solo certezze ma, a seguito di tali dichiarazioni, èmolto più facile comprendere perchè, per esempio di tale "De Benedetti Carlo", tessera nr. 1 del PD, nessun giornale e nessuna tv parla.
    Eppure è sufficiente leggere l'ordinanza di rinvio a Giudizio del G.I.P. Fiorenza Giorgi di Savona per comprendere che il soggetto, unitamente ai suoi "Dipen-Complici" ha "UCCISO PER AVVELENAMENTO" 343 (trecentoquaratatre) cittadini residenti in quella provincia (oramai i morti hanno superato i 400).
    Il tutto è potuto accadere perchè, la ditta "Tirreno Power" con sede in quella provincia, ha emesso da sempre "Fumi venefici e letali" rendendosi responsabile di "DISASTRO AMBIENTALE DOLOSO" e della conseguente morte di oltre 400 persone.
    Ma tutto tace ed evidentemente il De Benedetti, unitamente al PD, sono soggetti cari alla casta "Togata".
    Danilo, per quanto riguarda il paragone con l'Isis, togli pure i puntini perchè, l'unica differenza (ovviamente), è ravvisabile nelle modalità con le quali si agisce.
    A parte il fatto che tra la miriade di "Invasori", si disconosce quanti siano i terroristi oramai entrati in Italia su "Concessione" del PD e della cara "Boldrini" che li ama alla follia poichè non perde occasione per ricordare che, da quella "Maledetta Etnia" c'è tutto da imparare e comunque il fine al quale giunge "Costantemente" anche la "Magistratura Italiana" è quello di "Distruggere" totalmente le sue vittime sia dal punto di vista Morale, psicologico ed anche fisico (a volte facendo sopragiungere anche la morte) Stop.
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      Odio di non essere riuscito a finire il bellissimo libro del magistrato Piero Tony e di essere stato tentato di sbatterlo contro un muro
  • di Marco Cobianchi Panorama.it

    Odio Piero Tony. Odio che abbia aspettato di arrivare a 73 anni per tirare fuori il marcio del nostro sistema giudiziario. Odio che un uomo come lui, giudice istruttore, poi giudice di Corte d'assise, poi giudice minorile, poi procuratore, che ha indagato su quasi tutto, dalle Br al mostro di Firenze, non abbia avuto il coraggio e la spina dorsale di denunciare tutto quello che ha visto (ma mai subìto) nei suoi 45 anni di lavoro. Odio che mentre pochi, pochissimi giornalisti garantisti, venivano messi ai margini delle redazioni perché criticavano le indagini pilotate, la magistratura politicizzata, le correnti che decidevano carriere, le sentenze dettate dall'ideologia, la giustizia stuprata da personaggi equivoci, lui se ne sia stato zitto.Per convenienza, per quieto vivere, per approfittare dell'onda lunga del conformismo giudiziario. E odio che oggi dica, a due anni dalla pensione, che quello che dicevano quelle persone quando avevano 30 anni era tutto vero. Solo che all'epoca lui, di anni, ne aveva 50 e stava dall'altra parte. Tacendo. Pensando, forse, che bastasse fare bene il proprio mestiere per essere in pace con la propria coscienza, mentre invece, oggi si scopre che in pace con la sua coscienza non lo è mai stato, visto che ha scritto un libro straordinario: «Io non posso tacere» (Einaudi), dove scoperchia il verminaio che è diventata la giustizia italiana.Odio che qualcuno, per sostenere le tesi che Piero Tony conferma giuste, sia dovuto morire, schiacchiato da inchieste popolari atte a realizzare quella uguaglianza delle classi che nulla ha a che vedere con la giustizia. Odio che dica, ora, che i magistrati parlano con gli atti e non con le conferenze stampa, che le intercettazioni non vanno sventolate davanti alle bocche fameliche e salivose dei giornalisti manettari, che gli atti processuali sono cose serie e non il palco sul quale mandare in scena un indecoroso avanspettacolo giudiziario con lo scopo di aizzare l'odio popolare. Odio che Tony dica, oggi, che «il processo in Italia non è più un semplice processo ma è spesso una grande gogna»; che «le correnti della magistratura sono diventate il male della nostra professione»; che tutta la sinistra si è sdraiata a corpo morto sui magistrati e inzuppato tutta la politica italiana di giudici e procuratori usando la loro supposta, molto supposta, superiorità etica, per ammazzare moralmente tutti gli altri partiti; che la magistratura persegue «non più solo i reati ma anche i fenomeni»; che la Corte Costituzionale è spesso preoccupata di «entrare in sintonia con il mainstream, con la pubblica opinione»; di aver visto «magistrati passare con scioltezza dall'aula di un tribunale all'aula del parlamento per poi tornare di nuovo, fischiettando allegramente, in un'aula di tribunale».Che «il garantismo è estraneo al dna di Magistratura Democratica» (ma questo l'avevamo capito anche da soli); che «il grande problema di oggi è che il funzionamento dell'intero sistema giudiziario è capillarmente condizionato dalle correnti»; che «la situzione di oggi è questa: una magistratura corporativa e politicizzata, vistosamente legata ai centri di potere». Odio che, per decenni Tony abbia fatto parte di quella parte della magistratura, quella peggiore, quella giacobina, quella che vuole raddrizzare la spina dorsale del genere umano attraverso quella gigantesca puttanata che va sotto il nome di «obbligatorietà dell'azione penale». Odio che oggi scriva che Magistratura Democratica, della quale ha fatto parte per decenni, non abbia come fine la giustizia, ma «una singolare missione socioequitativa realizzabile non con la difesa dei più deboli ma con l'attacco ai più forti». Odio di averlo sempre saputo, di averne sempre avute le prove, di essermi sentito rinfacciare, solo per il fatto di dirlo, la «contiguità» con «ambienti» che, essendo «ambienti» erano «oscuri», cioè «inquinati» perciò «forti».Odio che sia stato necessario arrivare a due anni dopo la pensione per dire che i garantisti di ieri, e quelli di oggi, hanno sempre avuto ragione avendo però permesso che si prendessero sputi in faccia dai magistrati della sua stessa corrente e da una politica cacasotto. Odio tutto. Odio questo libro. Odio chi l'ha scritto. Odio scoprire ora che ciò in cui ho creduto e credo ancora sia sempre stato giusto e odio che a dirmelo sia uno che, per mezzo secolo, è stato dall'altra parte, mentre i suoi compagni di corrente massacravano quelli come me. Quelli come noi.Odio non essere riuscito a finire il suo libro perché, arrivato a metà, non ho resistito alla tentazione di lanciarlo contro il muro e odio dover dire che, nonostante questo, «Io non posso tacere» è un libro che tutti, tutti!, dovrebbero leggere soprattutto a scuola, nelle Università, nei bar, nelle piazze, nei luoghi di lavoro e nelle famiglie perché diventi chiaro a tutti a quali loschi figuri abbiamo consegnato non solo il potere di decidere della libertà, cioè della vita, delle persone, ma perfino l'indirizzo politico del Paese, le scelte economiche e, ancor più indecente, gli orientamenti etici. Odio il silenzio. E Piero Tony è stato troppi anni in silenzio perché io non lo possa odiare. Odio dover dare ragione alla profezia di Fabrizio De André: «Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio».
    http://www.sostenitori.info/lex-toga-si-confessa-cosi-i-magistrati-rossi-decidono-le-sentenze/

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