Oggetto: Il sottoscritto Masoni Mauro deposita la presente come seguito delle memorie presentate nelle date 18/03/09; 30/03/09; 14/04/09 nonché della denuncia a carico del “noto Massa”, presentata sempre in data 14/04/09.
Alla procura della Repubblica di Pistoia
C.A. Sig. Procuratore Capo
Essendo certi che la volontà di codesta A.G. “inquirente” è quella di perseguire a norma di legge e, vedere condannato il “noto Massa” per tutti i delitti da lui commessi e riportati in dettaglio nella denuncia del 14/04/09, si rappresenta che la prescrizione si sta comunque avvicinando e quindi, onde evitare di lasciare “impunito” il citato Massa e dovere comunque procedere alla revisione ex art 630 cpp che, appare ovvio sarebbe opportuno e corretto fosse richiesto da codesta A.G., onde evitare “malintesi” a seguito di tutto quanto riportato dal sottoscritto, sia in sede di denuncia che nelle memorie alla S.V., appare opportuno procedere per fare in modo che la legge penale abbia il suo corso senza “strane” interruzioni, nei confronti di tutti i responsabili e, visto quanto accaduto, cercando di recuperare il tempo perduto.
Nella certezza che questa è la volontà, “in primis” della S.V., la cui onestà e correttezza sono fuori dubbio, sono certo, non perderà l’occasione, come sempre, di confermare e ribadire il ruolo della A.G. inquirente, nei confronti di tutti i responsabili dei gravi delitti di cui Lei è perfettamente a conoscenza.
Anzi, a tal proposito, saremo in tanti, e in molte sedi che, considerato quanto sopra non sarebbero affatto meravigliati anzi, ben lieti, del fatto che proprio Lei promuovesse l’azione penale nei confronti dei responsabili e, ovviamente, chiedendo una pena esemplare, la Sua persona ancora una volta, confermerebbe tutti i principi a seguito dei quali Lei, sinora, ha svolto la sua professione.
Ciò cancellerebbe totalmente e definitivamente il fatto che all’udienza finale contro il “Massa”, responsabile di tutti i delitti che Lei “ora” conosce nell’interezza, fu inviato un giovane avvocato, nominato P.M. onorario, il quale altro non ebbe da fare che chiedere l’assoluzione per “tale figuro”.
Questo, sinceramente come Lei comprende perfettamente, non si può non classificare, come uno degli aspetti più negativi di tutta la vicenda quindi, niente di più logico nonché lecito nonché giusto e formalmente corretto che sia proprio il sig. Procuratore Capo che, preso atto di tutto, tenga a ricordare a “tutti”, l’obbligatorietà della legge penale nonché la corretta funzione della pubblica accusa e senza discriminazioni di sorta nei confronti di nessuno.
Si porgono
Distinti Saluti.
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