mercoledì 10 novembre 2010

All. nr.31) secondo fax alla Procura di Genova

OGGETTO: Denuncia presentata in data 17.06.10 da Masoni Mauro nato a Pistoia in data
                      05.10.56, ivi residente  in via di Santomoro nr. -313- (utenza Tel. nr 335-8251013).-



                    ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI                        GENOVA
             c.a. Dott.ssa Macciò Sost.

            
                  In riferimento alla denuncia presentata dal sottoscritto nonché al fax inviato in data 21.10.10, come la S.V. avrà certamente constatato, sono vari i soggetti i quali, in modi diversi hanno contravvenuto la Legge Penale infatti qualcuno risulta responsabile di omissione diatti del proprio Ufficio ed altri hanno scritto palesemente il “Falso” ed in narrativa della denuncia di cui trattasi vi sono riportate varie sentenze di Cassazione le quali, analizzando nel dettaglio una tipologia di reato, altro non fanno che stigmatizzare ed evidenziare la condotta posta in essere dai soggetti indicati nella denuncia.
La Dr.ssa Selvarolo infatti ha palesemente scritto il falso riportando nelle sue motivazioni che l’unica consulenza corretta risultava quella di “Massa Massimo Manfredi” (definito Ing. anche se mai conseguito tale titolo), si tiene a puntualizzare che quel documento, ex 238 c.p.p., non doveva e non poteva far parte di quel fascicolo in quanto appartenente ad altro P.P. ed inoltre la dr.ssa Selvarolo ha “Voluto Scegliere” proprio la “Consulenza” redatta da chi ha “Occultato” totalmente il verbale dei rilievi del sx riportando il contrario e quindi trattasi di altro palese “Falso Ideologico”, come la S.V. ha potuto constatare, la dr.ssa Selvarolo non aveva al fascicolo, per la comparazione e la conseguente confutazione, ne il citato verbale e nemmeno il Prestampato della Stazione cc. intervenuta nell’immediatezza del fatto ed il tutto è comunque riportato nel corpo della Denuncia di cui trattasi.
Si precisa inoltre che la dr.ssa Selvarolo aveva a disposizione altri cinque documenti tecnici ( tra i cui il Verdetto di un Giurì d’Onore nominato dal Sig. Presidente del Trib. di Lucca per l’accertamento della verità su un fatto determinato (596 c.p.) e che conferma in toto, la consulenza di parte nel primo grado a mio carico.
Comunque tutti i citati documenti tecnici sono stati redatti da Dott. in Ingegneria e ben conosciuti nei vari palazzi di Giustizia per le costanti nomine sia a c.t.u. nonché a perito, tali professionisti hanno redatto i loro documenti non avendo mai a disposizione il Verbale dei Rilievi e ciò nonostante sono tutti, giunti a conclusioni diametralmente opposte a quelle del citato “Massa”, come la S.V. ha potuto constatare, il verbale non fu consegnato nemmeno al nuovo c.t.u. nominato da questa procura ed in allegato alla denuncia vi è la Consulenza redatta dallo stesso Ing. Baroncini Claudio di Livorno, con l’apporto determinante del citato verbale, consegnato dal sottoscritto una volta verificato che la locale Procura aveva “Omesso” di consegnarlo così come, la stessa Procura “Omise”  di consegnare lo stesso verbale, al Consulente di parte nel primo grado a mio carico.
Altro soggetto il quale ha scritto palesemente il “Falso” risulta essere il Proc. Capo di Pistoia Dr.Dell’anno Renzo il quale, oltre a non prendere mai in considerazione nessuna delle memorie delo scrivente, mirate ad evidenziare la condotta di cui sopra nonché volte alla richiesta del Sequestro di nr. due Fascicoli Processuali che erano risultati privi di atti determinanti per il “Giudizio” (ex 253 c.p.p.), ha voluto continuare nella sua condotta, stilando la richiesta di archiviazione della “Terza” denuncia a carico del citato “Massa” infatti, come la S.V. ha potuto constatare, ilcitato Proc. C. ha definito mie “Deduzioni” dei fatti oltremodo oggettivi nonché suffragati tutti in modo documentale a cominciare dal Verbale dei rilievi del M.llo Nocera Pasquale, occultato dal Massa e non presente nei citati fascicoli ed il verbale non è una mia “Deduzione” come non sono mie “Deduzioni” i due Attestati della locale Cancelleria Penale che confermano l’assenza di tali atti, così come non è una mia deduzione il “Rigetto” del Trib. di Firenze, conseguente alla domanda di iscrizione a quell’albo Periti, proposta dal Massa nel giugno 1999, il soggetto risultò totalmente privo di titoli per assolvere a tali incarichi, così come non sono “Mie Deduzioni” tutti gli altri punti che risultano ben evidenziati nel corpo della Denuncia per cui si procede e preso atto di ciò (è sufficiente la verifica documentale degli allegati alla Denuncia), quello che ne consegue è che il già citato Pro. Capo, definendo mie “deduzioni” tutti i fatti oggettivi di cui sopra, altro non ha fatto che scrivere il “Falso” anche perché, si ribadisce, trattasi dell’unica A.g. che è stata messa puntualmente al corrente di ogni benché minimo risvolto inerente alla vicenda medesima. Appare palese che (ne disconosco i motivi), per questo fatto è sempre mancata la volontà di procedere a norma di legge come conferma la dichiarazione del G.I.P. dr. Buzzegoli il quale, dopo averlo già dimostrato con i fatti ebbe a riferire al sottoscritto che “L’accertamento della Verità” non lo interessava assolutamente. (evidentemente non poteva opporsi a decisioni già prese).
Concludendo, si rappresenta che la S.V., in qualità di A.G. inquirente ha tutti gli elementi per procedere e per applicare “Finalmente” la Legge Penale i cui precetti, nella fattispecie, sono stati letteralmente ignorati e stravolti.
Il sottoscritto rinnova la richiesta di essere sentito a Verbale dalla S.V.
Si porgono Distinti Saluti.

                                                                                                      Masoni Mauro  

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