venerdì 10 giugno 2011

All. nr.40) Settimo fax alla Procura di Genova -

Oggetto: Atto di denuncia presentato in data 17.06.2010 nonché atto di denuncia presentato in data

                18.05.2011 –



ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI                                  G E N O V A

c.a. Sig.ra Macciò Dr.ssa Maura Sost.



     Dottoressa buongiorno, non è assolutamente mia volontà quella di voler essere ne tedioso e nemmeno pedante riguardo a quelle che saranno le determinazioni di codesta A.G. in merito a quanto esposto dallo scrivente nelle due denunce di cui all’oggetto.

Con la presente viene rinnovata la richiesta di acquisizione del verbale delle s.i.t. rese dallo scrivente nei gg. 12 e 13 del mese di gennaio c.a. alla sezione di P.G. della P.di S. presso codesto Tribunale.

   Inoltre, come già indicato nel precedente fax nonché nella denuncia del 18 c.m. appare incontrovertibile nonché inconfutabile che il noto verbale dei rilievi esperiti dal M.llo Nocera Pasquale, all’epoca in forza a questo N.O.R.M. cc. fu inviato, in data 12.02.00 alla c.a. del dr. Costantini Luciano, alll’epoca P.M. titolare delle indagini relative al sx.



Nel chiedere nuovamente scusa alla S.V. tengo a precisare che gli oltre “Dieci” anni oramai trascorsi, con le pronunce chiaramente “viziate” delle varie A.G. per la “Certificata” assenza di atti determinanti, hanno la loro origine dalla condotta tenuta dal citato dr. Costantini Luciano il quale, oltre a nominare un c.t.u. privo di qualsivoglia titolo, “Omise” di prendere atto delle risultanze del noto verbale e la prova documentale di ciò è costituita dalla richiesta di rinvio a giudizio firmata dal dr. Costantini il quale indicò come responsabile del sx, esclusivamente il sottoscritto.

   Tale atto è stato fornito a codesta A.G. in allegato alla denuncia del 17.06.10. ed il fatto che quella A.G. si sia resa responsabile di tale “Omissione” con la coscienza e la volontà di volerlo fare o che ciò sia avvenuto per mera negligenza, oltre a non interessare minimamente il sottoscritto non muta assolutamente i fatti che ne sono conseguiti e che hanno la loro origine dall’ “Occultamento” di un atto vero (490 c.p.) nonchè atto pubblico (2700 c.c.).

     Di tale occultamento è palesemente responsabile tale MASSA Massimo Manfredi, c.t.u. nominato dal dr. Costantini e come la S.V. ha potuto constatare, a fronte delle nr. “tre” denunce proposte a suo carico, questa A.G. non ha avuto la volontà di procedere nei suoi confronti e qui si ribadisce nuovamente il concetto (che è un fatto oggettivo), che il Massa, consapevole di non avere titoli e chissà per quale motivo veniva comunque costantemente incaricato per assolvere a tali incarichi, non avrebbe mai, di sua iniziativa, occultato il verbale dei rilievi riportando il contrario e non è dato a sapere per quale motivo lo stesso, sia stato fatto salvo dai palesi addebiti a lui contestati.



     Comunque appare chiaro che il dr. Costantini è chiaramente venuto meno al “Dovere” di prendere contezza del contenuto del verbale con tutto quello che ne è conseguito ed anche la dr.ssa Selvarolo Rosa, la quale non aveva al fascicolo nulla che fosse relativo ai rilievi del sx (Verbale N.O.R.M. e prestampato stazione cc.) non può essere fatta salva dagli addebiti contestati in quanto anch’essa, per la sua pronuncia ed a dispetto delle nr. “Cinque” tra consulenze e perizie giacenti al fascicolo, si volle basare sulla c.t.u. del citato Masssa, atto “Falso” nonchè appartenente ad altro procedimento e per l’acquisizione del quale “Mancavano” i presupposti di Legge (238 c.p.p.).



     Per non parlare del Giudice Tredici Roberto il quale, nell’udienza preliminare nei confronti del Massa esordì dichiarando di non essere interessato alla correttezza o falsità della consulenza prodotta dal Massa, tolse la parola al sottoscritto ed al mio legale quando provammo a fare riferimento all’esistenza del noto verbale (le cui risultanze erano identiche alle conclusioni esposte dal sottoscritto nell’atto di querela del 29.02.00, tempo in cui era ancora degente in ospedale ed all’insaputa di quali fossero le risultanze dei rilievi e di chi li avesse esperiti, la querela fu archiviata dal dr. Costantini) e tolse la parola all’Ing. Baroncini Claudio di Livorno quando quel Professionista tentò di dichiarare di non aver avuto tale atto a seguito della di lui nomina a c.t.u. ed avrebbe voluto esporre chiaramente e con la dovuta competenza, la valenza del contenuto di quel verbale per l’attribuzione delle relative responsabilità ma ciò non fu concesso.



     Questo Proc. Capo , come Lei ha potuto constatare è giunto vergognosamente a dire che anche quel verbale (del quale è stata fornita copia autenticata),è frutto di mie deduzioni.



     Appare inutile sottolineare che gli esposti comportamenti delle varie A.G. non possono essere conseguenti alla volontà del noto “Massa” e quindi non si ravvisa nessuna difficoltà a trarne le conclusioni.

     Restando ai fatti il dr. Costantini omise di prendere contezza di due pagine di verbale e lo  passò al “Massa”, di seguito si ravvisano gli estremi per procedere nei confronti di entrambi o comunque, considerata la complessità (ed il conseguente imbarazzo), adottare un’iniziativa a seguito della quale si tenga conto del noto verbale, si proceda nei confronti del responsabile del sx (ove io ho cooperato) e si proceda anche nei confronti del responsabile civile.

     Il riferimento è necessario poiché, come già esposto, nemmeno il Giudice civile vuole procedere a nomina di un suo perito affinchè si esprima con dovizia avendo a disposizione tutti gli atti del sx, in pratica viene ricalcato il comportamento del G.I.P. Buzzegoli il quale in sede penale, di seguito alla sua “Omissione” (sentenza Cass. nr.34152 V° sez. Pen. Del 12.10.06), dichiarò al sottoscritto di “Non essere interessato all’accertamento della verità”.



Dr.ssa Macciò, questi dieci anni rappresentano un peso che stà diventando insostenibile per il sottoscritto e l’attesa affinchè sia fatta “Giustizia” è fervida ed oramai incontenibile.



Nello scusarmi  nuovamente Le porgo i miei sinceri e Distinti Saluti.



                                                                                                                              Masoni Mauro


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