lunedì 2 luglio 2012

All.nr.111) "VI RICORDATE RENZO DELL'ANNO ? E' ANCORA A PISTOIA NON PIU' DA PROC. CAPO MA DA SOST.PROC.

Come sappiamo il Consiglio Superiore della Magistratura alcuni mesi or sono si pronunciò circa la riconferma del citato Dell'Anno in qualità di Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Pistoia.
Il C.S.M. "Bocciò" la richiesta del Dell'Anno non rinnovandogli l'incarico di Procuratore Capo ed ultimamente il T.A.R. del Lazio non ha concesso nemmeno la "Sospensiva" relativa alla decisione del C.S.M.-
Il Dell'Anno ovviamente farà ricorso al Consiglio di Stato adducendo chissà quali mootivazioni ma comunque resta ferma ed incontrovertibile a pronuncia del C.S.M. che riscontrò "Gravi carenze dal punto di vista Professionale" relativamente al Dell'Anno.
Per quanto riguarda il fatto che lo stesso Dell'Anno si sia dato un gran da fare, questo è fuori dubbio ma, l'organo Supremo della Magistratura non ha mancatto di specificare in cosa sia consistito l'impegno del "Dell'Anno".
Leggendo le mootivazioni del C.S.M. emerge infatti che durante la gestione del Dell''Anno è stata lesa gravemente l'autonomia e l'indipendenza dei vari Sostituti i quali erano tassativamente e costantemente privati del loro potere decisionale e, per ogni fascicolo, l'ultima parola doveva essere (ed era) quella del Dell'Anno.
In pratica i Sostituti erano ridotti a semplici esecutori di ordini e direttive del Dell'Anno.
Inoltre il C.S.M. non ha mancato di esprimersi circa la consistenza dell'impegno del Dell'Anno evidenziando quanto segue:
Si fa poi l’esempio del cosiddetto «modello 45», quello in cui vengono iscritti i cosiddetti atti non costituenti reato.
A Pistoia erano 878 nel 2003 e sono costantemente saliti fino al tetto di 1.531 nel 2008. Sempre concentrati nelle mani del Procuratore Capo con ricadute sul «corretto e puntuale esercizio dell’azione penale».

Si tiene a ricordare che quanto evidenziato dal C.S.M. è stato, in svariati modi ed in svariate forme sempre fatto ppresente anche dal sottoscritto il quale, entrando nel merito di un fatto determinato ha esposto fatti oggettivi, chiari nonchè documentali dai quali emerge che il "Dell'Anno", confidando sempre sulla sua "Intoccabilità" non ha avuto remore a riportare in forma scritta "FATTI NON CONFORMI AL VERO" nonchè ad "OMETTERE" atti del suo ufficio.La Procura di Genova naturalmente è nel silenzio più assoluto e non è dato a sapere se vi è la volontà di procedere nei confronti dei "Sei" "Magistrati" denunciati e responsabili di grravi Delitti.In ultimo si ricorda che il Dell'anno attualmente ha ripreso servizio alla Procura di Pistoia ma non più come Proc. Capo ma come Sost. Proc.-
A tal proposito si ricorda di aver letto su un quotidiano che il Dell'Anno ora svolge "Semplicemente" la funzione di Sost."Premettendo che in tale incarico non vi è assolutamente niente di "Semplice" si ricorda che un Magistrato Inquirente così come un Magistrato Giudicante sono soggetti soltanto alla Legge e nel caso si tratti di soggetti in malafede i danni che possono arrecare sono inimmaginabili.
Inoltre viene sottolineato che il Dell'Anno, alla fine delle sue ferie, ha risalito con "Dignità" le scale del palazzo di Giustizia recandosi al lavoro con il nuovo status di "Sostituto".
La "Dignità" potrebbe essere riscontrata in una persona la quale è stata vittima di chissà quale abuso e nonostante tutto, "Dignitosamente" si reca al lavoro per svolgere il nuovo incarico.
Per quanto riguarda il Dell'Anno niente di tutto questo in quanto, tutto quanto contestatogli dal C.S.M. è conforme al vero come altrettanto conformi al vero sono tutti gli elementi contestati dal sottoscritto in sede di denuncia nonchè nelle varie iintegrazioni.Ma comunque tutti tranquilli, il "Dell''Anno", nonostante la sua condotta si recherà sul posto di lavoro a fare "Semplicemente" il Sost. Proc. della Repubblica.
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