sabato 24 maggio 2014

All. nr.215) "GIUSTIZIA": COME PUO' ESSERE "RIFORMATO" CIO' CHE NON C'E' ?

24 maggio 2014 alle ore 12.12

In data 22 maggio 2014 il sottoscritto ha preso parte alla trasmissione "Radio diritti negati" ed il tema ovviamente era "La Malagiustizia vissuta dai cittadini".
In linea erano presenti sia il Sig. Pino Zarrilli (presidente comitato spontaneo cittadini contro la malagiustizia) ed il Sig. Bruno Falzea, anch'egli vittima della delinquenziale condotta che, costantemente i vari "Togati" sono soliti tenere.
Nel corso della conversazione il Sig. Zarrilli fece presente che all'indomani avrebbe accompagnato al Tribunale di "Genova", una signora la quale avrebbe dovuto prendere parte (in qualità di parte lesa), ad una "Udienza Camerale" davanti a quel G.I.P. a seguito della denuncia dalla stessa presentata per il delitto di  Calunnia nei confronti di un "Magistrato".
Il sottoscritto avvisò il sig. Zarrilli che quell'udienza, per certo, non avrebbe avuto luogo in quanto non risulta ne consueto ne logico per i vari togati, dare seguito a quelli che sono "Istituti" anche se ben contemplati e previsti dal vigente c.p.p.-
Infatti nell'ottobre 2012 il sottoscritto fu avvisato, sempre dal "Tribunale di Genova" che era stata fissata l'udienza camerale a seguito delle denunce proposte a carico di nr. "SEI" magistrati (per modo di dire), appartenenti al palazzo della "Giustizia" di Pistoia.
Lo scrivente si recò a Genova ma giunto nell'ufficio di quel G.I.P. dovette prendere atto di una vera e propria "Farsa".
In pratica quel giudice, tale "Baldini", chiese al sottoscritto se avesse "Qualcosa" da dichiarare ed il sottoscritto rispose che era palese il fatto che era mia intenzione argomentare compiutamente tutti gli elementi ricompresi negli atti di denuncia da me presentati ed ovviamente oppormi, con chiare ed oggettive motivazioni, a quel P.M. (Manotti), il quale aveva proposto la richiesta di "Archiviazione" e quindi fu chiesto a quel g.i.p., di attendere che fossero presenti sia quel P.M. nonchè gli avvocati delle persone denunciate.
Il citato G.I.P. Bellini rispose immediatamente che alle "Udienze camerali" non partecipano "Mai" ne il P.MM. e nemmeno gli avvocati delle persone denunciate ed a nulla valse la puntualizzazione del sottoscritto, relativa al fatto che era mia intenzione "Oppormi" alla richiesta di archiviazione proposta da quel P.M. e che, in sua assenza quel "Giudice" non avrebbe potuto assistere al contraddittorio e decidere di conseguenza.
Niente da fare, quel G.I.P. chiese nuovamente se il sottoscritto avesse da dichiarare qualcosa e quindi mi feci escutere a Verbale per oltre un'ora nonostante, sempre il G.I.P. Baldini, ogni "5" minuti mi esortasse ad essere breve in quanto lui  "Aveva da lavorare".
E' chiaro che il sottoscritto fece notare di essere stato invitato in quella sede per partecipare ad una udienza che di fatto non c'era, che erano assenti sia il P.MM. che le controparti (o i loro legali) e che comunque anche quella causa doveva essere ricompresa nel "Lavoro" di quuel G.I.P. il quale "Ovviamente" archiviò (Insabbiò) il tutto.
Alla signora accompagnata dal sig. Pino Zarrilli, come previsto, andò ancora peggio in quanto quel G.I.P. (un altro), non le permise nemmeno di rilasciare nessuna dichiarazione avendo già "Ben chiari" tutti i fatti.
Preso atto di quanto sopra, che  risulta essere una costante nei nostri tribunali, appare chiaro come il sole che non si deve parlare di "Riforma" della "Giustizia" (in Italia) ma, come ebbe a dire anche il presidente delle camere ppenali, questo istituto va "Rifondato" totalmente in tutta la sua architettura.
Concludo nel ricordare che, a proposito di "Udienze camerali", avevo già vissuto un precedente al palazzo della "Giustizia" di Pistoia quando, a seguito della mia denuncia (la terza), proposta a carico di un "Falso ing."; "Falso Perito" in quanti non iscritto all'albo del tribunale di competenza il quale era responsabile di "falso ideologico" nonchè "Occultamento di atto vero", il G.I.P. tale "Buzzegoli", archiviò il tutto senza nemmeno fissare l'udienza camerale e, contattato dallo scrivente, quel giudice rispose candidamente di "Non essere interesato all'accertamento della verità".
Ma i rrappresentanti di questi "Pagliaccii" con la toga (es. A.N.M. e C.S.M.) tengono conto di queste realtà vissute quotidianamente da tutti i cittadini o pensano esclusivamente ai ""Cazzi" loro ?
La reazione dei cittadini, distrutti da questo sistema, di solito è autolesionistica giungendo anche al suicidio ma, parlando dii reazioni, la loro natura potrebbe essere comunque tra le più svariate e, sempre nella speranza che ciò non accada, spero che nessuno trovi il coraggio di lamentarsi nel caso un cittadino colto da totale disperazione, rivolga il suo sfogo contro uno o più responsabili di questo "Infame" stato di cose tutto italiano.

Nessun commento:

Posta un commento