martedì 10 giugno 2014

All.nr.219) "DELL'ANNO" "ROTTAMATO" PER DUE VOLTE DAL C.S.M. MA APPARE INUTILE !

Per doverosa notizia è giusto che ogni minimo particolare riguardi il noto "Dell'Anno" sia posto a conoscenza di tutti e, come si può constatare, tutto il suo assurdo operato è stato contestato nel dettaglio ma, in Italia un cittadino si ritrova da solo a combattere con tali soggetti i quali sono totalmente incuranti della legge penale e danno seguito esclusivamente alla loro "Volontà" pur se in contrasto con le più elementari norme del "Diritto" essendo consapevoli di essere "Intoccabili" e quando, stranamente accade che un organo statale muova delle più che legittime contestazioni, accade quanto riportato nel post precedente, il -218-

Signori, davvero ci troviamo su "Scherzi a parte".


All.nr.-8-) Ultima memoria al Proc. Capo di Pistoia.-
OGGETTO: Procedimenti Penali nei confronti di:

LO GUASTO Giovanni

MASSA Massimo Manfredi

AL SIGNOR PROCURATORE CAPO DI PISTOIA

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Preso atto che , di seguito alla memoria/richiesta, presentata dallo scrivente in data 17.03.2010 non è giunta nessuna risposta da parte della S.V., appare palese il “Tacito assenso” a tutto quanto da me contestato a codesta “Sede Penale”.
Inoltre risulta assolutamente fuori dubbio che codesta A.G., come anticipato, è assolutamente priva di elementi idonei a “Giustificare” minimamente la condotta tenuta da vari togati di codesto palazzo anzi, considerato il Suo ruolo di A.G. “Inquirente” Lei appare responsabile in primis dell’accaduto e che, in maniera sintetica ma esaustiva, di seguito si ripropone:

1) il Giudice SELVAROLO Rosa ha riportato per iscritto che “L’unico documento tecnico corretto” è quello del “Massa Massimo Manfredi !
Tale affermazione è “Falsa” poiché come a Lei ben noto, lo scritto del MASSA è un “Infame falso redatto dopo aver occultato il verbale dei rilievi”, solo chi è in malafede può asserire il contrario e tutte le altre violazioni della legge penale, relative alla citata Selvarolo, sono comunque ricomprese nell’atto di denuncia che presto sarà presentato nella sede competente.

2) Il Giudice TREDICI Roberto ha riportato per iscritto che il MASSA “Non ha mai dichiarato

di essere ing.”

Anche questa dichiarazione è “Falsa” anche se non assume un importante elemento di

merito nella vicenda ma, dei delitti commessi dal MASSA, quel Giudice non volle

assolutamente sentirne parlare non acquisendo documenti legali e non ammettendo

domande e risposte che avrebbero fatto acquisire, a quella “Corte”, una verità già oltremodo

acclarata ma, di fatto, l’art.423 del c.p.p. fu abrogato da quel Giudice.

3) Lei, dott. DELL’ANNO, nella sua richiesta di archiviazione che già di per se la qualifica, ha

riportato che “Si deve escludere ogni sospetto di falsità a carico dell’indagato”.

Lei è perfettamente a conoscenza che tale dichiarazione “Non è assolutamente conforme al Vero” quindi mendace o falsa, scelga Lei il termine che più la aggrada poiché Lei è stato messo al corrente anche del pur minimo dettaglio relativo alla vicenda quindi “Lei è a conoscenza del fatto che tale “MASSA” ha “Occultato” il verbale dei rilievi così come codesta “Procura” lo ha nuovamente “Insabbiato” od “Occultato”, scelga Lei il termine in quanto nel merito nulla cambia poiché, (Vedasi dichiarazioni scritte) tale atto NON è stato consegnato a nr. due Professionisti di cui uno C.T.U. ed è stato addirittura “Fatto Sparire” da DUE fascicoli processuali (Vedasi Attestati della locale Cancelleria Penale) e non solo, nonostante questo, Lei ha voluto classificare come

“Mie deduzioni prive di fondamento e conseguenti al trauma subito”, tutti gli atti che sono esistenti, tranquillamente reperibili e che non facevano parte del fascicolo processuale all’udienza tenuta dalla citata SELVAROLO Rosa e, solo per questo Lei avrebbe “Dovuto” procedere a richiesta di revoca della “Sentenza” della citata “Selvarolo”.

Le sue dichiarazioni sono “Vergognose” in quanto tra quegli atti vi è ricompreso anche il Verbale dei rilievi già “Occultato” dal MASSA e, “Come Lei ben sa, quel verbale è stato “OCCULTATO” anche da codesta “Procura”, Lei sa anche quante volte.

Per esempio si ricorda la nomina del nuovo c.t.u. al quale codesta “Procura” si guardò bene e quindi “Omise” di consegnare quel Verbale in quanto, evidentemente, oltremodo scomodo poiché avrebbe fatto emergere in modo ancora più palese, tutte le responsabilità “Di chi causò l’evento” e conseguentemente “L’infame falso” contenuto nel documento compilato dal “Massa”, al quale può credere solo chi è in malafede, sarebbe apparso, qualora fosse possibile, in modo ancora più palese anche se è già incontrovertibile che trattasi di “Falso Ideologico in atto pubblico”.

A proposito del “Massa”, le ricordo che, durante l’unico incontro nel suo ufficio per parlare di questa “Vergognosa” vicenda, a seguito del “Falso” scritto dalla citata Selvarolo, Lei veniva messo al corrente che quella sentenza oltre che falsa era anche palesemente viziata dall’assenza di atti determinanti ossia tutto ciò che riguardava i rilievi del sinistro (Verbale e Prestampato) e che di conseguenza sarebbe stata non solo opportuna ma obbligatoria la richiesta di revoca da parte della S.V.-

Durante l’incontro venne fatto appunto il nome del “Massa” ma lei, con un tempismo da record intervenne imponendosi e dicendo “Massa è un’altra cosa, Massa è un’altra cosa”.

Dunque, che il MASSA sia un’altra cosa non so riguardo a chi, cosa certa è che (come già riportato in una delle memorie di tanti mesi fa) è un “Delinquente”, Lei lo sa e quindi il MASSA è protetto, se ne disconosce il fine ma si ricorda che in una delle memorie il sottoscritto ha fatto riferimento agli interessi di “Palazzo” in quanto quel “Figuro” è assolutamente privo di qualsivoglia titolo per assolvere ad incarichi peritali di sorta nonché, in modo consequenziale, al fatto che, a seguito del “Falso” del MASSA, ad una assicurazione è stato garantito un più che congruo profitto e presso quella assicurazione, a quanto risulta, il padre del MASSA era consulente fiduciario, anche questo accertamento fu richiesto a chi eseguì le indagini sul MASSA ma, quell’appartenente all’Arma evidentemente era troppo impegnato ad ignorare o comunque “Omettere” di considerare il verbale dei rilievi eseguiti dal “Suo Collega” M.llo NOCERA Pasquale.

Ma tornando al punto in cui lei esclude responsabilità a carico del “Massa”, poiché lo stesso, “Occultando un atto vero” ha riportato l’esatto contrario di quanto riportato da nr.-5- Dott. In Ingegneria i quali, nonostante l’assenza del “Noto Verbale” sono giunti a conclusioni opposte a quelle del “Massa”, in considerazione che, tali documenti tecnici tutto sono tranne che opinioni personali, se lei esclude qualsiasi dubbio di falsità a carico del noto “Massa” ciò stà a significare che il “Falso” è stato scritto dagli altri professionisti.

Considerato che due di essi rivestivano la qualifica di Pubblico Ufficiale poiché uno Perito componente il “Giurì d’Onore”nominato dal Sig. presidente del Tribunale di Lucca e l’altro c.t.u. nominato da codesta Procura, atteso che l’azione penale è obbligatoria si dovrebbe procedere nei confronti di tali professionisti ed a tal proposito non sarebbe male se Lei rileggesse un documento tecnico “Serio” e cioè la consulenza di parte che lo scrivente ebbe a richiedere al dott. Ing. BARONCINI Claudio dopo averlo informato dell’esistenza del “Noto Verbale” e quindi averglielo consegnato. In tale consulenza risultano palesi e confermate dal verbale le responsabilità del LO GUASTO Giovanni già individuate comunque nella c.t.u. del citato Professionista e di conseguenza appare lampante il “Falso” scritto dal noto “Massa” ma nonostante tutto, codesta A.G. vuole continuare, per ora, a rimanere sorda a qualsiasi elemento riguardi la verità storica dell’evento.

In conclusione il responsabile di un “Omicidio colposo”(ove lo scrivente ha comunque cooperato), deve ancora essere perseguito a norma di legge ed un “Delinquente” (il Massa), responsabile di occultamento di atto vero, falso ideologico, frode processuale e favoreggiamento personale e come Lei ben sa, anche dell’usurpazione di titolo lo si “Vuole” far uscire assolutamente indenne avendo occultato e continuando ad occultare ogni sua responsabilità.

Di seguito potrei richiedere, anche agli altri quattro Professionisti, le rispettive consulenze di parte dopo aver fornito Loro il noto Verbale e tutte, per certo, sarebbero univoche nell’individuazione delle responsabilità ma, considerata la condotta di codesta A.G., il tutto finirebbe per essere occultato come già lo è stato il “Verbale dei Rilievi” non consegnato al c.t.p. Dott. Ing. BARSOTTINI Luca enemmeno al c.t.u. nominato da codesta “Procura” Dott. Ing. BARONCINI Claudio.

Quanto sopra è stato artatamente portato avanti da codesta sede e “Vigliaccamente” non vi è stata la minima remora ad approfittare della Morte del M.llo NOCERA Pasquale, la cui deposizione non avrebbe dato adito a dubbi e codesta “Sede Penale” non avrebbe potuto tenere la condotta che conosciamo e Lei che è a conoscenza di tutto quanto sopra, è sicuro di poter “Vivere Serenamente” con la sua coscienza se ne ha una ?

Se Lei ha un minimo di correttezza provi a rifletterci, anche solo per un attimo !

In conclusione Lei non ha assolutamente niente che confermi il “Falso” redatto dal “Massa” e considerato che di falso si tratta si dovrebbe trovare una persona disposta a scrivere altro falso contrapponendosi nettamente a nr. cinque Dottori in Ingegneria che si sono espressi in modo diametralmente opposto a quello del “Massa”, nonostante l’assenza del Verbale “Occultato” sia dal “Massa” e di seguito anche da codesta “Procura”.

4) Infatti, il G.I.P. dott. BUZZEGOLI ha dichiarato nonché dimostrato con i fatti di “Non essere interessato all’accertamento della verità”.

Anche tale affermazione è “Vergognosa” ma, appare conseguente a quanto sopra esposto in quanto “l’accertamento della verità avrebbe dimostrato che tale “Massa” ha scritto il “Falso”, che il medesimo è protetto e che ben tre “Togati” di codesta sede hanno riportato il “Falso”.

Le garantisco che non potrà far tacere tutte le testate giornalistiche che prenderanno atto di tutto quanto sopra, naturalmente escludendo quelli locali che sono comunque “Sedicenti giornalisti” e quindi presunti tali oppure qualche altro “Direttore” che risulta “Omertoso” di indole, perché provvederò io personalmente a dare la massima diffusione alla vicenda, con “Internet” non è difficile dare diffusione “Mondiale” ad un evento e di seguito non è escluso che sia io ad essere contattato per confermare i fatti e cioè che “Lei in primis NON VUOLE” procedere nei confronti dei responsabili di svariati delitti” e quindi poiché la vicenda è diventata un punto preso tra me e lei, farò di tutto al fine di mettere in serio dubbio la “Sua convinzione” di essere “Intoccabile” in primis dando la massima diffusione alla vicenda affinchè tutta la popolazione (e quindi anche tutta la stampa), sappia di tale condotta ed ancor prima di presentare le varie denunce “In un modo o nell’altro” la vicenda avrà la sua eco mediatica, per quanto già accaduto e “Per quanto potrà accadere”.

Caro “Signor” Procuratore, a Lei è stata fornita la Consulenza di parte in sede civile, redatta dal Dott. Ing. BARONCINI Claudio dopo che allo stesso fu fornito dal sottoscritto, il “Verbale” dei rilievi “OCCULTATO DA CODESTA PROCURA” a seguito della nomina a c.t.u. del medesimo professionista quindi ha potuto constatare l’incidenza del contenuto di tale atto ove sono riportati dati già esposti dal sottoscritto nell’atto di Querela del 29.02.00. Quindi lei è a conoscenza di chi causò il sinistro ed è a conoscenza del fatto che un “DELINQUENTE CHE RISPONDE AL NOME DI MASSA MASSIMO MANFREDI OCCULTO’ TOTALMENTE IL VERBALE E RIPORTO', VERGOGNOSAMENTE IL CONTRARIO”, APPARE PALESE CHE IL CITATO “MASSA” è BEN PROTETTO MA E’ ALTRETTANTO CHIARO ANCHE QUANTO SOPRA.

CODESTA PROCURA E CODESTO TRIBUALE RISULTANO ESSERE OMISSIVI NONCHE’ RESPONSABILI DELL’OCCULTAMENTO DI ATTI VERI NON CONSEGNATI A DUE DIFFERENTI PROFESSIONISTI E TOLTI DA DUE FASCICOLI PROCESSUALI COME RISULTA DAI RELATIVI ATTESTATI DI CANCELLERIA.

A TAL PROPOSITO SI RINNOVA LA RICHIESTA DEL SEQUESTRO DEI CITATI FASCICOLI PROCESSUALI IN QUANTO “COSTITUENTI CORPO DEL REATO” MA, ALLO STATO SI DEVE PRENDERE ATTO DELL’OMISSIONE DI ATTI DEL PROPRIO UFFICIO DA PARTE DI CHI HA IL DOVERE DI PROCEDERE A QUANTO SOPRA.

IN CODESTO TRIBUNALE E’ PRESENTE UN G.I.P. CHE TRANQUILLAMENTE PUO’ DICHIARARE DI ESSERE DISINTERESSATO ALL’ACCCERTAMENTO DELLA VERITA’. TALE COMPORTAMENTO APPARE VERGOGNOSO E SI SPERA CHE IL GIUDICE IN SEDE CIVILE FACCIA IL SUO DOVERE IN QUANTO HA LA TOTALITA’ DEGLI ATTI ED HA PRESO ATTO “DELL’INFAME FALSO” REDATTO DAL NOTO MASSA, NE CONSEGUE CHE QUEL GIUDICE SA PERFETTAMENTE DI NON POTER TENERE CONTO DI QUEL “FALSO”, REDATTO TRA L’ALTRO DAL “MASSA” IL QUALE E’ ASSOLUTAMENTE PRIVO DI TITOLI PER ASSOLVERE AD INCARICHI PERITALI DI SORTA.

P.S.: Si conferma nella totalità tutto quanto riportato nella presente in quanto, come “Lei” ben sa è tutto conforme al vero mentre invece quanto riportato sia da Lei medesimo, dalla “Dr.ssa” Selvarolo e dal “Dott.” Tredici non lo è assolutamente e per adoperare un’altra locuzione si può scegliere tra le altre due ricomprese nel C.P. ossia: “Falso” o “Mendace”, a Lei la scelta poiché nel merito nulla cambia, appare inutile sottolineare nuovamente la condotta “Aberrante” del dr. Buzzegoli al quale evidentemente è stato “Ordinato” di non procedere alla conferma di una verità già accertata. (mancata nomina di un perito).

Naturalmente il tutto può essere tranquillamente dimostrato e quali che siano le Sue determinazioni, non aspetto altro che poter esporre i fatti sino al benché minimo dettaglio, naturalmente occorre anche la “Buona Fede” in chi ascolta, componente che sinceramente, per quanto riguarda la vicenda in parola, in codesta sede ha “Latitato” ed a tal proposito si ricorda che in data 27.04.10, il Sig. Presidente della Repubblica ha invitato tutti i “Magistrati” a fare una seria autocritica al fine di riconquistare la fiducia dei cittadini.

Per quanto riguarda la vicenda, nessuna autocritica sarebbe sufficiente poichè non esiste giustificazione alcuna per non aver ancora condannato il responsabile di un omicidio colposo, per non aver condannato un delinquente che ha scritto il falso da essere “Infame” quale è e per aver protetto tale “Figuro” continuando, “Codesta Procura, ad occultare il verbale dei rilievi.

Lei dr. DELL’ANNO, è il responsabile in primis di tale condotta, di tutte le omissioni conseguite nonché di tutti i falsi che sono stati scritti.

Provo “Pena” per quei “Magistrati”che provano piacere a cercare di distruggere la vita altrui e solo per appagare la loro sete di onnipotenza e dimostrare di appartenere alla “Casta” di intoccabili e poco importa se per conseguire tali scopi si stia proteggendo un delinquente.

Sarebbe meglio, per lei, ascoltare il Sig. Presidente della Repubblica, iniziare a fare autocritica ed iniziare a fare il suo dovere in quanto, proprio per questo le viene corrisposto lo stipendio.

MASONI Mauro

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