2013 alle ore 14.26
PUNTO NR. 1) IL QUOTIDIANO "LA REPUBBLICA":
Solo ed esclusivamente per il seguente articolo, che appare gravemente lesivo della personalità del Signor Falcone, Magistrato Giovanni, tale quotidiano dovrebbe essere cancellato dalla faccia della terra ma il suo editore si chiama Carlo De Benedetti quindi.....
Per Repubblica Falcone poteva solo “gareggiare coi comici del sabato sera”
Il 9 gennaio 1992 Repubblica esce con un articolo che è sparito da qualsiasi archivio. E il motivo è evidente: l’editorialista Sandro Viola sceglie di intitolarlo “Falcone, che peccato”, sciorinando una serie di critiche su quello che lui definisce “l’eccessivo presenzialismo del magistrato” nelle trasmissioni televisive. Critiche ingrate e anche ingiuste, fino a sminuire il suo operato liquidandolo con la frase “un magistrato che a metà degli anni ’80 inflisse alcuni duri colpi alla Mafia”. Un po’ poco, per Giovanni Falcone, principale artefice del maxi-processo che di fatto scoperchiò l’intera Cupola mafiosa. Sandro Viola muove accuse durissime, come nello stesso periodo altre sedicenti “icone anti-mafia” quali Leoluca Orlando, Nando Dalla Chiesa, Alfredo Galasso, Carmine Mancuso. Era il gennaio 1992, pochi mesi dopo, il 23 maggio, esattamente 20 anni fa, Giovanni Falcone sarebbe stato ucciso per mano mafiosa.
L’articolo di Sandro Viola è sparito dagli archivi di Repubblica, quotidiano che proprio in questi giorni esce con il supplemento allegato “Uomini soli a Palermo”, documentario sulla vita di Falcone e Borsellino venduto alla modica cifra di 12,9o euro che finiscono nelle casse del gruppo editoriale.
Riportiamo le frasi più clamorose dell’editoriale di Sandro Viola, oltre all’articolo intero
Da qualche tempo sta diventando difficile guardare al giudice Falcone col rispetto che s’era guadagnato. Egli è stato preso, infatti, da una febbre di presenzialismo. Sembra dominato da quell’impulso irrefrenabile a parlare, che oggi rappresenta il più indecente dei vizi nazionali. Quella smania di pronunciarsi, di sciorinare sentenze sulle pagine dei giornali o negli studi televisivi, che divora tanti personaggi della vita italiana – a cominciare, sfortunatamente per la Repubblica, dal Presidente della Repubblica – spingendoli a gareggiare con i comici del sabato sera, con il prof. Sgarbi, con i leaders di partito, con i conduttori di talk show, con gli allenatori di calcio, insomma con tutti coloro che ci affliggono quotidianamente, nei giornali e nelle televisioni, con le loro fumose, insopportabili logorree
Quel che temo, tuttavia è che a questo punto il giudice Falcone non potrebbe più placarsi con un paio di interviste all’anno. La logica e le trappole dell’informazione di massa, le sirene della notorietà televisiva tendono a trasformare in ansiosi esibizionisti anche uomini che erano, all’origine, del tutto equilibrati.
E scorrendo il libro-intervista di Falcone ‘Cose di cosa nostra’ s’avverte (anche per il concorso di una intervistatrice adorante) proprio questo: l’eruzione di una vanità, d’una spinta a descriversi, a celebrarsi, come se ne colgono nelle interviste del ministro De Michelis o dei guitti televisivi
di Riccardo Ghezzi © 2012 QelsiDai la tua opinione
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L’articolo di Sandro Viola è sparito dagli archivi di Repubblica, quotidiano che proprio in questi giorni esce con il supplemento allegato “Uomini soli a Palermo”, documentario sulla vita di Falcone e Borsellino venduto alla modica cifra di 12,9o euro che finiscono nelle casse del gruppo editoriale.
Riportiamo le frasi più clamorose dell’editoriale di Sandro Viola, oltre all’articolo intero
Da qualche tempo sta diventando difficile guardare al giudice Falcone col rispetto che s’era guadagnato. Egli è stato preso, infatti, da una febbre di presenzialismo. Sembra dominato da quell’impulso irrefrenabile a parlare, che oggi rappresenta il più indecente dei vizi nazionali. Quella smania di pronunciarsi, di sciorinare sentenze sulle pagine dei giornali o negli studi televisivi, che divora tanti personaggi della vita italiana – a cominciare, sfortunatamente per la Repubblica, dal Presidente della Repubblica – spingendoli a gareggiare con i comici del sabato sera, con il prof. Sgarbi, con i leaders di partito, con i conduttori di talk show, con gli allenatori di calcio, insomma con tutti coloro che ci affliggono quotidianamente, nei giornali e nelle televisioni, con le loro fumose, insopportabili logorree
Quel che temo, tuttavia è che a questo punto il giudice Falcone non potrebbe più placarsi con un paio di interviste all’anno. La logica e le trappole dell’informazione di massa, le sirene della notorietà televisiva tendono a trasformare in ansiosi esibizionisti anche uomini che erano, all’origine, del tutto equilibrati.
E scorrendo il libro-intervista di Falcone ‘Cose di cosa nostra’ s’avverte (anche per il concorso di una intervistatrice adorante) proprio questo: l’eruzione di una vanità, d’una spinta a descriversi, a celebrarsi, come se ne colgono nelle interviste del ministro De Michelis o dei guitti televisivi
25 Commenti per
“Per Repubblica Falcone poteva solo “gareggiare coi comici del sabato sera””
- Pingback: Mafia. Ecco il video dove Orlando attacca Falcone | Il Jester Appunti
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Michele Roccaon dicembre 19, 2012 at 5:19 pm dice:
L’Ing. De Benedetti, ben noto patron di Repubblica, tessera n°1 del PD ma prudentemente cittadino svizzero oltre che vergognarsi, perchè non si occupa un poco di politica in Svizzera dove risulta residente?? Forse che gli svizzeri non lo lasciano manovrare come piace a lui ??
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Adriano Giulianoon maggio 23, 2013 at 7:24 pm dice:
Ma che, gli svizzeri sono scemi come gli italiani?
- Pingback: Ecco il video dove Orlando attacca Falcone | Il Jester
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Mi sono sempre chiesto se per la mafia fu un buon affare investire in editoria….. Chissà quanto avrà pagato per “La Repubblica”.
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Andrea Rufinion maggio 23, 2013 at 8:35 am dice:
Se non ricordo male, c’ era una volta un’ Olivetti che prese svariati miliardi delle buone vecchie Lire, di finanziamento dello stato, erano i tempi dell’ M24, ma non vi fu un utilizzo proprio consono allao scopo .. si chiamava De Benedetti … !!!!!!!!!!!
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fa davvero uno strano effetto sentire la Repubblica dire che “due interviste all’anno sarebbero più che sufficienti” quando OGGI i Magistrati che questo gruppo editoriale/politico spalleggia in genere ne fanno una ventina, più un libro, 10 convegni e magari 40 manifestazioni pubbliche…(ma quando lavorano?)
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Lorison maggio 24, 2013 at 5:30 am dice:
Questo è solo un esempio delle critiche aspre e delle azioni contro di lui, direi la guerra che gli hanno fatto…..poi è morto e tutti quelli che gli sputavano contro di corsa ad incensarlo…..oggi ne fanno una bandiera, ma allora magistrati e sinistra lo combattevano…..perchè? oggi è un simbolo della lotta contro la mafia….allora era combattito aspramente per il suo lavoro….perchè? e chi lo combatteva oggi lo porta in processione…..ESCREMENTI!!!!!!!
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Hanno fatto sparire l’articolo.Tanto basta a qualificare non solo l’estensore dell’articolo,il suo direttore ,il comitato di redazione e il proprietario della testata,ma anche tutti quelli che come dei babbei,bevono le continue puttanate (si può dire?)di un giornale che è l’icona di sinistra ipocrita e giacobina.
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sireoon luglio 24, 2013 at 12:42 pm dice:
ma,questo sandro viola,fa ancora il giornalista? se fosse onesto con se stesso,avrebbe già cambiato mestiere.
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S.Brunoon luglio 25, 2013 at 4:52 pm dice:
Errori se ne possono fare sempre e comunque,distinguiamo le legittime critiche da altro,non mi risulta che l’Editore abbia mai avuto così in avversione la magistratura,ascrivere gli scritti di un giornalista al pensiero dell’editore è una forzatura gratuita…..non sono il difensore d’ufficio di De Benedetti,ma la responsabilità è sicuramente in toto del giornalista!!!
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barbaraon luglio 25, 2013 at 8:13 pm dice:
Il denigrare l’operato di Falcone da parte di questo Sandro Viola, mi fa solo pensare che fosse solo invidioso oppure non aveva ben compreso di cosa si occupasse esattamente Falcone; fatto stà che è impossibile attribuire al magistrato fantomatiche manie di protagonismo, se si sà di cosa si sta parlando, io ho letto “Cose di cosa nostra” e non mi è parso che emergesse alcun sintomo di egocentrismo da parte di Falcone. Questo mal riuscito tentativo di smninuirlo voleva per caso essere un modo per ostacolarlo?
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PDS nel 1991/92,Finito il Comunismo Reale due mezzi Continenti distrutti,dopo la 2° guerra mondiale,da Stalin “Baffone aspettato dal P.C.I.” per più di 40 anni,finito con Corbaciov, i capi dei Comunisti Italiani non vollero passare nel Socialismo delle Democrazie Europee.Un mese prima delle elezioni del 1992,viene ucciso l’On Lima. in quelle elezioni,il Centro-sinistra,o Pentapartito ottenne il 51% dei votanti percentuale mai più raggiunta dalle coalizioni degli ultimi 20 anni,il PDS Italiano il 18%(ex P.C.I),durante le votazioni in Parlamento per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica dopo le prime 2 votazioni fermi i parlamentari per trovare un accordo:tra Forlani o Andretti,ci fu la strage di Capaci Uccisero il Magistrato Giovanni Falcone e la sua scorta. Alcuni Media incitarono a votare subito dato che l’ex Presidente Cossiga,si era dimesso prima delle elezioni:”tra due nomi,Scalfaro presidente della camera da 5/6 giorni con 3 voti di maggioranza o Spadolini Presidente del Senato brava persona,nella confusione divenne Presidente “Scalfaro” Presidente del Consiglio Amato.dopo 2 mesi Stragge del magistrato Borsellino Paolo e la sua scorta,mentre alla Procura di Milano:iniziarono l’inchiesta “mani pulite”!!!!!! finisce il 1992.Le stragi del 1993 altra storia,questa viene scritta dai vincitori anche se ottenuta con un Colpo di Stato.
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Carrella raffaelaon luglio 25, 2013 at 11:39 pm dice:
Io ho imparato ad amare falcone grazie alla sua partecipazione al Maurizio Costanzo show…Ogni volta che c’era lui per me la puntata diventava imperdibile…e non mi sbagliavo nel pensare che era un GRANDE!
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mario ambrosioon luglio 26, 2013 at 10:17 am dice:
Spesso mi sono chiesto come sia possibile che a distanza di oltre ventuno anni senta ancora forte dentro me la commozione e la rabbia per le stragi di capaci e Via D’Amelio. La risposta è sotto i miei occhi le famiglie Borsellino e Falcone non hanno mai ceduto alla tentazione di mi scusi il termine “Utilizzare politicamente ” i citati avvenimenti e sono andate avanti a schiena diritta secondo l’insegnamento dei loro martiri familiari.
Ed è questo che provero’ ad insegnare ai miei flgli. Sempre nel io cuore sino alla morte
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Clara Centrellaon luglio 26, 2013 at 12:55 pm dice:
E’ veramente indecente per non dire delittuoso quello che Sandro Viola scrive nel suo articolo su Repubblica pochi mesi prima della morte del magistrato Giovanni Falcone. In quell’epoca era stata fatta una campagna denigratoria nei suoi confronti che partiva da parti dello stato deviate, il che vuol dire troppo poco. Infatti è una gran parte dello Stato, come si saprà in seguito, che ha attuato quella infame trattativa con la mafia, ancora oggi non chiara, perché interessi troppo forti non ce la vogliono far vedere. E ancora oggi si delegittimano magistrati che hanno istruito il processo sulla trattativa stato-mafia (Ingroia) o li si vogliono uccidere, come il magistrato Di Matteo. Salvatore Borsellino ci mette in guardia. Gli omicidi illustri avvengono sempre d’estate quando la gente è in vacanza. Ma quest’anno la gente comune in vacanza non ci può andare per il fallimento della politica economica italiana, che dura da molti anni. Spero che nonostante il caldo gli italiani stiano con le orecchie ben aperte e si ribellino finalmente a questi anni di politica e di economie insensate.
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Maria Cristinaon luglio 26, 2013 at 12:56 pm dice:
Sandro Viola e Repubblica, un’occasione per non fare una misera figura andata sprecata. Che peccato…
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giancarloon luglio 26, 2013 at 4:10 pm dice:
Se non lo ha mai fatto adesso Scalfari dovrebbe spiegare il motivo di questo articolo e con lui, se tuttora vivente, quel tal Sandro Viola autore dell’articolo.
E vergognarsi un po’…
-
Stefano Savonaon luglio 26, 2013 at 8:35 pm dice:
Leggendo l’articolo nella sua interezza mi sembra che le critiche di Sandro Viola si possano assolutamente sottoscrivere nella forma come nella sostanza senza che questo incida minimamente sul rispetto immenso dovuto alla memoria di Giovanni Falcone, martire della lotta alla mafia
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antonioon luglio 29, 2013 at 10:31 am dice:
Sandro Viola è morto nel 2012
-
Marcoon agosto 5, 2013 at 10:37 am dice:
questo l’editoriale che Repubblica dedicò al collega “giornalista” Sandro Viola il giorno della sua scomparsa: “Raccontò il mondo con stile e rigore”!!! È una cosca pure Repubblica!
http://www.repubblica.it/esteri/2012/06/20/news/sandro_viola-37578497/
-
pasquale gravanteon agosto 12, 2013 at 2:29 pm dice:
giancarlo
on luglio 26, 2013 at 4:10 pm dice:
Se non lo ha mai fatto adesso Scalfari dovrebbe spiegare il motivo di questo articolo e con lui, se tuttora vivente, quel tal Sandro Viola autore dell’articolo.
E vergognarsi un po’…
CONDIVIDO.
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Riccardoon agosto 13, 2013 at 2:51 pm dice:
sandro viola dovrebbe essere interdetto dalla pubblica informazione
-
Ormai è morto…
-
ritaon agosto 15, 2013 at 7:17 pm dice:
Come sempre Repubblica dimostra di essere un giornale che appoggia i poteri forti.Allora Falcone rompeva,non per niente lo hanno fatto saltare in aria,per cui era criticabile.Più tardi l’articolo era diventato una vergogna e si è fatto sparire.
Complimenti
Rita
Michele Roccaon dicembre 19, 2012 at 5:19 pm dice:
L’Ing. De Benedetti, ben noto patron di Repubblica, tessera n°1 del PD ma prudentemente cittadino svizzero oltre che vergognarsi, perchè non si occupa un poco di politica in Svizzera dove risulta residente?? Forse che gli svizzeri non lo lasciano manovrare come piace a lui ??
- Adriano Giulianoon maggio 23, 2013 at 7:24 pm dice:Ma che, gli svizzeri sono scemi come gli italiani?
Mi sono sempre chiesto se per la mafia fu un buon affare investire in editoria….. Chissà quanto avrà pagato per “La Repubblica”.
Andrea Rufinion maggio 23, 2013 at 8:35 am dice:
Se non ricordo male, c’ era una volta un’ Olivetti che prese svariati miliardi delle buone vecchie Lire, di finanziamento dello stato, erano i tempi dell’ M24, ma non vi fu un utilizzo proprio consono allao scopo .. si chiamava De Benedetti … !!!!!!!!!!!
fa davvero uno strano effetto sentire la Repubblica dire che “due interviste all’anno sarebbero più che sufficienti” quando OGGI i Magistrati che questo gruppo editoriale/politico spalleggia in genere ne fanno una ventina, più un libro, 10 convegni e magari 40 manifestazioni pubbliche…(ma quando lavorano?)
Lorison maggio 24, 2013 at 5:30 am dice:
Questo è solo un esempio delle critiche aspre e delle azioni contro di lui, direi la guerra che gli hanno fatto…..poi è morto e tutti quelli che gli sputavano contro di corsa ad incensarlo…..oggi ne fanno una bandiera, ma allora magistrati e sinistra lo combattevano…..perchè? oggi è un simbolo della lotta contro la mafia….allora era combattito aspramente per il suo lavoro….perchè? e chi lo combatteva oggi lo porta in processione…..ESCREMENTI!!!!!!!
Hanno fatto sparire l’articolo.Tanto basta a qualificare non solo l’estensore dell’articolo,il suo direttore ,il comitato di redazione e il proprietario della testata,ma anche tutti quelli che come dei babbei,bevono le continue puttanate (si può dire?)di un giornale che è l’icona di sinistra ipocrita e giacobina.
sireoon luglio 24, 2013 at 12:42 pm dice:
ma,questo sandro viola,fa ancora il giornalista? se fosse onesto con se stesso,avrebbe già cambiato mestiere.
S.Brunoon luglio 25, 2013 at 4:52 pm dice:
Errori se ne possono fare sempre e comunque,distinguiamo le legittime critiche da altro,non mi risulta che l’Editore abbia mai avuto così in avversione la magistratura,ascrivere gli scritti di un giornalista al pensiero dell’editore è una forzatura gratuita…..non sono il difensore d’ufficio di De Benedetti,ma la responsabilità è sicuramente in toto del giornalista!!!
barbaraon luglio 25, 2013 at 8:13 pm dice:
Il denigrare l’operato di Falcone da parte di questo Sandro Viola, mi fa solo pensare che fosse solo invidioso oppure non aveva ben compreso di cosa si occupasse esattamente Falcone; fatto stà che è impossibile attribuire al magistrato fantomatiche manie di protagonismo, se si sà di cosa si sta parlando, io ho letto “Cose di cosa nostra” e non mi è parso che emergesse alcun sintomo di egocentrismo da parte di Falcone. Questo mal riuscito tentativo di smninuirlo voleva per caso essere un modo per ostacolarlo?
PDS nel 1991/92,Finito il Comunismo Reale due mezzi Continenti distrutti,dopo la 2° guerra mondiale,da Stalin “Baffone aspettato dal P.C.I.” per più di 40 anni,finito con Corbaciov, i capi dei Comunisti Italiani non vollero passare nel Socialismo delle Democrazie Europee.Un mese prima delle elezioni del 1992,viene ucciso l’On Lima. in quelle elezioni,il Centro-sinistra,o Pentapartito ottenne il 51% dei votanti percentuale mai più raggiunta dalle coalizioni degli ultimi 20 anni,il PDS Italiano il 18%(ex P.C.I),durante le votazioni in Parlamento per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica dopo le prime 2 votazioni fermi i parlamentari per trovare un accordo:tra Forlani o Andretti,ci fu la strage di Capaci Uccisero il Magistrato Giovanni Falcone e la sua scorta. Alcuni Media incitarono a votare subito dato che l’ex Presidente Cossiga,si era dimesso prima delle elezioni:”tra due nomi,Scalfaro presidente della camera da 5/6 giorni con 3 voti di maggioranza o Spadolini Presidente del Senato brava persona,nella confusione divenne Presidente “Scalfaro” Presidente del Consiglio Amato.dopo 2 mesi Stragge del magistrato Borsellino Paolo e la sua scorta,mentre alla Procura di Milano:iniziarono l’inchiesta “mani pulite”!!!!!! finisce il 1992.Le stragi del 1993 altra storia,questa viene scritta dai vincitori anche se ottenuta con un Colpo di Stato.
Carrella raffaelaon luglio 25, 2013 at 11:39 pm dice:
Io ho imparato ad amare falcone grazie alla sua partecipazione al Maurizio Costanzo show…Ogni volta che c’era lui per me la puntata diventava imperdibile…e non mi sbagliavo nel pensare che era un GRANDE!
mario ambrosioon luglio 26, 2013 at 10:17 am dice:
Spesso mi sono chiesto come sia possibile che a distanza di oltre ventuno anni senta ancora forte dentro me la commozione e la rabbia per le stragi di capaci e Via D’Amelio. La risposta è sotto i miei occhi le famiglie Borsellino e Falcone non hanno mai ceduto alla tentazione di mi scusi il termine “Utilizzare politicamente ” i citati avvenimenti e sono andate avanti a schiena diritta secondo l’insegnamento dei loro martiri familiari.
Ed è questo che provero’ ad insegnare ai miei flgli. Sempre nel io cuore sino alla morte
Ed è questo che provero’ ad insegnare ai miei flgli. Sempre nel io cuore sino alla morte
Clara Centrellaon luglio 26, 2013 at 12:55 pm dice:
E’ veramente indecente per non dire delittuoso quello che Sandro Viola scrive nel suo articolo su Repubblica pochi mesi prima della morte del magistrato Giovanni Falcone. In quell’epoca era stata fatta una campagna denigratoria nei suoi confronti che partiva da parti dello stato deviate, il che vuol dire troppo poco. Infatti è una gran parte dello Stato, come si saprà in seguito, che ha attuato quella infame trattativa con la mafia, ancora oggi non chiara, perché interessi troppo forti non ce la vogliono far vedere. E ancora oggi si delegittimano magistrati che hanno istruito il processo sulla trattativa stato-mafia (Ingroia) o li si vogliono uccidere, come il magistrato Di Matteo. Salvatore Borsellino ci mette in guardia. Gli omicidi illustri avvengono sempre d’estate quando la gente è in vacanza. Ma quest’anno la gente comune in vacanza non ci può andare per il fallimento della politica economica italiana, che dura da molti anni. Spero che nonostante il caldo gli italiani stiano con le orecchie ben aperte e si ribellino finalmente a questi anni di politica e di economie insensate.
Maria Cristinaon luglio 26, 2013 at 12:56 pm dice:
Sandro Viola e Repubblica, un’occasione per non fare una misera figura andata sprecata. Che peccato…
giancarloon luglio 26, 2013 at 4:10 pm dice:
Se non lo ha mai fatto adesso Scalfari dovrebbe spiegare il motivo di questo articolo e con lui, se tuttora vivente, quel tal Sandro Viola autore dell’articolo.
E vergognarsi un po’…
E vergognarsi un po’…
Stefano Savonaon luglio 26, 2013 at 8:35 pm dice:
Leggendo l’articolo nella sua interezza mi sembra che le critiche di Sandro Viola si possano assolutamente sottoscrivere nella forma come nella sostanza senza che questo incida minimamente sul rispetto immenso dovuto alla memoria di Giovanni Falcone, martire della lotta alla mafia
antonioon luglio 29, 2013 at 10:31 am dice:
Sandro Viola è morto nel 2012
Marcoon agosto 5, 2013 at 10:37 am dice:
questo l’editoriale che Repubblica dedicò al collega “giornalista” Sandro Viola il giorno della sua scomparsa: “Raccontò il mondo con stile e rigore”!!! È una cosca pure Repubblica!
http://www.repubblica.it/esteri/2012/06/20/news/sandro_viola-37578497/
http://www.repubblica.it/esteri/2012/06/20/news/sandro_viola-37578497/
pasquale gravanteon agosto 12, 2013 at 2:29 pm dice:
giancarlo
on luglio 26, 2013 at 4:10 pm dice:
Se non lo ha mai fatto adesso Scalfari dovrebbe spiegare il motivo di questo articolo e con lui, se tuttora vivente, quel tal Sandro Viola autore dell’articolo.
E vergognarsi un po’…
CONDIVIDO.
on luglio 26, 2013 at 4:10 pm dice:
Se non lo ha mai fatto adesso Scalfari dovrebbe spiegare il motivo di questo articolo e con lui, se tuttora vivente, quel tal Sandro Viola autore dell’articolo.
E vergognarsi un po’…
CONDIVIDO.
Riccardoon agosto 13, 2013 at 2:51 pm dice:
sandro viola dovrebbe essere interdetto dalla pubblica informazione
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Ormai è morto…
ritaon agosto 15, 2013 at 7:17 pm dice:
Come sempre Repubblica dimostra di essere un giornale che appoggia i poteri forti.Allora Falcone rompeva,non per niente lo hanno fatto saltare in aria,per cui era criticabile.Più tardi l’articolo era diventato una vergogna e si è fatto sparire.
Complimenti
Rita
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Rita
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PUNTO NR. 2) "225 milioni: De Benedetti diversamente evasore"
L'EDITORE DI REPUBBLICA CONDANNATO IN APPELLO PER UN ENORME DANNO AL FISCO HA DETTO: SENTENZA ILLEGITTIMA. MA I GIUDICI NON L'HANNO TRATTATO COME BERLUSCONI
Alessandro Sallusti - Mar, 06/08/2013 - 15:07
«Questa sentenza è irricevibile, manifestamente infondata e palesemente illegittima». Parole di Silvio Berlusconi? No.
Parole di Carlo De Benedetti, diffuse dal suo portavoce un annetto fa, il 25 maggio 2012. Oddio, ma è lo stesso Carlo De Benedetti tessera numero uno del Pd ed editore di la Repubblica, il giornale che in queste ore sta facendo un mazzo così a Berlusconi sul fatto che in democrazia le sentenze si accettano e non si discutono e perché i magistrati vanno rispettati? Certo che è lui. Ed è stato condannato per una evasione fiscale da 225 milioni di euro. Impossibile. Vuoi vedere che lo stesso Carlo De Benedetti tessera numero uno del Pd ed editore di la Repubblica, il quotidiano che scrive che Berlusconi è ladro perché chi evade le tasse frega soldi pubblici, è un mega super ladrone e nessuno, dico nessuno, lo scrive e lo dice? Ebbene sì, almeno stando alla sentenza di appello emessa dal tribunale tributario del Lazio. Per bollarlo a vita bisognerà aspettare la sentenza della Cassazione, che a differenza di quanto avvenuto con Berlusconi, ci metterà non pochi mesi ma tanti anni, tre o quattro ancora, dicono. Non c'è fretta quando di mezzo c'è il Carlo De Benedetti tessera numero uno del Pd ed editore di la Repubblica perché lui si difende nei processi, non dai processi. Questo è iniziato nel '95. Vent'anni sono passati e ancora non c'è fretta di concludere. Ci credo che Carlo De Benedetti, tessera numero uno del Pd ed editore di la Repubblica non scappa. È che nessuno lo insegue, nonostante la vicenda sia identica nella dinamica (infinitamente superiore nelle cifre) a quella che ha portato agli arresti di Berlusconi: plusvalenze su affari. Anzi no, una differenza c'è. Per gli inquirenti la tessera numero uno del Pd ed editore di la Repubblica poteva non sapere del pasticcio, quindi non c'è truffa ma solo danno erariale sanabile con soldoni (225 milioni). Tanto che non siamo in sede penale ma di giustizia tributaria. La stessa cosa che l'avvocato Coppi aveva chiesto, inascoltato, alla Cassazione per il suo imputato Silvio Berlusconi. Vuoi vedere che la giustizia in Italia non è uguale per tutti? No, impossibile, come dice tutti i giorni la Repubblica, quella del condannato (in silenzio) per 225 milioni di evasione.
Bondi, Santanchè, Brunetta? Macché.
L'ingegnere Carlo De Benedetti nella sede della CirIl diversamente evasore
COMMENTI
LANZI MAURIZIO ...
Mar, 06/08/2013 - 15:24
NON CI CREDO CHE IL CARLETTO HA EVASO PIU' DI 12 EURO. STRANO CHE ANM NON SPENDA UNA PAROLA PER L'EVASORE NUMERO UNO D'ITALIA NONCHE' TESSERA N.1 DEL PD (STRANO CHE NON SI CHIAMI PIU' PARTITO COMUNISTA) ED EDITORE DEL EREDE DELL'UNITA'...BISOGNEREBBE FARLO PRESENTE A NAPOLITANO QUESTO FATTO E ANCHE A QUALCHE GIUDICE NON COMUNISTA, SE C'E' ANCORA...
Walter78
Mar, 06/08/2013 - 15:24
"ci metterà non pochi mesi ma tanti anni, tre o quattro ancora, dicono. Non c'è fretta quando di mezzo c'è il Carlo De Benedetti" No, non c'è fretta perchè la sezione che sta giudicando De Benedetti è quella Tributaria e la prescrizione si sospende nel corso del giudizio (così come nel civile)... nel penale invece la prescrizione continua a decorrere in corso di causa, e corre più veloce se uno non va in tribunale adducendo il mal di pancia, la visita a Putin, l'uveite etc etc... quanto al fatto che si sia in Tributaria e non nel penale dipende dal fatto che qualcuno emise un decreto legge nel 2011 che introduceva pene severe per l'evasione e la frode fiscale ma lasciava come sanzione amministrativa l'elusione... una specie di difesa ante litteram per chiedere la derubricazione del reato, insomma
Se anche mister Olivetti ha evaso il fisco mentre ci sono stati imprenditori che si sono suicidati, lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, malati che non sono riusciti a curarsi o infrastrutture da terzo e quarto mondo, allora anche lui deve pagare il suo debito per tale reato. Ma il suo procedimento è a rischio prescrizione? Esiste sentenza definitiva? Ha aizzato le folle e spaccato il paese in nome di una immacolate verginità che non ha?
uprincipa
Mar, 06/08/2013 - 15:30
Direttore lei confonde (anzi fa finta di confondere) l'elusione fiscale di De Benedetti (non rilevabile penalmente in quanto non illegale ma consistente nel cercare di pagare meno tasse aggirando ma rispettando le leggi) dalla frode fiscale (penalmente rilevabile in quanto derivante da un mancato rispetto della legge). Sul fatto poi che entrambe siano moralmente condannabili le do ragione, e quindi se Debenedetti ha eluso deve pagare, così come Berlusconi deve pagare per la frode fiscale, ormai accertata in modo definitivo. Cerchi di non rimestare nella cosiddetta cacca per spiattellarla a destra e manca pur di mettere allo stesso livello del suo padrone qualsiasi altra persona...se ne faccia una ragione...
Giangi2
Mar, 06/08/2013 - 19:03
@uprincipa, l'articolo su una cosa dice il vero e questo non lo può negare nessuno, de maledettis e' "diversamente evasore" e benché non corra rischi penali e' quanto meno strana la pacatezza della giustizia nel voler prendere quei 225 milioni e consegnarli al popolo italiano. Checché se ne dica al figuro di cui sopra tutto ciò non costerà nulla perche un'altro tribunale guarda caso quello di Milano gli ha assegnato più o meno la stessa cifra con la sentenza mondatori. Certo non ancora definitiva ma se tanto mi da tanto credo che lo diventi molto presto.
Massimo Bocci
Mar, 06/08/2013 - 15:31
Delicatezze,convenevoli, tra compagni di regime!!!! Ladri,truffatori,che grufolano nella solita porcilaia Istituzionale dal 47!!!!
roberto78
Mar, 06/08/2013 - 15:31
non mi risulta che de benedetti avesse fatto allora dei comizi in piazza, che nessun fedelissimo si fosse stracciato le vesti gridando al golpe ecc.... inoltre come giustamente il buon sallusti ricorda de benedetti truffò lo stato... berlusconi gli azionisti...
@carlo-f, io la capisco, e' difficile bersela cosi' senza neppure una smorfia.
gigi0000
Mar, 06/08/2013 - 15:32
Benissimo, supponiamo pure che i presunti 220 milioni fossero stati evasi da Berlusconi, seppur caduti in prescrizione, quindi egli avrebbe evaso sostanzialmente un importo pari a quello di De Benedetti. Perfetto, la conseguenza dovrebbe essere sottoposto ad eguale trattamento, o subire eguale pena, o sanzione. Forse mi sbaglio?
unosolo
Mar, 06/08/2013 - 15:33
questo dimostra solo che la giustizia viaggia a secondo l'inclinazione politica o hai amici cari amici che ti tutelano, anzi che gli fanno pagare la irrisoria multa , quando prendono un piccolo contribuente gli raddoppiano se non moltiplicano con interessi altissimi . Certo tra una piccola multa e la galera con la pretesa di allontanare dalla carica e dai pubblici uffici ce ne è di differenza ed ecco che la signora giustizia cammina su due diverse interpretazioni a secondo di chi capita sotto , ma la domanda chi deve tutelare l'andamento giuridico della nazione per quale motivo non interviene avendone il potere ? Il Berlusconi forse dovrebbe cambiare cognome o iscriversi al PD per avere " giustizia " ma siamo sicuri poi che esista questa giustizia o meglio viene applicata solo sui cattivi e chi commette reati pesanti se la cava , quanti delinquenti escono continuamente per vari motivi , scappatoie , ritardi e non vengono più incriminati ? perche questa differenza , sarà mica la paura di inciampare.
Le toghe rosse non si smetiscono mai.
bret hart
Mar, 06/08/2013 - 15:40
vergogna questa gente mi fa ribrezzo
Ragazzi, parecchi anni fa (sembra ieri) tanti " Giudici eroici " furono: gambizzat, uccisi nel peggiore dei modi - "giustiziati" - nel nome di una immaginaria "rivoluzione del popolo". Ora, penso, questi maledetti episodi bestiali hanno lasciato il segno.
roberto.morici
Mar, 06/08/2013 - 15:47
Concordo con voi, ragazzi democratici. Non c'è nemmeno bisogno di far cenno alla paricolarità anatomica del salvatore di Olivetti a suo tempo notata da Prodi ridens, il famoso Mago di Gradoli.
ilfatto
Mar, 06/08/2013 - 15:48
direttore...ma che fa alla stregua di un gigi o piccardi o unosolo o bocci NON sa la differenza tra i 2 reati contestati?..se così fosse che ci sta fare su quella poltrona? crede di meritarsela avendo tali lacune?
Walter78
Mar, 06/08/2013 - 15:49
@ gigi0000: si si sbaglia. Perchè se io eludo il fisco con artifici (ovvero faccio il furbo cercando di applicare la legge a mio favore, che so, intesto il suv che uso io alla nonna per non pagarci le tasse sopra) e non pago le tasse, pago una sanzione amministrativa (salata in proporzione a quanto eludo). Se io frodo il fisco dichiarando di meno di quanto incasso e spostando i capitali neri all'estero tramite società di comodo commetto un reato... c'è una normativa ben specifica al riguardo, il Dlgs 74 del 2000, modificato dal Dl 138 del 2011
gianfran41
Mar, 06/08/2013 - 15:58
Probabilmente è proprio così. Certa gente non sa più cosa inventare per far passare il tempo. E io pago!!!!!!!!!!!!
makeng
Mar, 06/08/2013 - 16:01
@Walter78: lascia che a giudicare la "frode" dello 0.05% sia il popolo ! Voglio vedere cosa ne pensa nei confronti di chi "elude" quasi 300 milioni di euro. Non pagare lo 0.0.5% delle tasse vai in galera, mentre eludere il 100% ti fanno santo basta che sei sinistronzo. Bel ragionamento! Quindi berlusconi sarebbe stato più ingenuo di debenedetti che di pratiche "elusorie" ne conosce a bizzeffe dato che dove ha intrapreso ha fallito. E hai il coraggio di difenderlo! Fate schifo!
meyer
Mar, 06/08/2013 - 16:02
Il direttore Sallusti sta parlando di un Gerarca del Regime, anzi del primo tra i gerarchi (tessera n°1), il padrone della "Repubblica dei magistrati", organo ufficiale del regime sfascista. Stavolta a Sallusti un processo per direttissima e cinque anni di carcere non glieli toglie nessuno.
@carlo-f la capisco pure io. Quello che non capisco üero´e che per lei quello che ha fatto dibenedetti , e´NORMALE. Toto´ diceva " MA MI FACCI IL PIACERE, MI FACCI. Dovresti (anche lei ) vergognare per la differenza di trattamento.
Logico che certe frasi sembrano tutte uguali,ma bisogna valutare chi le dice????Alzi la mano chi,in qualità di partita IVA..........eppure ci sono i giornali,le TV,tutti i Mass-Media,con Internet in prima fila,che da anni ci riempiono la testa e le orecchie,di questo o di quello che ha evaso..........,questa o quella cifra........Società,Banche,ecc.ecc.la lista è lunga,ma la memoria è corta.
gianfran41
Mar, 06/08/2013 - 16:03
Come mai non si parla mai delle malefatte di questo individuo? Mah, misteri italiani! Probabilmente, però, una spiegazione c'è: la tessera del PD deve essere un valido lasciapassare.
man87
Mar, 06/08/2013 - 16:04
Articolo di una ignoranza sconvolgente, ottimo da offrire in pasto alla stragrande maggioranza di berluscones sempliciotti! Il commento di Walter 78 è inoppugnabile (stavo per scrivere le stesse cose)...purtoppo i tempi della Sezione Tributaria sono quelli (3-4 anni)...Per il vostro padrone invece c'è la frode fiscale, che è altra cosa! Quindi direi che non si tratta di giustizia a due velocità ma, molto più semplicemente, di illecito tributario in un caso (ovvero nel caso De Benedetti, ovviamente qualora venisse confermato) e di delinquenza nell'altro (in breve: pianificazione ponderata e meticolosa di un gigantesco sistema di società off shore finalizzato all'evasione del fisco, alla creazione di fondi neri e alla frode nei confronti dei piccoli azionisti).
Caro Sallusti, questa volta la tua notizia è da verificare. Infatti, nel sito de La Reoubblica ho chiesto "De Benedetti condannato". E qual'è stata la prima risposta? Eccola virgolettata: "la ricerca ha prodotto 841.988 risultati per il termine de benedetti condannato (403 ms.). Don Valentino Porcile "Berlusconi venga in comunità a scontare la pena". Questa sì che è informazione (di) sinistra! Imparate voi de Il Giornale.
ilbarzo
Mar, 06/08/2013 - 16:27
Ma De Benedetti ha la tessera numero uno del PD,percui puo' evadere quanto vuole.La magistratura ai loro compagni permette di fare tutto,con buona pace dei non comunisti.Anzi per non farlo fallire la magistratura ha visto bene di prelevare un po di milioni di uero dai conti di Berlusconi a benificio del loro beniamino.
gianfran41
Mar, 06/08/2013 - 16:29
Caro man87 forse il sempliciotto sei proprio tu! Le tue argomentazioni le puoi esporre senza offendere. Alla tua età (informato come sei non dovresti essere un ragazzino di primo pelo) un minimo di educazione civica dovresti averla imparata.
AEDO
Mar, 06/08/2013 - 16:36
De Maledetti vive a sbafo dell'Italia. E ha pure una specialità tutta sua: distruggere ogni cosa che tocca. Se lo mettessero a fare il giornalaio all'edicola della stazione, farebbe subito fallire anche quella.
nalegior63
Mar, 06/08/2013 - 16:37
siete PATETICI finitela co sta storiella dell EVASORE FISCALE ignoranti nullafacenti e tantomeno con voglia di informarsi x parlare turandosi orecchie occhi naso,vergognatevi della vostra stupidita,,,TUTTI EVADONO NESSUNO ESCLUSO anzi esclusi quelli che nn hanno niente da evadere tipo gli operai,tartassati gia in busta paga ma quali onesti,onesti con chi? con uno stato pieno di ladri?tutti rubano e voi volete che l imprenditore si dissangui prima di impiccarsi?nessun POLITICO si e suicidato nn FATE IL GIOCO DEI GIUDA DI SCAGLIARVI CONTRO CHI FA mentre loro solo rubano e distruggono impunemente MPS DOCET x dirne una delle migliaia
Walter78
Mar, 06/08/2013 - 16:40
makeng: la legge non la faccio io, l'ha fatta Berlusconi (proprio per questo citavo il Dl 138 del 2011, che è uno degli ultimi provvedimenti emessi dal governo di Berlusconi) creando peraltro il distinguo tra elusione e frode al fisco... se poi mi parli di evasione dello 0.05% evidentemente le carte processuali non le hai lette per bene, non hai letto la relazione di kpmg che parlava di sottrazione di denaro destinato al fisco tramite manovre in frode al fisco per 4 mila miliardi in una decina d'anni, non sai che si è arrivati allo 0.05 perchè, tra rinvii per uveiti, mal di pancia e dissenteria, si è prescritto il 90 % delle accuse nei confronti del pregiudicato ... sulla posizione di De Benedetti, se verrà riconosciuto colpevole sarò io il primo a chiedere che paghi tutto sino all'ultimo centesimo, interessi inclusi, ma se la posizione di De Benedetti è delegata alla Tributaria e non alla sezione Penale deve ringraziare chi, in questi anni, ha legiferato per favorire chi elude il fisco... proprio per dimostrare che in Italia viene premiato chi è più furbo, non chi è onesto... scusi, ma per chi mi ha preso, per uno che giustifica chi froda o evade o elude il fisco?
MARIO ANGELO MOLTENI
Mar, 06/08/2013 - 16:53
è protetto da una Lobby
dicoìo
Mar, 06/08/2013 - 16:57
1) De Benedetti è un ebreo, un intoccabile, un santo. 2) Ha la tessera n°1 del PD. Il quale è l'erede della gloriosa Resistenza, che ha sconfitto il Fascismo e il Nazismo e ci ha permesso di vincere gloriosamente la II Guerra Mondiale. L'Italia è un club fondato su queste penose frottole. Il comunismo in Italia è una religione che in parte si è fusa con la tradizione cattolica morente. Poi mettiamoci i sensi di colpa per le colpe che non abbiamo avuto né il coraggio né la forza di meritarci.
Silvio B Parodi
Mar, 06/08/2013 - 16:58
De Benedetti 225milioni penati86milioni\no processi no multe no niente, no tasse pagate. Berlusconi processi a iosa multe in milioni, tasse pagae 500milioni, piu 4 anni di galera. w l'Italia comunista. e noi paghiamo LORO MAI
Silvio B Parodi
Mar, 06/08/2013 - 16:59
e incredibile c'e' gente che gli da'. ragione.
gigi0000
Mar, 06/08/2013 - 17:05
Decreto Legislativo 31 dicembre 2012, n. 235. Norme per l'ineleggibilità, ... Secondo i soloni SINISTRI BUFFONI, se Berlusconi non avesse ritenuto d'essere assolutamente innocente, con la certezza quindi d'essere assolto, avrebbe votato quanto sopra?. Monti era ormai sfiduciato, il PdL s'era defilato e non rischiava alcunché, per quale motivo avrebbe dovuto approvare Tale norma?
man87
Mar, 06/08/2013 - 17:05
gianfran41: con tutto il rispetto, ma non accetto lezioni di educazione civica da chi difende un pregiudicato frodatore fiscale! Il suo commento delle ore 16.03, mi spiace doverglielo far constatare, denota proprio quel suo essere "sempliciotto": i soliti discorsi da bar, senza mai entrare nel merito delle vicende, e limitandosi a propinare la solita minestrina che il vostro padrone (o capo popolo) vi ha fatto ingurgitare in questi ultimi 20 anni, con conseguenza nefaste ed evidenti sulle vostre capacità critiche (pari allo zero) e, probabilmente, sul numero dei neuroni che vi ritrovate. E qui non è questione di buone maniere, ma di ignoranza allo stato puro (nel senso letterale di "coloro che ignorano"): io mai mi azzarderei a parlare con tanta sicurezza di cose che non conosco...dovrebbe avere anche lei la stessa umiltà e provare a documentarsi prima di parlare...farebbe sicuramente una figura migliore! Altrimenti non si offenda se poi i suoi commenti (e quelli di tanti altri) colpiscono esclusivamente per la loro disarmante "semplicioneria".
MARIO ANGELO MOLTENI
Mar, 06/08/2013 - 17:06
Nel 1982 andò da Roberto Calvi dicendo che non sarebbe andato in Procura a raccontare i conti del Banco Ambrosiano ma si fece dare il doppio di ciò che aveva versato alcuni mesi prima per entrare nel Banco stesso.In primo grado fu condannato,in secondo grado assolto.
ilfatto
Mar, 06/08/2013 - 17:09
@Silvio B Parodi...frode con fondi neri esteri..da una parte...evasione dall'altra...provi a capire la differenza, spiegata in maniera chiara anche qui sopra..basta poco per capire...o no?
sgt.slaughter
Mar, 06/08/2013 - 17:12
Quindi, vediamo se il ragionamento dei sinistrati fila. Io, Berlusconi, che sò (sic...) di aver evaso il fisco e che per questo rischio una bella condanna dò il mio consenso, attraverso i gruppi parlamentari di centrodestra, ad una Legge che poi rischia di farmi andare in carcere, tanto con i giudici di sinistra della cosidetta magistratura democratica (strasic...) non c'è neanche bisogno di una prova poichè "non potevo non sapere". I componenti della fondazione bancaria del PD (12 su 14) dell'MPS invece poverini non sapevano nulla della sorte di appena 5 miliardi di Euro. Senza pensare che c'è (al solito quando gli scandali riguardano la massoneria cattocomunista) scappato il solito morto, vero sinistrati? Beh, più che masochismo sarebbe pazzia allo stato puro. Che ne dite fila? Non direi. Quanto al grande burattinaio il più oscuro e sinistro (è proprio il caso di dirlo) personaggio della Repubblica c'è poco da dire.......il suo curriculum parla da sè.
Seroma
Mar, 06/08/2013 - 17:13
uprincipa e man87, finalmente due interventi che sanano tutta l'incompetenza di tutti gli altri, sicuramente due funzionari ben informati che tutto sanno di leggi tributarie e non. Che bello soccorrere i forti, quello che di continuo hanno infangato tutte le cariche della Repubblica da sempre. Immagino la contentezza di quei contribuenti, che anche acquistando solo un fotocopiatrice od un fax, si sono visti un accertamento per elusione, e parlo di poche centinaia di Euro, ma scusate ora si parla di ben 225.000.000,00 di Euro, ed è giusto che la sentenza sia infondata ed inammssibile quindi illegittima. Poi ora c'è il Vostro illuminato chiarimento e siamo felici di darvene atto. Che bravi funzionari, certamente che Salustri and Company si sbagliano e sbagliano di grosso, di solito si prendono le parti del vincitore, e Loro, vedi il caso, hanno preso le parti di un perdente conclamato, stanno difendendo un diritto di chi diritti non ha, finalmente. Che bravi che siete, un faro, ma molto di più colpisce l'eleganza con la quale avete intavolato l'intervento, come Vi invidio, sapessimo le cose che sapete Voi e otre tutto sapessimo esprimerle con cotanta eleganza. Grazie di cuore, siete stati illuminati. Seroma
att
Mar, 06/08/2013 - 17:28
@Walter78: nemmeno lei ha letto le carte del processo o pensa che la lettura dell'"Unità" o peggio della "Repubblica" si sostituiscono ad esse: 4.000.000.000.000 !!!????.... e Lei ci crede?? allora fa proprio pena... @ilfatto: quello che non vuol capire è proprio lei: lo stesso tribunale ammette l'impedimento dell'imputato Silvio B. in quanto malato, in un processo (non in pericolo di scadenza!...) invece in un altro no! La Cassazione ammette che l'imputato non è responsabile per questioni fiscali di Mediaset negli anni 2003-2004, tuttavia in questo processo dove serve la condanna, afferma il contrario, in più gli attuali amministratori non sono considerati responsabili (come mai!???) e in più non c'è traccia dei fondi contestati nei conti di Silvio B.... Vada a leggersi le carte insieme al suo amico Walter78, perché l'etica, a voi, è una parola sconosciuta (figuriamoci poi il concetto!...)
filippo agostani
Mar, 06/08/2013 - 17:35
Bravo Sallusti. Nessuno parla di De Benedetti, strano perchè ogni giorno il tuo giornale lo mette alla gogna. Vedi De benedetti non si lamenta con i giudici e soprattutto NON è un politico. Quando uno di voi è condannato invece di pensare ai vostri guai, riempite le pagine scrivendo che anche altri sono ladri. Non riesci a sviarci dalla realtà con questi giochetti perchè chi è ladro rimane ladro anche se non è il solo in italia.
piserik
Mar, 06/08/2013 - 17:37
Ormai siamo immuni dalle aberrazioni dalla verità a cui i replicanti di B. ci hanno abituato.
thepaul
Mar, 06/08/2013 - 17:44
Come giustamente altri hanno fatto notare, la giustizia "tributaria" segue altre strade rispetto a quella "penale". In primis la prescrizione. L'Italia è un paese strano, dove nel settore civile l'accertamento di un fatto interrompe la prescrizione; nel penale, invece, la prescrizione corre sempre, quindi i giudici devono correre più della prescrizione, specialmente contro gli azzeccagarbugli che conoscono a menadito il codice e le mille sue pieghe. Nel caso di specie, c'è enorme differenza tra elusione ed evasione (frode) fiscale: la prima è un metodo (il)legale per pagare meno tasse, la seconda è un reato.
Luigi.Morettini
Mar, 06/08/2013 - 17:51
Per la tessera N°1 del PD la giustizia la si può ottenere solo aspettando quella canaglia davanti a quel portone!
gianfran41
Mar, 06/08/2013 - 17:56
man87. Grazie della lezioncina ma non ho ancora capito che cosa ho detto che non va. Probabilmente ha ragione lei: sono proprio un sempliciotto.
Maurizio Fiorelli
Mar, 06/08/2013 - 18:06
Se ho capito bene,dunque,colui che frodasse tanti milioni in un certo modo,in seguito giudicato da un certo tribunale,è meno colpevole di un'altro che ha frodato,ammettiamo,la stessa cifra ma giudicato da un'altro tribunale? Sottigliezze determinanti. Ho capito bene? Altrimenti uno degli illustri giuristi che annovera questa rubrica potrebbe spiegarmi meglio la diversità della situazione? Grazie
PER FORTUNA, MORIAMO TUTTI :)
eugenio.n
Mar, 06/08/2013 - 18:12
Carlo-f, quanto le danno per queste notizie che risultano solo a Lei? Lei si ce se ne intende!
Giacinto49
Mar, 06/08/2013 - 18:15
Quello che si continua a non voler capire (in buona fede?) è che se la "frode fiscale" negli stessi modi e tempi contestati a Berlusconi fosse stata attuata, da De Benedetti il trattamento sarebbe stato comunque di gran riguardo come si evince da tutti gli esempi che saltano fuori, anche in questi giorni, quando si parla di reati commessi dalla sinistra. Questo è il senso dell'articolo che condivido in pieno.
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PUNTO NR. 3) La famiglia "Boccassini" risulta essere la famiglia di "Magistrati" più "Corrotta della storia di Italia con tqnto di arresti per corruzione concussione etc. :L.M.
Curiosando tra' i vari quotidiani on-line mi e' capitato di leggere un'interessante articolo sul magistrato paladino delle sinistre italiane,il magistrato che piu' ha indagato e' processato il cavaliere:///////////////////////////////
PUNTO NR. 3) La famiglia "Boccassini" risulta essere la famiglia di "Magistrati" più "Corrotta della storia di Italia con tqnto di arresti per corruzione concussione etc. :L.M.
Insomma sto' parlando di Ilda Bocassini; sul quotidiano on-line Imola Oggi c'e' un'interessante articolo che proprio la riguarda.
Ve lo riporto qui' nella pagina e vi invito a commentarlo.
Boccassini, una delle famiglie di magistrati più corrotte della storia d’Italia
Il paragone fra certi p.m. di Magistratura Democratica e gli estremisti della Brigate Rosse è sicuramente improprio ma il fanatismo e la propensione agli affari degli uni e degli altri è sicuramente simile.
Ilda Boccassini appartiene a una delle famiglie di magistrati più corrotte della storia d’Italia. Suo zio Magistrato Nicola Boccassini fu arrestato e condannato per associazione a delinquere, concussione corruzione, favoreggiamento e abuso di ufficio perchè spillò con altri sodali e con ricatti vari 186 milioni di vecchie lire a un imprenditore. Vedi: [ricerca.repubblica.it] (vendeva processi per un poker repubblica)
Anche suo padre Magistrato e suo cugino acquisito Attilio Roscia furono inquisiti. Suo marito Alberto Nobili fu denunciato alla procura di Brescia da Pierluigi Vigna, Magistrato integerrimo e universalmente stimato per presunte collusioni con gli affiliati di Cosa Nostra che gestivano l’Autoparco Milanese di via Salamone a Milano. Vedi: [ricerca.repubblica.it] (attacco ai giudici di Milano Repubblica) [ricerca.repubblica.it] (Brescia torna inchiesta autoparco). Non se ne fece niente perchè la denuncia finì nelle mani del giudice Fabio Salomone, fratello di Filippo Salomone, imprenditore siciliano condannato a sei anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso. Vedi: [www.antoniodipietro.com]
L’Autoparco milanese di via Salomone era un crocevia di armi e di droga ha funzionato per 9 anni di seguito (dal 1984 al 1993), fu smantellato dai magistrati fiorentini e non da quelli milanesi e muoveva 700 milioni di vecchie lire al giorno. A Milano tutti sapevano che cosa si faceva lì dentro.
Visto ciò che è emerso a carico del marito per l’Autoparco e visto ciò che sta emergendo a carico del giudice Francesco Di Maggio (anche lui della Procura di Milano) relativamente alla strage di Capaci (Vedi [www.19luglio1992.com]) anche il suo trasferimento a Caltanisetta nel 1992 appare sospetto.
In realtà a quel tempo sei magistrati massoni della Procura di Milano appoggiavano il progetto di Riina e Gardini, i quali erano soci, di acquisire Eni e poi di fondare Enimont e quindi da un lato favorivano l’acquisizione di denaro da parte di Cosa Nostra tutelando l’Autoparco (700.000.000 di vecchie lire al giorno di movimento di denaro) tutelando i traffici con il c.d. metodo Ros (502.000.000 di euro di ammanchi) e simulando con altre inchieste minori (Duomo Connenction, Epaminonda) un contrasto alla mafia che in realtà non c’era, dall’altro con Di Maggio intervennero pesantemente in Sicilia già nel 1989 per contrastare un attacco della FBI americana contro i corleonesi attraverso il pentito Totuccio Contorno e facendo ricadere la responsabilità delle lettere del corvo su Falcone, poi attentato simulatamente dalla stessa Polizia. Vedi: [www.siciliainformazioni.com] Poi nel 1992 sempre con uomini di Di Maggio contribuirono alla strage di Capaci ove morì Giovanni Falcone il quale si opponeva acchè il progetto Enimont, a quel tempo gestito da Andreotti e da Craxi, tornasse nelle mani di Gardini e di Riina.
Ora è noto ormai che anche le Brigate Rosse eseguirono il sequestro Moro per affarismo e rifiutarono dieci miliardi di vecchie lire da parte del Papa Paolo VI per liberare Aldo Moro perchè qualcun altro le remunerò di più. Vedi: [www.storiain.net]
Napolitano ha ben fatto appello più volte a questi Magistrati di moderarsi.
Palamara non c’entra niente con questo discorso perchè è un buon Magistrato ed è affiliato a Unicost, una corrente di magistrati seri e responsabili e non a M.D.
Il tutto sembrerebbe discutibile se il parente che si è messo in condizione di essere criticato fosse solo uno . Ma qui i parenti chiacchierati sono tre. Fra l’altro osservo che Alberto Nobili, dopo che si è separato dalla Boccassini, è tornato a essere un magistrato stimato (vedi: [www.youtube.com]), per cui viene il dubbio che nei casini ce lo abbia messo lei.
//////////////////////////////
PUNTO NR. 4) Il noto "Giudice" Esposito presidente di una sezione della tanto "Suprema" corte di Cassazione:
Sono ormai note le scorrettezze del soggetto indicato e relative al suo disdicevole comportamento.
Si ricorderà che il soggetto ha già fatto riportare sulla stampa il sunto delle motivazioni di una sentenza "Annodandosi" tra l'altro in discorsi che ben poco hanno a che fare con la logica e con il diritto e già questo permette di dire che il "Rispetto" per le "Sentenze" non è e non deve essere affatto "Consequenziale" ed "Aprioristico" ma non finisce quì, infatti, relativamente al noto "Giudice" Esposito, (il quale, con la sopracitata famiglia "Boccassini" fornisce un modello ad "OC" del "Magistrato" italiano), è il caso di prendere cognizione anche del fatto che lo stesso "Giudice", diverso tempo prima della sentenza e quindi anche prima che la sua sezione (feriale) fosse incaricata, come risulta quì di seguito, trovandosi ad una cena con alcuni suoi conoscenti ebbe a dire che: Berlusconi gli stava antipatico e che se gli fosse capitato, gli "AVREBBE FATTO UN MAZZO COOSI' ".
Tra gli invitati era presente anche il noto attore Franco Nero il quale non ha avuto difficoltà alcuna a riferire in dettaglio le esternazioni del noto "Giudice" Esposito:
FRANCO NERO A CENA CON ESPOSITO: È VERO, LUI ODIAVA BERLUSCONI
Franco Nero a cena con Esposito: è vero, lui odiava Berlusconi
L'attore conferma il racconto della serata con il magistrato che ha condannato il Cavaliere. "Ne parlò a tavola, non nascondeva la sua avversione. Una toga non dev'essere riservata?"
STEFANO ZURLO - MER, 21/08/2013 - 16:34
È STATO UNO DEI MAGISTRATI PIÙ APPREZZATI AL CINEMA E IN TV. «ERO IL DOTTOR TRAINI, PUBBLICO MINISTERO, IN CONFESSIONI DI UN COMMISSARIO DI POLIZIA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI DAMIANO DAMIANI, UNA STORIA DI TORBIDI INTRECCI A SFONDO MAFIOSO. E POI ERO IL DOTTOR DANI IN CORRUZIONE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA: UNA PELLICOLA CUI SONO MOLTO AFFEZIONATO, TRATTA DAL DRAMMA TEATRALE DI UGO BETTI».
FRANCO NERO, CLASSE 1941, UNO DEGLI ATTORI ITALIANI PIÙ NOTI NEL MONDO, È IN CAMPAGNA, NON LONTANO DA ROMA E RIEVOCA CON VOCE SQUILLANTE I FASTI DI UNA LUNGA CARRIERA. «CI TROVIAMO QUA CON TUTTA LA TRIBÙ, CON I NIPOTI E I PARENTI, PASSIAMO QUALCHE GIORNO D'ESTATE INSIEME, SA, ORMAI IO VIVO GRAN PARTE DELL'ANNO LONTANO DALL'ITALIA, L'ITALIA È UN PAESUCCIO PICCOLO PICCOLO, CON LE SOLITE CAMARILLE, I SOLITI GIRI DEGLI AMICI DEGLI AMICI, IO, PER CARITÀ, RICEVO COPIONI IN LINGUA INGLESE, LAVORO PER GLI AMERICANI, STO BENE COSÌ, NON SONO COME I TANTI ARTISTI CHE DICONO PESTE E CORNA DI BERLUSCONI E POI CORRONO DALLE SUE SOCIETÀ PER REALIZZARE I FILM O COME GLI INTELLETTUALI CHE ODIANO IL CAVALIERE E POI SCRIVONO LIBRI PER MONDADORI ED EINAUDI.
STEFANO ZURLO - MER, 21/08/2013 - 16:34
FRANCO NERO, CLASSE 1941, UNO DEGLI ATTORI ITALIANI PIÙ NOTI NEL MONDO, È IN CAMPAGNA, NON LONTANO DA ROMA E RIEVOCA CON VOCE SQUILLANTE I FASTI DI UNA LUNGA CARRIERA. «CI TROVIAMO QUA CON TUTTA LA TRIBÙ, CON I NIPOTI E I PARENTI, PASSIAMO QUALCHE GIORNO D'ESTATE INSIEME, SA, ORMAI IO VIVO GRAN PARTE DELL'ANNO LONTANO DALL'ITALIA, L'ITALIA È UN PAESUCCIO PICCOLO PICCOLO, CON LE SOLITE CAMARILLE, I SOLITI GIRI DEGLI AMICI DEGLI AMICI, IO, PER CARITÀ, RICEVO COPIONI IN LINGUA INGLESE, LAVORO PER GLI AMERICANI, STO BENE COSÌ, NON SONO COME I TANTI ARTISTI CHE DICONO PESTE E CORNA DI BERLUSCONI E POI CORRONO DALLE SUE SOCIETÀ PER REALIZZARE I FILM O COME GLI INTELLETTUALI CHE ODIANO IL CAVALIERE E POI SCRIVONO LIBRI PER MONDADORI ED EINAUDI.
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CERTO CHE ANCHE I MAGISTRATI, E NE HO IMPERSONATI TANTI, PENSAVO FOSSERO NELLA REALTÀ PERSONE RISERVATE. INVECE QUESTO ESPOSITO...».
ANTONIO ESPOSITO, IL PRESIDENTE DELLA SECONDA SEZIONE DELLA CASSAZIONE, IL GIUDICE PIÙ FAMOSO D'ITALIA DA QUANDO, TRE SETTIMANE FA, HA LETTO LA SENTENZA CHE CONDANNA IN VIA DEFINITIVA BERLUSCONI A 4 ANNI DI GALERA PER FRODE FISCALE. DUE ANNI FA ESPOSITO E NERO S'INCONTRANO NELLA VILLA A STRAPIOMBO SUL MARE DI UN COMUNE AMICO, MASSIMO CASTIELLO, PICCOLO IMPRENDITORE CALABRESE. E CASTIELLO IERI HA RACCONTATO AL GIORNALE CHE QUELLA SERA, DAVANTI A UN PIATTO DI PASTA, PATATE E PROVOLA, ESPOSITO SI LASCIÒ ANDARE, FORSE PERCHÉ GALVANIZZATO DALLA BUONA CUCINA, DALLA VISTA MERAVIGLIOSA DEL GOLFO DI POLICASTRO E, SOPRATTUTTO, DALLA PRESENZA DI FRANCO NERO, UN ATTORE DI CUI SAPEVA TUTTO E DI CUI CITAVA A MEMORIA BATTUTE E SPEZZONI DEI FILM. «RICORDO - SORRIDE NERO - CHE ESPOSITO AVEVA UNA CERTA ANTIPATIA PER BERLUSCONI, ALTRO CHE LA RISERVATEZZA DI CUI I GIUDICI DOVREBBERO ESSERE MAESTRI». CASTIELLO HA ANCORA IN MENTE LE PAROLE DEL MAGISTRATO: «BERLUSCONI MI STA PROPRIO SULLE PALLE. MA SE MI DOVESSE CAPITARE A TIRO GLI FACCIO UN MAZZO COSÌ». ELEGANZA E DISCREZIONE. NERO SORRIDE: «CASTIELLO HA RAGIONE, ESPOSITO NON SOPPORTAVA IL CAVALIERE. E INVECE IL CAVALIERE A ME STA PURE SIMPATICO. UNA VOLTA ERO A LINATE, ERA NOTTE E C'ERA UNA NEBBIA TERRIBILE, IO DOVEVO PRENDERE IL VOLO PER ROMA MA GLI AEREI NON PARTIVANO. MI ERO RASSEGNATO A TORNARE A CASA, QUANDO ALL'IMPROVVISO SBUCA LUI: CHE FAI? COME CHE FACCIO, VOLEVO PRENDERE IL VOLO PER ROMA MA MI SA CHE DEVO RINUNCIARE. MA NO, CHE DICI, IL MIO AEREO PARTE, VIENI CON ME. M'IMBARCÒ SUL SUO AEREO E SIAMO DECOLLATI. CERTO, ME LA SONO FATTA ADDOSSO MA SONO ARRIVATO A DESTINAZIONE».
RISATA. «SENZA OFFESA MA L'ITALIA MI STA STRETTA. L'ITALIETTA, ITALIOTTA, ITALIUCCIA. IO STO FUORI, HO SPOSATO UN'ATTRICE INGLESE, VANESSA REDGRAVE, RECITO IN LINGUA INGLESE E SENZA SUPERBIA, MA HO UNA POPOLARITÀ IMPRESSIONANTE IN MEZZO MONDO. DEL RESTO IL FILM CHE CITAVO PRIMA, CONFESSIONI DI UN COMMISSARIO DI POLIZIA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA, CREDO SIA LA PELLICOLA ITALIANA CHE HA AVUTO PIÙ FORTUNA FUORI DAI NOSTRI CONFINI. LA PIÙ VENDUTA ALL'ESTERO». UN MARCHIO INSUPERABILE DEL MADE IN ITALY IN CELLULOIDE. «IN AMERICA E A LONDRA SI RESPIRA UN'ARIA DIVERSA, NON QUESTO CONFORMISMO CHE C'È QUA DA NOI. E PURE QUESTO ESPOSITO...».
QUELLA SERA IL GIUDICE ARRIVA NELLA VILLA DI SAN NICOLA ARCELLA DIRETTAMENTE DA SAPRI, DOVE TRASCORRE IL PERIODO ESTIVO. UN VIAGGIO DI UN'ORA CIRCA, IN MACCHINA. UN PICCOLO SFORZO MA NE VALE LA PENA: A TAVOLA C'È ANCHE FRANCO NERO DI CUI ESPOSITO SA TUTTO. E A TAVOLA SOTTO IL CIELO DI CALABRIA TARTASSA L'ATTORE DI DOMANDE: «ERA INCURIOSITO DAI MIEI FILM, DISSE CHE LI AVEVA VISTI TUTTI O QUASI, S'INTERESSAVA ALLE TRAME, SI SOFFERMAVA SULLE DIVERSE INTERPRETAZIONI DELLA FIGURA DEL MAGISTRATO DA ME SVOLTE». AD UN CERTO PUNTO IL DISCORSO CADE SU UNA PELLICOLA SFORTUNATA: L'ESCLUSO, DEL 1999, GIRATO IN LINGUA INGLESE ALLE PORTE DI NEW YORK E DIRETTO DA CARLO GABRIEL, IL FIGLIO DI FRANCO. «IO RECITAVO CON MIA MOGLIE, VANESSA». LA PALADINA DEI DIRITTI CIVILI, DAL MILIEU, SECONDO LE NOSTRE CLASSIFICAZIONI, TUTTO A SINISTRA. «L'ESCLUSO È LA STORIA DI UN RAGAZZO, TONY, CHE AMA FOLLEMENTE UNA SUA COMPAGNA DI SCUOLA, PATRICIA: PATRICIA VIENE TROVATA UCCISA E TONY È ACCUSATO E FINISCE IN GALERA. È COLPEVOLE O NO? IN UN CERTO SENSO LA DIFESA CONTA PIÙ DEL CRIMINE, FORSE COMMESSO O FORSE NO, E LA PELLICOLA OFFRE DIVERSE PROSPETTIVE E SUGGERISCE DIVERSI SCENARI, UN PO' ALLA RASHOMON DI KUROSAWA. LA GIUSTIZIA HA MILLE SFACCETTATURE E IO LE HO SEMPRE RACCONTATE: NEI GUAPPI DI PASQUALE SQUITIERI, PER ESEMPIO, SONO UN GIOVANE MALFATTORE CHE ESCE DAL RIFORMATORIO DOPO AVER SCONTATO LA PENA E DECIDE DI STUDIARE E DIVENTARE AVVOCATO. MA SI TROVA A DOVER FARE I CONTI CON IL BOSS DEL QUARTIERE, FABIO TESTI. UN CAPOLAVORO, A MIO PARERE».
QUELLA NOTTE IN CALABRIA ESPOSITO ASCOLTA E FREME DAVANTI A UN TITOLO DESAPARECIDO PURE PER LUI: «L'ESCLUSO PER ME È STATO UN BAGNO DI SANGUE, CI HO RIMESSO TANTI SOLDI, MEDIASET HA ACQUISTATO I DIRITTI D'ANTENNA MA DEVE AVERLO MANDATO IN ONDA UNA VOLTA SOLA, IN ORARI SEMICLANDESTINI. SA, IO UTILIZZAVO COME METRO DI MISURA SILVIO BERLUSCONI, PENSAVO CHE CON I SUOI DIRIGENTI SI RIPETESSE LO STESSO SIPARIETTO ANDATO IN SCENA CON LUI. CI ERAVAMO INCONTRATI, GLI AVEVO DETTO CHE AVREI VOLUTO FARE UN FILM, GLI AVEVO RACCONTATO LA TRAMA DEL WESTERN CHE AVEVO IN TESTA E LUI MI AVEVA STRETTO LA MANO. CONTRATTO CHIUSO. L'INDOMANI MI AVEVANO CHIAMATO I SUOI E AVEVO GIRATO JONATHAN DEGLI ORSI. PERFETTO. INVECE PER L'ESCLUSO AVEVO PARLATO CON CARLO BERNASCONI, SEMBRAVA FATTA, MA POI BERNASCONI, PACE ALL'ANIMA SUA PERCHÉ OGGI NON C'È PIÙ, SI È RIMANGIATO LA PAROLA DATA E IL FILM È DIVENTATO UN FANTASMA. PECCATO. E INSOMMA, ALLA FINE DI QUELLA CENA CREDO CHE MASSIMO CASTIELLO ABBIA REGALATO A ESPOSITO LA PREZIOSA VIDEOCASSETTA, QUASI UN CIMELIO QUA IN ITALIA. CHISSÀ SE L'HA VISTO, IN QUELL'OCCASIONE ABBIAMO PARLATO DI TANTI FILM, ADESSO NON RICORDO PIÙ NEMMENO BENE. SA, IO HO GIRATO TANTE PELLICOLE: C'È CHI PREDILIGE IL GIORNO DELLA CIVETTA E CHI IL DELITTO MATTEOTTI DI FLORESTANO VANCINI. GUARDI LA COMBINAZIONE, HO GIRATO NEL '73 IL DELITTO MATTEOTTI IN CUI SONO IL DEPUTATO SOCIALISTA CHE MUORE PER MANO DEL DUCE E L'ANNO DOPO, NEL '74 MUSSOLINI ULTIMO ATTO, IN CUI PRESTO IL MIO VOLTO AL COLONNELLO VALERIO CHE VA A GIULINO DI MEZZEGRA, SUL LAGO DI COMO, A FUCILARE IL DUCE, UNO STRAORDINARIO ROD STEIGER».
QUELLA SERA, ESPOSITO FA LA SUA FIGURA, MANCO FOSSE UN DIZIONARIO MEREGHETTI, POI PASSA AL CAVALIERE E LANCIA LA SUA SINISTRA PROFEZIA: «BERLUSCONI SI SALVA SEMPRE... GLI AVVOCATI... LA PRESCRIZIONE. MA SE DOVESSE CAPITARMI A TIRO GLI FACCIO UN MAZZO COSÌ». UN VATICINIO CHE SI È AVVERATO A DUE ANNI DI DISTANZA QUANDO IL PRESIDENTE DELLA SECONDA SEZIONE È ANDATO A PRESIEDERE IL COLLEGIO FERIALE CHIAMATO A FAR ROTOLARE L'ULTIMA PAROLA SUL PROCESSO MEDIASET. MA LUI LA SUA SENTENZA L'AVEVA GIÀ CONFEZIONATA IN PRECEDENTI OCCASIONI: A TAVOLA CON L'EX VICEDIRETTORE DEL GIORNALE STEFANO LORENZETTO, NEL MARZO 2009, QUANDO AVEVA MOSTRATO DI CONOSCERE LE MISTERIOSE INTERCETTAZIONI A LUCI ROSSE DEL CAVALIERE E AVEVA ILLUSTRATO, FRA UN PIATTO E L'ALTRO, LE PERFORMANCE EROTICHE DELL'EX PREMIER CON DUE DEPUTATE DEL PDL, E POI QUELLA NOTTE DI AGOSTO DEL 2011, NELLA VILLA DI SAN NICOLA ARCELLA. LÌ IL VERDETTO ERA DIVENTATO, SE POSSIBILE, DEFINITIVO: «BERLUSCONI MI STA SULLE PALLE». «MI SONO FATTO UNA CERTA IDEA DEI MAGISTRATI, MA IO PER MIA FORTUNA, ORMAI VIVO LONTANO DALL'ITALIA - CONCLUDE NERO -. ANCHE SE NON MI DISPIACEREBBE RIVEDERE BERLUSCONI. CHISSÀ CHE UNA VOLTA O L'ALTRA NON CI SI INCONTRI DI NUOVO».
ANTONIO ESPOSITO, IL PRESIDENTE DELLA SECONDA SEZIONE DELLA CASSAZIONE, IL GIUDICE PIÙ FAMOSO D'ITALIA DA QUANDO, TRE SETTIMANE FA, HA LETTO LA SENTENZA CHE CONDANNA IN VIA DEFINITIVA BERLUSCONI A 4 ANNI DI GALERA PER FRODE FISCALE. DUE ANNI FA ESPOSITO E NERO S'INCONTRANO NELLA VILLA A STRAPIOMBO SUL MARE DI UN COMUNE AMICO, MASSIMO CASTIELLO, PICCOLO IMPRENDITORE CALABRESE. E CASTIELLO IERI HA RACCONTATO AL GIORNALE CHE QUELLA SERA, DAVANTI A UN PIATTO DI PASTA, PATATE E PROVOLA, ESPOSITO SI LASCIÒ ANDARE, FORSE PERCHÉ GALVANIZZATO DALLA BUONA CUCINA, DALLA VISTA MERAVIGLIOSA DEL GOLFO DI POLICASTRO E, SOPRATTUTTO, DALLA PRESENZA DI FRANCO NERO, UN ATTORE DI CUI SAPEVA TUTTO E DI CUI CITAVA A MEMORIA BATTUTE E SPEZZONI DEI FILM. «RICORDO - SORRIDE NERO - CHE ESPOSITO AVEVA UNA CERTA ANTIPATIA PER BERLUSCONI, ALTRO CHE LA RISERVATEZZA DI CUI I GIUDICI DOVREBBERO ESSERE MAESTRI». CASTIELLO HA ANCORA IN MENTE LE PAROLE DEL MAGISTRATO: «BERLUSCONI MI STA PROPRIO SULLE PALLE. MA SE MI DOVESSE CAPITARE A TIRO GLI FACCIO UN MAZZO COSÌ». ELEGANZA E DISCREZIONE. NERO SORRIDE: «CASTIELLO HA RAGIONE, ESPOSITO NON SOPPORTAVA IL CAVALIERE. E INVECE IL CAVALIERE A ME STA PURE SIMPATICO. UNA VOLTA ERO A LINATE, ERA NOTTE E C'ERA UNA NEBBIA TERRIBILE, IO DOVEVO PRENDERE IL VOLO PER ROMA MA GLI AEREI NON PARTIVANO. MI ERO RASSEGNATO A TORNARE A CASA, QUANDO ALL'IMPROVVISO SBUCA LUI: CHE FAI? COME CHE FACCIO, VOLEVO PRENDERE IL VOLO PER ROMA MA MI SA CHE DEVO RINUNCIARE. MA NO, CHE DICI, IL MIO AEREO PARTE, VIENI CON ME. M'IMBARCÒ SUL SUO AEREO E SIAMO DECOLLATI. CERTO, ME LA SONO FATTA ADDOSSO MA SONO ARRIVATO A DESTINAZIONE».
RISATA. «SENZA OFFESA MA L'ITALIA MI STA STRETTA. L'ITALIETTA, ITALIOTTA, ITALIUCCIA. IO STO FUORI, HO SPOSATO UN'ATTRICE INGLESE, VANESSA REDGRAVE, RECITO IN LINGUA INGLESE E SENZA SUPERBIA, MA HO UNA POPOLARITÀ IMPRESSIONANTE IN MEZZO MONDO. DEL RESTO IL FILM CHE CITAVO PRIMA, CONFESSIONI DI UN COMMISSARIO DI POLIZIA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA, CREDO SIA LA PELLICOLA ITALIANA CHE HA AVUTO PIÙ FORTUNA FUORI DAI NOSTRI CONFINI. LA PIÙ VENDUTA ALL'ESTERO». UN MARCHIO INSUPERABILE DEL MADE IN ITALY IN CELLULOIDE. «IN AMERICA E A LONDRA SI RESPIRA UN'ARIA DIVERSA, NON QUESTO CONFORMISMO CHE C'È QUA DA NOI. E PURE QUESTO ESPOSITO...».
QUELLA SERA IL GIUDICE ARRIVA NELLA VILLA DI SAN NICOLA ARCELLA DIRETTAMENTE DA SAPRI, DOVE TRASCORRE IL PERIODO ESTIVO. UN VIAGGIO DI UN'ORA CIRCA, IN MACCHINA. UN PICCOLO SFORZO MA NE VALE LA PENA: A TAVOLA C'È ANCHE FRANCO NERO DI CUI ESPOSITO SA TUTTO. E A TAVOLA SOTTO IL CIELO DI CALABRIA TARTASSA L'ATTORE DI DOMANDE: «ERA INCURIOSITO DAI MIEI FILM, DISSE CHE LI AVEVA VISTI TUTTI O QUASI, S'INTERESSAVA ALLE TRAME, SI SOFFERMAVA SULLE DIVERSE INTERPRETAZIONI DELLA FIGURA DEL MAGISTRATO DA ME SVOLTE». AD UN CERTO PUNTO IL DISCORSO CADE SU UNA PELLICOLA SFORTUNATA: L'ESCLUSO, DEL 1999, GIRATO IN LINGUA INGLESE ALLE PORTE DI NEW YORK E DIRETTO DA CARLO GABRIEL, IL FIGLIO DI FRANCO. «IO RECITAVO CON MIA MOGLIE, VANESSA». LA PALADINA DEI DIRITTI CIVILI, DAL MILIEU, SECONDO LE NOSTRE CLASSIFICAZIONI, TUTTO A SINISTRA. «L'ESCLUSO È LA STORIA DI UN RAGAZZO, TONY, CHE AMA FOLLEMENTE UNA SUA COMPAGNA DI SCUOLA, PATRICIA: PATRICIA VIENE TROVATA UCCISA E TONY È ACCUSATO E FINISCE IN GALERA. È COLPEVOLE O NO? IN UN CERTO SENSO LA DIFESA CONTA PIÙ DEL CRIMINE, FORSE COMMESSO O FORSE NO, E LA PELLICOLA OFFRE DIVERSE PROSPETTIVE E SUGGERISCE DIVERSI SCENARI, UN PO' ALLA RASHOMON DI KUROSAWA. LA GIUSTIZIA HA MILLE SFACCETTATURE E IO LE HO SEMPRE RACCONTATE: NEI GUAPPI DI PASQUALE SQUITIERI, PER ESEMPIO, SONO UN GIOVANE MALFATTORE CHE ESCE DAL RIFORMATORIO DOPO AVER SCONTATO LA PENA E DECIDE DI STUDIARE E DIVENTARE AVVOCATO. MA SI TROVA A DOVER FARE I CONTI CON IL BOSS DEL QUARTIERE, FABIO TESTI. UN CAPOLAVORO, A MIO PARERE».
QUELLA NOTTE IN CALABRIA ESPOSITO ASCOLTA E FREME DAVANTI A UN TITOLO DESAPARECIDO PURE PER LUI: «L'ESCLUSO PER ME È STATO UN BAGNO DI SANGUE, CI HO RIMESSO TANTI SOLDI, MEDIASET HA ACQUISTATO I DIRITTI D'ANTENNA MA DEVE AVERLO MANDATO IN ONDA UNA VOLTA SOLA, IN ORARI SEMICLANDESTINI. SA, IO UTILIZZAVO COME METRO DI MISURA SILVIO BERLUSCONI, PENSAVO CHE CON I SUOI DIRIGENTI SI RIPETESSE LO STESSO SIPARIETTO ANDATO IN SCENA CON LUI. CI ERAVAMO INCONTRATI, GLI AVEVO DETTO CHE AVREI VOLUTO FARE UN FILM, GLI AVEVO RACCONTATO LA TRAMA DEL WESTERN CHE AVEVO IN TESTA E LUI MI AVEVA STRETTO LA MANO. CONTRATTO CHIUSO. L'INDOMANI MI AVEVANO CHIAMATO I SUOI E AVEVO GIRATO JONATHAN DEGLI ORSI. PERFETTO. INVECE PER L'ESCLUSO AVEVO PARLATO CON CARLO BERNASCONI, SEMBRAVA FATTA, MA POI BERNASCONI, PACE ALL'ANIMA SUA PERCHÉ OGGI NON C'È PIÙ, SI È RIMANGIATO LA PAROLA DATA E IL FILM È DIVENTATO UN FANTASMA. PECCATO. E INSOMMA, ALLA FINE DI QUELLA CENA CREDO CHE MASSIMO CASTIELLO ABBIA REGALATO A ESPOSITO LA PREZIOSA VIDEOCASSETTA, QUASI UN CIMELIO QUA IN ITALIA. CHISSÀ SE L'HA VISTO, IN QUELL'OCCASIONE ABBIAMO PARLATO DI TANTI FILM, ADESSO NON RICORDO PIÙ NEMMENO BENE. SA, IO HO GIRATO TANTE PELLICOLE: C'È CHI PREDILIGE IL GIORNO DELLA CIVETTA E CHI IL DELITTO MATTEOTTI DI FLORESTANO VANCINI. GUARDI LA COMBINAZIONE, HO GIRATO NEL '73 IL DELITTO MATTEOTTI IN CUI SONO IL DEPUTATO SOCIALISTA CHE MUORE PER MANO DEL DUCE E L'ANNO DOPO, NEL '74 MUSSOLINI ULTIMO ATTO, IN CUI PRESTO IL MIO VOLTO AL COLONNELLO VALERIO CHE VA A GIULINO DI MEZZEGRA, SUL LAGO DI COMO, A FUCILARE IL DUCE, UNO STRAORDINARIO ROD STEIGER».
QUELLA SERA, ESPOSITO FA LA SUA FIGURA, MANCO FOSSE UN DIZIONARIO MEREGHETTI, POI PASSA AL CAVALIERE E LANCIA LA SUA SINISTRA PROFEZIA: «BERLUSCONI SI SALVA SEMPRE... GLI AVVOCATI... LA PRESCRIZIONE. MA SE DOVESSE CAPITARMI A TIRO GLI FACCIO UN MAZZO COSÌ». UN VATICINIO CHE SI È AVVERATO A DUE ANNI DI DISTANZA QUANDO IL PRESIDENTE DELLA SECONDA SEZIONE È ANDATO A PRESIEDERE IL COLLEGIO FERIALE CHIAMATO A FAR ROTOLARE L'ULTIMA PAROLA SUL PROCESSO MEDIASET. MA LUI LA SUA SENTENZA L'AVEVA GIÀ CONFEZIONATA IN PRECEDENTI OCCASIONI: A TAVOLA CON L'EX VICEDIRETTORE DEL GIORNALE STEFANO LORENZETTO, NEL MARZO 2009, QUANDO AVEVA MOSTRATO DI CONOSCERE LE MISTERIOSE INTERCETTAZIONI A LUCI ROSSE DEL CAVALIERE E AVEVA ILLUSTRATO, FRA UN PIATTO E L'ALTRO, LE PERFORMANCE EROTICHE DELL'EX PREMIER CON DUE DEPUTATE DEL PDL, E POI QUELLA NOTTE DI AGOSTO DEL 2011, NELLA VILLA DI SAN NICOLA ARCELLA. LÌ IL VERDETTO ERA DIVENTATO, SE POSSIBILE, DEFINITIVO: «BERLUSCONI MI STA SULLE PALLE». «MI SONO FATTO UNA CERTA IDEA DEI MAGISTRATI, MA IO PER MIA FORTUNA, ORMAI VIVO LONTANO DALL'ITALIA - CONCLUDE NERO -. ANCHE SE NON MI DISPIACEREBBE RIVEDERE BERLUSCONI. CHISSÀ CHE UNA VOLTA O L'ALTRA NON CI SI INCONTRI DI NUOVO».
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COMMENTI
MARCO PICCARDI
MER, 21/08/2013 - 16:57
INSOMMA, A PAPPAGONE VANNO TUTTE STORTE IN QUESTI GIORNI
CHARLES BUK
MER, 21/08/2013 - 16:58
CI MANCAVA IL NERO....
PACI.AUGUSTO
MER, 21/08/2013 - 17:14
CON LA CONFERMA DI FRANCO NERO PER L'INQUALIFICABILE COMPORTAMENTO, NON DI UN ALTO MAGISTRATO, MA DI UNA NORMALE PERSONA CHE NON SIA UN BECERO DA BETTOLA, LA POSIZIONE DI QUESTO ESPOSITO SI FÀ VERAMENTE PESANTE! E' IMPENSABILE CHE, SE COMPORTAMENTI SIMILI SONO STATI VERAMENTE MESSI IN ATTO, PERSONE CON QUESTA CARICA DI ODIO TRUCULENTO POSSANO GIUDICARE ALTRE PERSONE E, ADDIRITTURA, COLORO CHE SONO PROPRIO OGGETTO DEL LORO INSANO LIVORE!! VERGOGNA, INFINITA VERGOGNA!!!!
LEONARMI
MER, 21/08/2013 - 17:15
A QUESTO PUNTO CREDO SI POSSA IPOTIZZARE UNA CONGIURA PER ELIMINARE IL CAV
MARINO.BIROCCO
MER, 21/08/2013 - 17:29
NON VORREI CHE IL PROSSIMO FILM PRODOTTO DA MEDUSA AVESSE COME PROTAGONISTA FRANCO NERO , CON I TEMPI CHE CORRONO AVERE UNA PARTE IN UN FILM È SEMPRE PIÙ DIFFICILE.
MORTIMERMOUSE
MER, 21/08/2013 - 17:45
COMUNISTI IDIOTI, OTTUSI, E CON I PARAOCCHI, COME LA METTIAMO QUESTA STORIA? I GIUDICI SONO DAVVERO IMPARZIALI? :-)
@OLLEL63
MER, 21/08/2013 - 17:47
BEH! CI VUOLE UNA CORTE A NORIMBERGA PER PROCESSARE I 'COMUNISTI-NAZISTI' SENZA E CON TOGA. CHE CONDANNI QUESTE CANAGLIE ALL'ESILIO PERPETUO E ALLA SOTTRAZIONE DI STIPENDI PENSIONI E BENI.
EUTERPE
MER, 21/08/2013 - 17:56
POVERO FRANCO NERO,NON TROVERÀ PIÙ LAVORO,IL MONDO DEL CINEMA E DELLO SPETTACOLO È TUTTO IN MANO AI ROSSI.
///////////////////
PUNTO NR. 5) CONSIDERATO QUANTO SOPRA, A PARTIRE DALLA CHIARA E PALESE DIVERSITÀ DI TRATTAMENTO DEI DUE "EVASORI" (BERLUSCONI 7 MILIONI E DE BENEDETTI 250), CIÒ CHE EMERGE CHIARO DA QUELLA CHE È LA PERSONALITÀ DEI SOPRACITATI "TOGATI" È CHE QUALSIASI COSA SIA STATA DA LORO DETTA O SCRITTA NON DEVE E NON PUÒ AVERE IL MINIMO VALORE COMPRESI I SETTE MILIONI "PRESUNTIVAMENTE" EVASI DALL'IMPUTATO IL QUALE, NEL PERIODO CONTESTATO RISULTA AVERNE PAGATI "560" E TALE DIFFERENZA È PRIVA DI QUALSIASI NESSO LOGICO E VANTAGGIO MATERIALE.
CHI SBAGLIA È GIUSTO CHE PAGHI E QUINDI NE CONSEGUE CHE TALE DE BENEDETTI ABBIA UNA CONDANNA PROPORZIONATA ALLA SUA EVASIONE MA, A QUANTO SEMBRA, PER CHI (PRESUNTIVAMENTE) EVADE 7 MILIONI, LA PUBBLICA ACCUSA CHIEDE LA RECLUSIONE MENTRE INVECE PER CHI NE EVADE 250, SEMPRE LA PUBBLICA ACCUSA CHIEDE ESCLUSIVAMENTE LA PENA PECUNIARIA DELLA MULTA.
MA L'EVASORE DI 250 MILIONI DI EURO, HA COMUNQUE IL MERITO DI AVER UTILIZZATO IL SUO QUOTIDIANO (LA REPUBBLICA), PPER SPARARE A ZERO SUL PRESUNTO EVASORE DEI GIÀ CITATI SETTE MILIONI ED EVIDENTEMENTE DEVE ESSERE IN QUALCHE MODO RICOMPENSATO.
INOLTRE, PER IL DE BENEDETTI DOVREMO ASPETTARE LA PRONUNCIA DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE LA QUALE, SICURAMENTE IN QUESTO CASO NON AVRÀ LA VELOCITÀ DELLA LUCE COME PER L'ALTRO PROCESSO E NON È ESCLUSO CHE TALE PROCEDIMENTO CAPITI "PER CASO", AL NOTO "GIUDICE" ESPOSITO COSÌ IL TUTTO SAREBBE RISOLTO.
UN PARTICOLARE È COMUNQUE BENE SOTTOLINEARLO E CIOÈ CHE, DOPO LE DICHIARAZIONI DI QUEL "GIUDICE", RESE NOTE DAL SIG. FRANCO NERO, APPARE PALESE CHE QUEL PROCEDIMENTO NON È CAPITATO "PER CASO" ALLA SEZIONE PRESIEDUTA PROPRIO DA TALE "ESPOSITO".
COME AL SOLITO IL TUTTO È STATO CALCOLATO E LA DOMANDA CHE NE CONSEGUE È QUINDI LA SEGUENTE:
DOPO AVER APPRESO TUTTO QUANTO SOPRA DOVE CAZZO STÀ SCRITTO CHE SI DEVE AVERE FIDUCIA E RISPETTO DEI "MAGISTRATI" ?
DOVE CAZZO STÀ SCRITTO CHE LE COSIDDETTE "SENTENZE" DEVONO ESSERE "RISPETTATE" ED ASSOLUTAMENTE NON "COMMENTATE" QUANDO È PALESE ED OGGETTIVO CHE, AL 99% ALTRO NON SONO CHE IL FRUTTO DI CALCOLI "PREGIUDIZIALI" ED "APRIORISTICI" ?
I TESTIMONI DI TALI AFFERMAZIONI SONO LE "MIGLIAIA" DI CITTADINI CHE, QUOTIDIANAMENTE SUBISCONO INAUDITE "VIOLENZE" DAI "TOGATI" (TANTISSIMI) I QUALI CITTADINI, "INUTILMENTE" PROCEDONO PER VIA LEGALE PRESENTANDO MIGLIAIA DI DENUNCE NEI CONFRONTI DI COLORO I QUALI "DOVREBBERO" AMMINISTRARE LA "GIUSTIZIA" MA, PUNTUALMENTE TALI DENUNCE VENGONO ARCHIVIATE DALLE VARIE PROCURE, IN OSSEQUIO DELL'ORDINE "TASSATIVO" DEL "FAMIGERATO" C.S.M. CHE NON È ASSOLUTAMENTE L'ORGANO DI "AUTOGOVERNO" DELLA MAGISTRATURA MA BENSÌ NE È L'ORGANO DI "AUTOTUTELA" IN OSSEQUIO AL "VINCOLO ASSOCIATIVO" CHE ACCOMUNA LA QUASI TOTALITÀ DEI "MAGISTRATI" E CHE VIETA TASSATIVAMENTE DI PROCEDERE NEI CONFRONTI DI UN "COLLEGA" O "AFFILIATO" O "CONFRATELLO" CHE DIR SI VOGLIA.
INSOMMA, A PAPPAGONE VANNO TUTTE STORTE IN QUESTI GIORNI
CHARLES BUK
MER, 21/08/2013 - 16:58
CI MANCAVA IL NERO....
PACI.AUGUSTO
MER, 21/08/2013 - 17:14
CON LA CONFERMA DI FRANCO NERO PER L'INQUALIFICABILE COMPORTAMENTO, NON DI UN ALTO MAGISTRATO, MA DI UNA NORMALE PERSONA CHE NON SIA UN BECERO DA BETTOLA, LA POSIZIONE DI QUESTO ESPOSITO SI FÀ VERAMENTE PESANTE! E' IMPENSABILE CHE, SE COMPORTAMENTI SIMILI SONO STATI VERAMENTE MESSI IN ATTO, PERSONE CON QUESTA CARICA DI ODIO TRUCULENTO POSSANO GIUDICARE ALTRE PERSONE E, ADDIRITTURA, COLORO CHE SONO PROPRIO OGGETTO DEL LORO INSANO LIVORE!! VERGOGNA, INFINITA VERGOGNA!!!!
LEONARMI
MER, 21/08/2013 - 17:15
A QUESTO PUNTO CREDO SI POSSA IPOTIZZARE UNA CONGIURA PER ELIMINARE IL CAV
NON VORREI CHE IL PROSSIMO FILM PRODOTTO DA MEDUSA AVESSE COME PROTAGONISTA FRANCO NERO , CON I TEMPI CHE CORRONO AVERE UNA PARTE IN UN FILM È SEMPRE PIÙ DIFFICILE.
MORTIMERMOUSE
MER, 21/08/2013 - 17:45
COMUNISTI IDIOTI, OTTUSI, E CON I PARAOCCHI, COME LA METTIAMO QUESTA STORIA? I GIUDICI SONO DAVVERO IMPARZIALI? :-)
@OLLEL63
MER, 21/08/2013 - 17:47
BEH! CI VUOLE UNA CORTE A NORIMBERGA PER PROCESSARE I 'COMUNISTI-NAZISTI' SENZA E CON TOGA. CHE CONDANNI QUESTE CANAGLIE ALL'ESILIO PERPETUO E ALLA SOTTRAZIONE DI STIPENDI PENSIONI E BENI.
POVERO FRANCO NERO,NON TROVERÀ PIÙ LAVORO,IL MONDO DEL CINEMA E DELLO SPETTACOLO È TUTTO IN MANO AI ROSSI.
///////////////////
PUNTO NR. 5) CONSIDERATO QUANTO SOPRA, A PARTIRE DALLA CHIARA E PALESE DIVERSITÀ DI TRATTAMENTO DEI DUE "EVASORI" (BERLUSCONI 7 MILIONI E DE BENEDETTI 250), CIÒ CHE EMERGE CHIARO DA QUELLA CHE È LA PERSONALITÀ DEI SOPRACITATI "TOGATI" È CHE QUALSIASI COSA SIA STATA DA LORO DETTA O SCRITTA NON DEVE E NON PUÒ AVERE IL MINIMO VALORE COMPRESI I SETTE MILIONI "PRESUNTIVAMENTE" EVASI DALL'IMPUTATO IL QUALE, NEL PERIODO CONTESTATO RISULTA AVERNE PAGATI "560" E TALE DIFFERENZA È PRIVA DI QUALSIASI NESSO LOGICO E VANTAGGIO MATERIALE.
CHI SBAGLIA È GIUSTO CHE PAGHI E QUINDI NE CONSEGUE CHE TALE DE BENEDETTI ABBIA UNA CONDANNA PROPORZIONATA ALLA SUA EVASIONE MA, A QUANTO SEMBRA, PER CHI (PRESUNTIVAMENTE) EVADE 7 MILIONI, LA PUBBLICA ACCUSA CHIEDE LA RECLUSIONE MENTRE INVECE PER CHI NE EVADE 250, SEMPRE LA PUBBLICA ACCUSA CHIEDE ESCLUSIVAMENTE LA PENA PECUNIARIA DELLA MULTA.
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PUNTO NR. 5) CONSIDERATO QUANTO SOPRA, A PARTIRE DALLA CHIARA E PALESE DIVERSITÀ DI TRATTAMENTO DEI DUE "EVASORI" (BERLUSCONI 7 MILIONI E DE BENEDETTI 250), CIÒ CHE EMERGE CHIARO DA QUELLA CHE È LA PERSONALITÀ DEI SOPRACITATI "TOGATI" È CHE QUALSIASI COSA SIA STATA DA LORO DETTA O SCRITTA NON DEVE E NON PUÒ AVERE IL MINIMO VALORE COMPRESI I SETTE MILIONI "PRESUNTIVAMENTE" EVASI DALL'IMPUTATO IL QUALE, NEL PERIODO CONTESTATO RISULTA AVERNE PAGATI "560" E TALE DIFFERENZA È PRIVA DI QUALSIASI NESSO LOGICO E VANTAGGIO MATERIALE.
CHI SBAGLIA È GIUSTO CHE PAGHI E QUINDI NE CONSEGUE CHE TALE DE BENEDETTI ABBIA UNA CONDANNA PROPORZIONATA ALLA SUA EVASIONE MA, A QUANTO SEMBRA, PER CHI (PRESUNTIVAMENTE) EVADE 7 MILIONI, LA PUBBLICA ACCUSA CHIEDE LA RECLUSIONE MENTRE INVECE PER CHI NE EVADE 250, SEMPRE LA PUBBLICA ACCUSA CHIEDE ESCLUSIVAMENTE LA PENA PECUNIARIA DELLA MULTA.
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