Si, una volta preso atto di chi sono effettivamente coloro che "Dovrebbero" amministrare la giustizia in Italia, per chi è debole di stomaco sono certi e consequenziali i "Conati" di vomito.
La meraviglia è che, di fronte a questi "Fatti" (ed ogni giorno c'è una novità), ancora continuiamo a parlare di "Giustizia" (questo termine oramai ha perso totalmente il valore derivante dall'etimologia del termine).
Soggetti come tale "Boccassini oltre a manifestarsi per quello che è, ha anche una "Grande" discendenza e parentela (Magistrati pregiudicati) e se il "Famigerato" "C.S.M." facesse un minimo del suo dovere, la cara "Signora" potrebbe trovare impiego (forse) a pulire i bagni di un tribunale.
Invece in Italia, il fatto di avere "Parenti" pregiudicati (arrestati), è considerato un titolo di "Merito" (come del resto "Uccidere" delle persone da titolo o per entrare in parlamento o in altre amministrazioni statali con delle retribuzioni che i cittadini "Onesti" nemmeno si sognano).
Ne consegue che un cittadino (chiunque sia) il quale, per vicissitudini del tutto incidentali, cerca "Giustizia" e si ritrova ad avere a che fare con determinati soggetti ha veramente finito di vivere (spesso anche nel senso letterale del termine) e comunque la sua tranquillità diventa un ricordo sempre più lontano.
Naturalmente non ci si può dimenticare di tale "Esposito", "GIUDICE" DELLA CORTE SUPREMA DI "CASSAZIONE" il quale, ancora prima che escano le motivazioni di una sentenza, si permette di rilasciare una intervista ad un quotidiano dalla quale, quanto meno traspare il totale "Pregiudizio" di quella "Corte" e comunque si fa fatica a definire logico il filo dei discorsi tenuti dal citato "Esposito": "L'imputato sapeva o.....non poteva non sapere"? Boh, ancora non si capisce ma, riguardo a ciò possiamo stare tranquilli in quanto quel togato ha fatto chiaramente riferimento ai testimoni: "Tizio, Caio e Sempronio" le cui deposizioni, sicuramente saranno "Incontrovertibili" anche se esiste un piccolo particolare del quale nessuno tiene conto ma, l'imputato, per quanto riguarda le contestazioni di cui alla nota sentenza, non aveva più potere di firma in quanto a ciò era, da tempo, delegato il di lui figlio il quale, nel caso il fatto sussista effettivamente, è colui che deve risponderne in prima persona anzi, in via esclusiva.
Un altro (per ora l'ultimo), piccolo particolare riguarda il fatto che il fratello del giudice "Esposito" aveva incarichi dal parlamento dai quali percepiva circa 200.000 euro annuali ma fu licenziato in tronco dal "Popolo della Libertà".
Tale licenziamento ebbe luogo proprio il giorno della "Sentenza" in questione, quando il fratello "Giudice" si era ritirato da mezz'ora in camera di consiglio per la decisione.
Questo "Piccolo particolare", può avere influito sulla decisione del giudice "Esposito" ?
Beh, considerato il tutto, la convinzione di chi scrive è che comunque sarebbe variato poco comunque il contemporaneo licenziamento del fratello ha contribuito a togliere "Tranquillità" a quel giudice e può darsi che la necessaria "Obiettività" e "Terzietà" (sempre che quel giudice conosca tali elementi), in quei momenti siano proprio andati a farsi benedire e comunque si lascia a chi legge "L'ardua sentenza" per quanto sopra e, nel dettaglio per
QUANTO SEGUE
Soggetti come tale "Boccassini oltre a manifestarsi per quello che è, ha anche una "Grande" discendenza e parentela (Magistrati pregiudicati) e se il "Famigerato" "C.S.M." facesse un minimo del suo dovere, la cara "Signora" potrebbe trovare impiego (forse) a pulire i bagni di un tribunale.
Invece in Italia, il fatto di avere "Parenti" pregiudicati (arrestati), è considerato un titolo di "Merito" (come del resto "Uccidere" delle persone da titolo o per entrare in parlamento o in altre amministrazioni statali con delle retribuzioni che i cittadini "Onesti" nemmeno si sognano).
Ne consegue che un cittadino (chiunque sia) il quale, per vicissitudini del tutto incidentali, cerca "Giustizia" e si ritrova ad avere a che fare con determinati soggetti ha veramente finito di vivere (spesso anche nel senso letterale del termine) e comunque la sua tranquillità diventa un ricordo sempre più lontano.
Naturalmente non ci si può dimenticare di tale "Esposito", "GIUDICE" DELLA CORTE SUPREMA DI "CASSAZIONE" il quale, ancora prima che escano le motivazioni di una sentenza, si permette di rilasciare una intervista ad un quotidiano dalla quale, quanto meno traspare il totale "Pregiudizio" di quella "Corte" e comunque si fa fatica a definire logico il filo dei discorsi tenuti dal citato "Esposito": "L'imputato sapeva o.....non poteva non sapere"? Boh, ancora non si capisce ma, riguardo a ciò possiamo stare tranquilli in quanto quel togato ha fatto chiaramente riferimento ai testimoni: "Tizio, Caio e Sempronio" le cui deposizioni, sicuramente saranno "Incontrovertibili" anche se esiste un piccolo particolare del quale nessuno tiene conto ma, l'imputato, per quanto riguarda le contestazioni di cui alla nota sentenza, non aveva più potere di firma in quanto a ciò era, da tempo, delegato il di lui figlio il quale, nel caso il fatto sussista effettivamente, è colui che deve risponderne in prima persona anzi, in via esclusiva.
Un altro (per ora l'ultimo), piccolo particolare riguarda il fatto che il fratello del giudice "Esposito" aveva incarichi dal parlamento dai quali percepiva circa 200.000 euro annuali ma fu licenziato in tronco dal "Popolo della Libertà".
Tale licenziamento ebbe luogo proprio il giorno della "Sentenza" in questione, quando il fratello "Giudice" si era ritirato da mezz'ora in camera di consiglio per la decisione.
Questo "Piccolo particolare", può avere influito sulla decisione del giudice "Esposito" ?
Beh, considerato il tutto, la convinzione di chi scrive è che comunque sarebbe variato poco comunque il contemporaneo licenziamento del fratello ha contribuito a togliere "Tranquillità" a quel giudice e può darsi che la necessaria "Obiettività" e "Terzietà" (sempre che quel giudice conosca tali elementi), in quei momenti siano proprio andati a farsi benedire e comunque si lascia a chi legge "L'ardua sentenza" per quanto sopra e, nel dettaglio per
QUANTO SEGUE
L.M.
Curiosando tra' i vari quotidiani on-line mi e' capitato di leggere un'interessante articolo sul magistrato paladino delle sinistre italiane,il magistrato che piu' ha indagato e' processato il cavaliere:
Insomma sto' parlando di Ilda Bocassini; sul quotidiano on-line Imola Oggi c'e' un'interessante articolo che proprio la riguarda.
Ve lo riporto qui' nella pagina e vi invito a commentarlo.
Boccassini, una delle famiglie di magistrati più corrotte della storia d’Italia
Il paragone fra certi p.m. di Magistratura Democratica e gli estremisti della Brigate Rosse è sicuramente improprio ma il fanatismo e la propensione agli affari degli uni e degli altri è sicuramente simile.
Ilda Boccassini appartiene a una delle famiglie di magistrati più corrotte della storia d’Italia. Suo zio Magistrato Nicola Boccassini fu arrestato e condannato per associazione a delinquere, concussione corruzione, favoreggiamento e abuso di ufficio perchè spillò con altri sodali e con ricatti vari 186 milioni di vecchie lire a un imprenditore. Vedi: [ricerca.repubblica.it] (vendeva processi per un poker repubblica)
Anche suo padre Magistrato e suo cugino acquisito Attilio Roscia furono inquisiti. Suo marito Alberto Nobili fu denunciato alla procura di Brescia da Pierluigi Vigna, Magistrato integerrimo e universalmente stimato per presunte collusioni con gli affiliati di Cosa Nostra che gestivano l’Autoparco Milanese di via Salamone a Milano. Vedi: [ricerca.repubblica.it] (attacco ai giudici di Milano Repubblica) [ricerca.repubblica.it] (Brescia torna inchiesta autoparco). Non se ne fece niente perchè la denuncia finì nelle mani del giudice Fabio Salomone, fratello di Filippo Salomone, imprenditore siciliano condannato a sei anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso. Vedi: [www.antoniodipietro.com]
L’Autoparco milanese di via Salomone era un crocevia di armi e di droga ha funzionato per 9 anni di seguito (dal 1984 al 1993), fu smantellato dai magistrati fiorentini e non da quelli milanesi e muoveva 700 milioni di vecchie lire al giorno. A Milano tutti sapevano che cosa si faceva lì dentro.
Visto ciò che è emerso a carico del marito per l’Autoparco e visto ciò che sta emergendo a carico del giudice Francesco Di Maggio (anche lui della Procura di Milano) relativamente alla strage di Capaci (Vedi [www.19luglio1992.com]) anche il suo trasferimento a Caltanisetta nel 1992 appare sospetto.
In realtà a quel tempo sei magistrati massoni della Procura di Milano appoggiavano il progetto di Riina e Gardini, i quali erano soci, di acquisire Eni e poi di fondare Enimont e quindi da un lato favorivano l’acquisizione di denaro da parte di Cosa Nostra tutelando l’Autoparco (700.000.000 di vecchie lire al giorno di movimento di denaro) tutelando i traffici con il c.d. metodo Ros (502.000.000 di euro di ammanchi) e simulando con altre inchieste minori (Duomo Connenction, Epaminonda) un contrasto alla mafia che in realtà non c’era, dall’altro con Di Maggio intervennero pesantemente in Sicilia già nel 1989 per contrastare un attacco della FBI americana contro i corleonesi attraverso il pentito Totuccio Contorno e facendo ricadere la responsabilità delle lettere del corvo su Falcone, poi attentato simulatamente dalla stessa Polizia. Vedi: [www.siciliainformazioni.com] Poi nel 1992 sempre con uomini di Di Maggio contribuirono alla strage di Capaci ove morì Giovanni Falcone il quale si opponeva acchè il progetto Enimont, a quel tempo gestito da Andreotti e da Craxi, tornasse nelle mani di Gardini e di Riina.
Ora è noto ormai che anche le Brigate Rosse eseguirono il sequestro Moro per affarismo e rifiutarono dieci miliardi di vecchie lire da parte del Papa Paolo VI per liberare Aldo Moro perchè qualcun altro le remunerò di più. Vedi: [www.storiain.net]
Napolitano ha ben fatto appello più volte a questi Magistrati di moderarsi.
Palamara non c’entra niente con questo discorso perchè è un buon Magistrato ed è affiliato a Unicost, una corrente di magistrati seri e responsabili e non a M.D.
Il tutto sembrerebbe discutibile se il parente che si è messo in condizione di essere criticato fosse solo uno . Ma qui i parenti chiacchierati sono tre. Fra l’altro osservo che Alberto Nobili, dopo che si è separato dalla Boccassini, è tornato a essere un magistrato stimato (vedi: [www.youtube.com]), per cui viene il dubbio che nei casini ce lo abbia messo lei.
http://www.imolaoggi.it/2013/05/14/boccassini-una-delle-famiglie-di-magistrati-piu-corrotte-della-storia-ditalia-2/
Curiosando tra' i vari quotidiani on-line mi e' capitato di leggere un'interessante articolo sul magistrato paladino delle sinistre italiane,il magistrato che piu' ha indagato e' processato il cavaliere:
Insomma sto' parlando di Ilda Bocassini; sul quotidiano on-line Imola Oggi c'e' un'interessante articolo che proprio la riguarda.
Ve lo riporto qui' nella pagina e vi invito a commentarlo.
Boccassini, una delle famiglie di magistrati più corrotte della storia d’Italia
Il paragone fra certi p.m. di Magistratura Democratica e gli estremisti della Brigate Rosse è sicuramente improprio ma il fanatismo e la propensione agli affari degli uni e degli altri è sicuramente simile.
Ilda Boccassini appartiene a una delle famiglie di magistrati più corrotte della storia d’Italia. Suo zio Magistrato Nicola Boccassini fu arrestato e condannato per associazione a delinquere, concussione corruzione, favoreggiamento e abuso di ufficio perchè spillò con altri sodali e con ricatti vari 186 milioni di vecchie lire a un imprenditore. Vedi: [ricerca.repubblica.it] (vendeva processi per un poker repubblica)
Anche suo padre Magistrato e suo cugino acquisito Attilio Roscia furono inquisiti. Suo marito Alberto Nobili fu denunciato alla procura di Brescia da Pierluigi Vigna, Magistrato integerrimo e universalmente stimato per presunte collusioni con gli affiliati di Cosa Nostra che gestivano l’Autoparco Milanese di via Salamone a Milano. Vedi: [ricerca.repubblica.it] (attacco ai giudici di Milano Repubblica) [ricerca.repubblica.it] (Brescia torna inchiesta autoparco). Non se ne fece niente perchè la denuncia finì nelle mani del giudice Fabio Salomone, fratello di Filippo Salomone, imprenditore siciliano condannato a sei anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso. Vedi: [www.antoniodipietro.com]
L’Autoparco milanese di via Salomone era un crocevia di armi e di droga ha funzionato per 9 anni di seguito (dal 1984 al 1993), fu smantellato dai magistrati fiorentini e non da quelli milanesi e muoveva 700 milioni di vecchie lire al giorno. A Milano tutti sapevano che cosa si faceva lì dentro.
Visto ciò che è emerso a carico del marito per l’Autoparco e visto ciò che sta emergendo a carico del giudice Francesco Di Maggio (anche lui della Procura di Milano) relativamente alla strage di Capaci (Vedi [www.19luglio1992.com]) anche il suo trasferimento a Caltanisetta nel 1992 appare sospetto.
In realtà a quel tempo sei magistrati massoni della Procura di Milano appoggiavano il progetto di Riina e Gardini, i quali erano soci, di acquisire Eni e poi di fondare Enimont e quindi da un lato favorivano l’acquisizione di denaro da parte di Cosa Nostra tutelando l’Autoparco (700.000.000 di vecchie lire al giorno di movimento di denaro) tutelando i traffici con il c.d. metodo Ros (502.000.000 di euro di ammanchi) e simulando con altre inchieste minori (Duomo Connenction, Epaminonda) un contrasto alla mafia che in realtà non c’era, dall’altro con Di Maggio intervennero pesantemente in Sicilia già nel 1989 per contrastare un attacco della FBI americana contro i corleonesi attraverso il pentito Totuccio Contorno e facendo ricadere la responsabilità delle lettere del corvo su Falcone, poi attentato simulatamente dalla stessa Polizia. Vedi: [www.siciliainformazioni.com] Poi nel 1992 sempre con uomini di Di Maggio contribuirono alla strage di Capaci ove morì Giovanni Falcone il quale si opponeva acchè il progetto Enimont, a quel tempo gestito da Andreotti e da Craxi, tornasse nelle mani di Gardini e di Riina.
Ora è noto ormai che anche le Brigate Rosse eseguirono il sequestro Moro per affarismo e rifiutarono dieci miliardi di vecchie lire da parte del Papa Paolo VI per liberare Aldo Moro perchè qualcun altro le remunerò di più. Vedi: [www.storiain.net]
Napolitano ha ben fatto appello più volte a questi Magistrati di moderarsi.
Palamara non c’entra niente con questo discorso perchè è un buon Magistrato ed è affiliato a Unicost, una corrente di magistrati seri e responsabili e non a M.D.
Il tutto sembrerebbe discutibile se il parente che si è messo in condizione di essere criticato fosse solo uno . Ma qui i parenti chiacchierati sono tre. Fra l’altro osservo che Alberto Nobili, dopo che si è separato dalla Boccassini, è tornato a essere un magistrato stimato (vedi: [www.youtube.com]), per cui viene il dubbio che nei casini ce lo abbia messo lei.
http://www.imolaoggi.it/2013/05/14/boccassini-una-delle-famiglie-di-magistrati-piu-corrotte-della-storia-ditalia-2/
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