sabato 31 maggio 2014

All.nr.217) "IL C.S.M. AVEVA GIA' NOMINATO DA UN MESE IL DR. CANESSA COME PROC. C. DI PISTOIA ED ORA ? LEGGETE E FATEVI UN'IDEA DI QUESTO PAESE-

  • Mauro Masoni "Sorridi, siamo su scherzi a parte"
    Si, d'impatto la prima cosa che mi è venuta in mente è proprio l'esternazione di cui sopra.
    Perchè ?

    Presto detto, la "Magistratura" ricomprende il "C.S.M." ossia l'organo di "Autogoverno" degli stessi togati e, come ben sappiamo, il 99,9% delle volte non tiene assolutamente conto dell'aberrante nonchè delinquenziale condotta tenuta dagli appartenenti a tale ordine.
    Ora, per il soggetto in questione il C.S.M. si è già espresso a chiare note per ben due volte ed a seguito di accertamenti esperiti da quell'organo, da quanto risulta anche sulla stampa, quel soggetto non è stato riconfermato dal C.S.M. per "Gravi carenze Professionali".
    Il sottoscritto ovviamente non può che confermare la pronuncia del citato C.S.M. in quanto ha constatato di persona di cosa sia capace il soggetto medesimo anzi, visto che ci troviamo, colgo l'occasione per ricordare al caro soggetto (che pare riconfermato), che come da me già denunciato all'epoca, lo stesso deve ancora adempiere a quelli che sono doveri del suo ufficio ed in particolare "Deve" procedere al "Sequestro" di nr. "DUE" fascicoli processuali in quanto palesemente costituenti "Corpo del Reato".
    Si ricorda infatti che il soggetto, oltre ad essere responsabile di tutto il resto, fu palesemente "Omissivo" di atti del suo ufficio (che, come si ricorda non sono facoltativi ma bensì "Obbligatori").
    Comunque, da quanto emerge, il C.S.M. non ha assolutamente titolo per pronunciarsi sulla conferma o meno di un soggetto ad una determinata funzione e questo lo si evince perchè, un "Tribunale Amministrativo regionale", per ben due volte ha reso nullo l'intervento dell'organo di autogoverno della magistratura.
    Ma il punto da tenere in considerazione è che, relativamente alle motivazioni (pubblicate per intero sulla stampa, "Il Tirreno" e Quarrata News), del C.S.M., di "Amministrativo" non c'è proprio niente in quanto la "NON" riconferma del soggetto ha avuto luogo per "Gravi carenze Professionali" riscontrate dal C.S.M. e riguardanti l'interessato.
    Naturalmente c'è da dire che, al contempo fu riscontrata una certa "Celerità" nello smaltimento dei fascicoli ma, continuando a leggere le motivazioni del C.S.M., viene posto in evidenza che molte denunce venivano "Arbitrariamente" inserite a Modello "Non Costituenti reato" o "Contro ignoti" nonostante fossero sempre fornite tutte le generalità della persona denunciata.
    Ma il C.S.M. andò ben oltre, ponendo in evidenza anche che il "Soggetto" con la sua "Dittatoriale" condotta, aveva escluso totalmente tutta l''autonomia decisionale dei Sost. i quali dovevano soltanto "Eseguire" tassativamente quanto dal Soggetto ordinato.
    Ok, considerato quanto sopra, sinceramente appare "Incomprensibile" come, in quale modo e per quale motivazione, un T.A.R. si opponga anzi "Annulli" "DUE pronunce del C.S.M.-
    Si potrebbero scrivere altre mille pagine ma termino ricordando che, a quanto risulta, presto sarà presa in esame la "Riforma" della "Giustizia" e, parlando di questo "Ordine", appare improprio il termine "Riforma" in quanto quella "Amministrazione statale" andrebbe rifondata di sana pianta in tutta la sua architettura (parole del pres. delle camere penali italiane).
    Se poi teniamo conto anche di quanto dichiarato dal Sig. Rossi Dr. Nello, Proc. Agg. di Roma, non possiamo dimenticare che l'istituto del "Processo" in Italia è sempre "Criminogeno" Stop.
    In seguito va considerata anche l'intervista al Sig. Morcavallo, dallo stesso rilasciata quando ancora era Giudice presso il Trib. dei minori di Bologna poichè da tali dichiarazioni si evinceva chiaramente che tutti ii suoi colleghi "Adoperavano" i minori solo come pedine dalle quali trarre sempre un "Profitto" personale.
    Il Morcavallo ovviamente fu sospeso dal C.S.M. ma, a seguito del suo ricorso, la corte di cassazione lo riammise immediatamente a ruolo.
    Il punto interessante è che il Sig. Morcavallo, di nuovo Giudice, diede spontaneamente le dimissioni poichè "Schifato" da tutto l'ambiente.
    In pratica è uscito da vincitore ma, se la cassazione ha accertato che tutto quanto da lui dichiarato è conforme al vero, per quale motivo nessuno procede nei confronti di nessuno dei togati segnalati ?
    Lasciamo perdere ed infine teniamo conto anche dell'intervista rilasciata dal Sig. Mori Edoardo il quale è stato Giudice per oltre 40 anni.
    Lo stesso non si sottrasse a nessuna delle domande a lui poste e, vista la sua esperienza, fece anche i dovuti paragoni con la Giustizia di altri paesi europei.
    In pratica ci meritiamo totalmente il "Terzultimo"posto al mondo sia per efficienza nonchè per competenza.
    Facciamo proprio pena e, tra una cosa e l'altra, si prende atto che un "T.A.R." dice e ripete al C.S.M. : "Taci" !
    Stop.


  • Renzo Dell’Anno di nuovo procuratore capo di Pistoia

    Il Tar boccia anche il secondo provvedimento con cui il Csm non ha confermato il magistrato alla guida dell’ufficio di piazza Duomo
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      PISTOIARenzo Dell’Anno è nuovamente procuratore capo della Repubblica di Pistoia. Per la seconda volta, il Tar del Lazio ha dato torto al Csm per la mancata riconferma di Dell’Anno alla guida della procura di piazza del Duomo.
      La sentenza del Tribunale amministrativo regionale è stata depositata nella giornata di ieri 26 maggio e arriva poco meno di un mese dopo la deliberazione con cui, invece, il Consiglio superiore della magistratura ha nominato procuratore capo di Pistoia Paolo Canessa, attualmente procuratore aggiunto alla procura della Repubblica di Firenze, il cui arrivo era atteso attorno alla metà di giugno.
      Siamo di fronte quindi all’ennesimo atto del braccio di ferro in corso da più di due anni tra il Csm e Renzo Dell'Anno, procuratore capo fino all'aprile 2012, poi non confermato dal Consiglio superiore, poi tornato in carica dopo il ricorso vinto al Tar e di nuovo, nell'ottobre scorso, non confermato alla guida della procura da un secondo provvedimento del Csm, a cui ha fatto seguito un ulteriore ricorso da parte del magistrato al Tar.
      Ed è proprio la sentenza relativa a quest’ultimo ricorso che è stata depositata ieri.
      Il primo giudizio negativo dell'organo di autogoverno della magistratura, emesso il 19 aprile del 2012, era stato annullato dal Tar del Lazio il 26 marzo 2013 (l'impugnativa del Csm al Consiglio di stato è stata discussa nel merito ma anche in questo caso la sentenza non è stata ancora depositata) con una sentenza immediatamente esecutiva (ma non rispettata per mesi dal Csm) con cui i giudici amministrativi annullavano anche la deliberazione con cui il Csm aveva incluso tra gli uffici vacanti quello di procuratore della Repubblica presso il tribunale di Pistoia.

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