OGGETTO: Memoria riassuntiva e cronologica di tutte le
azioni penali sia nei confronti dello scrivente
nonchè di altre azioni penali "Debitamente" intentate dal
sottoscritto Masoni Mauro nato a Pistoia in data 05.10.1956 e quì
residente in via di Santomoro nr.313-
La presente è da ritenersi a titolo informativo e
comunque per tutte le determinazioni che la S.V. Ill.ma potrà-vorrà
adottare.
N.B.: Fino a tutto il punto nr. 4, è riportata in sintesi
la causa che ha dato luogo a tutti gli interventi giudiziari i quali
iniziano ad essere esposti, in dettaglio, dal punto nr. 5 in poi e
che sicuramente potranno interessare la S.V.-
AL SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI P I S T O I A
Sig. Canessa Dr. Paolo -----
Signor Procuratore buongiorno, il nominato in
oggetto è un cittadino che ha prestato servizio nella Polizia di
Stato per anni 30 e mesi sei, transitando in quiescenza nella data
del 1.4.2006 e sino al 1994 ha prestato servizio alla Questura di
Firenze sia come comandante di Squadra dell'allora U.C.T. nonchè
come comandante della Squadra di P.G. di quell'ufficio Stranieri con
il grado di Isp. S. -
Il sottoscritto ritiene giusto, corretto nonchè
doveroso, informare la S.V. di tutto quanto (in dettaglio), ha avuto
luogo in codesto palazzo della Giustizia relativamente a quanto in oggetto indicato.
1) Nella notte del 1 gennaio dell'anno 2000,
precisamente alle ore 02.35, il sottoscritto fu coinvolto in un
incidente stradale nel quale perse la vita la Signora Ciabatti
Daniela la quale sedeva nella mia vettura ed a seguito del quale sx,
il sottoscritto restò in coma profondo per gg 21.
Entrambi tornavamo dal festeggiamento del nuovo anno, trascorso in
casa di amici della Signora Ciabatti in una vicina località
collinare del pistoiese.
Si rappresenta che il sottoscritto, considerata la professione era
solito fare frequentemente ora tarda della notte prima di ritirarsi e
quindi, tale abitudine non era certo un deficit ne per l'attenzione e
nemmeno per i riflessi e comunque, considerata la serata, si tiene
inooltre a precisare che tutti i partecipanti a quella cena, erano
amici della citata Signora Ciabatti e quindi conoscenti el
sottoscritto.
Tra le persone sentite a verbale vi era anche il Dr. Talini il
quale tenne a precisare che il mio comportamento fu oltremodo
corretto e quando mi posi alla guida del mio mezzo dimostrai tutta la
mia lucidità nell'effettuazione di particolari manovre a
retromarcia.
2) Giunto in località Capostrada, all'inizio di
questo viale Adua, diedi la precedenza ad una vettura che scendeva
dalla SS nr.64 (via bolognese) ed una volta iniziato il viale, il
sottoscritto si rese conto dell'effettuazione di "Strane
manovre" da parte di quel guidatore e, considerata la serata
"Particolare" nonchè il fatto che il viale era totalmente
libero, fu deciso di procedere al sorpasso di quella vettura (fiat
punto) la quale si era regolarmente riportata al margine dx della
carreggiata.
Si precisa inoltre che, durante il sorpasso, quella
vettura aumentò costantemente la velocità ma, considerato che il
ettilineo era libero e la mia vettura (bmw 318), mi avrebbe
consentito il termine del sorpasso in tempi brevi, cercai di portare
a ermine tale manovra pur se, come sempre ammesso, il sottoscritto
(come l'altra vettura), stava marciando a velocità superiore al
limite previsto (50 kmh).
3) Giunto quasi al termine del citato sorpasso,
la vettura antagonista effettuò una brusca sterzata verso sinistra
ed il sottoscritto, per evitare l'urto, si allargò sino al termine
(in larghezza), della carreggiata ma, poichè iniziava il filare di
alberi a margine, si vide costretto a rientrare verso dx trovando
però, l'opposizione della parte sx del muso della citata punto la
quale aveva "Inspiegabilmente" invaso tutta la corsia di
sorpasso.Il contatto tra anteriore sx della punto e posteriore dx
della mia bmw, provocò ovviamente l'imbardata della mia vettura la
quale si pose nettamente di traverso rispettto al senso di marcia e,
nonostante la velocità, il sottoscritto riuscì a recuperarela
linearità ma, niente potè fare per evitare la conseguente
"Derapata" verso destra e che portò la mia vettura a
collidere con il fianco dx contro un palo della luce ed un pioppo del
citato filare.Il guidatore dell'altra vettura, "Stranamente"
non riuscì ad evitare l'urto con la mia vettura nonostante la
carreggiata libera ed i "12.47" metri di "Frenata
radente" rimasti sull'asfalto per un lungo periodo di tempo la
quale, dopo i citati urti si era posta in modo trasversale sulla
corsia di dx e quindi il sig. Lo Guasto Giovanni, giunse al punto di
quiete dopo aver percorso circa altri 25 metri del viale nonchè gli
ultimi 8-9, con la vettura punto completamente inserita nella grande
fossa che all'epoca si trovava a margine della carreggiata,
carreggiata che, si ricorda, come risulta anche dai verbali dei
rilievi dell'Arma CC., nonostante il periodo invernale e l'ra tarda,
era perfettamente asciutta tranne alcune chiazze di brina che
apparivano lungo il viale ma che non interessavano minimamente il
tratto stradale teatro de sx.
Ciò comunque è quanto risulta anche dal prestampato della
stazione CC. Intervenuta.
Si rappresenta comunque che nessuno dei
due occupanti della citata fiat punto, riportarono ferite tranne
qualche lieve contusione.
4) Signor Procuratore, quanto sopra è il prologo
a tutto quanto verrà esposto e che, come la S.V. potrà constatare,
farà apparire, "Chiaramente illegali" tutte le pronunce
della varie A.G. che in questi anni si sono susseguite in quanto
risultano essere, dal loro inizio, solo ed esclusivamente il frutto
di una chiara "Volontà" di voler procedere con evidente
"Pregiudizio".
//////////////////////////////////////////
5) Considerata la mia appartenenza alla Polizia
di Stato, i rilievi del sx, come anzidetto, furono effettuati da
personale dell'Arma CC. e precisamente dalla Stazione di Capostrada
che comunque, vista la gravità di quanto ooccorso, fece giungere sul
posto anche il M.lllo Nocera Pasquale del locale N.O.R.M. e si
rappresenta che, come risulta dal suo "Verbale", il M.llo
Nocera individuò immediatamente la "Causa scatenante" del
sx e quindi, correttamente, verbalizzò descrivendolo, l'avvenuto
"Contatto" tra le due vetture e precisamente la parte
"Ant.-sx" della fiat punto con la parte "Post. dx"
della mia vettura.
La stazione CC. indicata, ovviamente inviò immediatamente alla
Procura la C.N.R. ed il citato prestampato mentre il
verbale
degli accertamenti urgenti sullo stato dei luoghi e delle cose, fu
trasmesso, dopo ulteriori accertamenti, in data del
"12.febbraio
2000".
6) Il titolare del Fascicolo fu l'allora
P.M. Dr. Costantini Luciano il quale, in data 08.01.2000 nominò
quale suo
"C.T.U.", tale "Massa Massimo
Manfredi" al quale, (come risulta in modo
inequivocabile), furono
"Comunque Consegnati"
gli atti di P.G. ovviamente relativi al sx in parola.
Il citato "Massa", consegnò la sua "C.T.U."
in data
"20.02 2000" e, come risulta in
modo documentale, è
"Cosa certa" che il
"Massa" ebbe anche il citato
"Verbale"
redatto dal M.llo Nocera e questo risulta in modo
"Incontrovertibile" poichè il "Massa", nel suo
documento tecnico, riporta parole
"Testuali",
presenti
"Esclusivamente" in quel Verbale.
7) Il sottoscritto ovviamente, considerati i
gravissimi postumi subiti nel sx, si trovava ancora degente al locale
nosocomio e quindi all'oscuro di quali erano state le conseguenze
dell'incidente, chi fosse intervenuto e quali fossero le risultanze
dei rilievi.
Considerato che il sottoscritto si trovava completamente
immobilizzato, con l'osso del collo fratturato e con la bocca
completamente cucita, una volta risvegliatosi dallo stato di coma (in
data 22.01.2000) e, riacquistata la lucidità, inizio a porre (per
iscritto), alcune domande, ovviamente le prime circa le condizioni
della Signora Ciabatti Daniela (la cui morte, per disposizione dei
medici mi fu sottaciuta) ed in seguito e, costantemente, le domande
erano tutte riguardo al sx ed a quali fossero le risultanze dei
rilievi esperiti.
8) Non ricevendo risposte esaustive il
sottoscritto, in data
29.02-2000, fece giungere in
ospedale un Isp. della P.di S. e, sempre per iscritto, propose atto
di uerela nei confronti del guidatore della vettura antagonista,
tenendo a
"Specificare chiaramente" che
quel mezzo, durante il sorpasso, ebbe uno "Scarto"
repentino verso sx
"Urtò" la parte
posteriore della mia vettura, provocando quindi tutto ciò che ne
conseguì.
9) In data 20.04.01 il
Giudice Dr. Covini
Ernesto, condannò il sottoscritto alla pena di mesi -16-
ritenendolo
"Unico responsabile" del sx ed
a nulla valse la "Condizione" (richiesta dal sottoscritto),
dell''effettuazione del rito abbreviato, previo "Contraddittorio"
tra i due periti ossia il citato
"Massa" e
l'Ing. Barsottini LLuca di Firenze ed iscritto a quell'albo periti.
Nel contraddittorio l'Ing. Barsottini contestò chiaramente, sia
le conclusioni alle quali era giunto il
"Massa"
nonchè tutta una serie di calcoli, per individuare
chiaramente la velocità della vettura anttagonista, che il citato
"Massa" ammise di
"Non aver
effettuato".Si puntualizza infatti che la pena di cui sopra fu inferta
a fronte degli “Otto” mesi richiesti dal P.M. Dr.ssa Corsini
Rossella la quale, in sede di requisitoria finale pronunciò le
seguenti testuali parole: “Prima di questo contraddittorio, già
sussistevano “Dubbi” circa la dinamica del sx e dopo aver
ascoltato i due periti, se vogliamo possiamo ancora definirli dubbi
ma, sono aumentati a dismisura e questo P.M. Provvederà a proporre
richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del sig. Lo Guasto
Giovanni” (controparte responsabile del sx) ma, nonostante la
intenzioni di quel P.M., il tutto ebbe comunque, l'evolversi di
seguito riportato.
10) Nell'anno 2002, per cause incidentali, fu
richiesto il "Verdetto" di un Giurì d'Onore, nominato dal
Sig. Presidente del Tribunale di Lucca ed
"Anche"
quell'Ing., membro del Giurì, nel calcolo della velocità
della vettura antagonista, giunse ad un risultato che fu ben oltre
agli
80 kmh che ovviamente "Confermavano"
gli
"85 kmh" già calcolati dal citato Ing.
Barsottini in qualità di c.t.p. e
che
risultarono anche ad altri due Ing. (Ciompi di Siena e Begani di
Firenze il quale è anche docente di Ing. cinematica presso
quell'ateneo).
Comunque, oltre al calcolo
"Matematico"
della citata velocità il noto
"Massa" riportò
un valore di
"62,5 Kmh" discostandosi di
ben il
"26,48%" dalla velocità effettiva
per il calcolo della quale, con i dati a disposizione, il
sottoscritto ha provveduto a ar calcolare anche il
"Margine
di Errore" che è stato chiaramente ricompreso entro il
"5%".
11) Si dovrà convenire sul
fatto che, già da quanto appena esposto, appaiono alcuni punti non
del tutto "Lineari" e quindi adesso si provvederà ad
entrare nel merito, in senso stretto di quanto in seguito il
sottoscritto ha provveduto a verificare su vari fronti.
12) Immediatamente si rappresenta che, a seguito
del citato verdetto del Giurì d'Onore, la
Dr.ssa Corsini
Rossella (la quale aveva avocato a se il fascicolo), nominò
immediatamente un suo C.T.U. individuato nella persona
dell'Ing.
Baroncini Claudio di Livorno e, come presumo che anche Lei
sappia, la Signora Corsini aveva dei gravi problemi di salute che la
costringevano a rimanere assente dal lavoro ed ovviamente, la sua
atttenzione non era più quella che era solita avere.
Il giorno che l'Ing. Baroncini Claudio giunse in Procura per
ritirare gli atti, alla Dr.ssa Corsini sfuggì che in quella cartella
"Mancava" proprio il
"Verbale"
del M.llo Nocera, della cui presenza si era resa conto qualche tempo
prima e che, sinceramente l'aveva fatta
"Adirare"
non poco e, posso tranquillamente affermare che ciò che
"Voleva"
la Dr.ssa Corsini, era una "Consulenza" che
tenesse conto di tutti gli elementi contenuti in atti ed ovviamente
"In Primis", proprio in quel Verbale dei
rilievi.
13) Prima che l'Ing. Baroncini fosse nominato, il
sottoscritto era venuto comunque a sapere dell'esistenza di quel
Verbale ed aveva provveduto a ritirare copia autenticata dal locale
comando N.O.R.M.-
Inoltre, il sottoscritto, considerata la
"Strana
condotta" tenuta dal noto
"Massa"
nella vicenda, aveva provveduto ad effettuare alcuni
accertamenti che riguardavano il soggetto e la prima cosa che emerse
fu che il soggetto si firmava "Indebitamente" come Ing. non
avendo mai conseguito quel titolo di studio anzi, sempre per
puntualizzare la personalità del soggetto, si precisa che, l'unico
documento dell'Ateneo F.no in suo possesso, è una
"Diffida
Formale" del preside di quella facoltà di Ing. con
richiesta di
"Immediata restituzione" di
nr. -2- attestati per la frequentazione di corsi specialistici di
cinemattica,
"Riservati a soli Laureati" e
che il
"Massa" aveva indebitamente
frequentato
"Spacciandosi per tale" ed
asserendo che ptesto avrebbe fornito la sua laurea ma, considerato il
tempo trascorso, quella segreteria accertò d'ufficio che il soggetto
era privo di quel titolo e quindi la conseguenza fu quella sopra
riportata.
14) Continuando le verifiche, il
sottoscritto chiese anche al Trib. di Firenze, se il
"Massa"
fosse iscritto a quell'albo dei periti ma, come risulta in atti, il
soggetto
"Provò" a proporre la domanda di
iscrizione nel giugno del1999 ma, il seguente 17 del mese di
dicembre, ciò che gli giunse fu il
"Rigetto"
da parte di quella commissione per
"Mancanza di titoli"
e perchè comunque il richiedente non risultava nemmeno iscritto
all'albo Prov.le Ing. (ovviamente).
15) Si precisa comunque che sono tre le denunce
presentate dal sottoscritto nei confronti del "Massa" ed
ovviamente la più completa (per quantità di elementi), è la terza
ossia quella presentata dopo aver acquisito copia del noto
Verbale
ed aver constatato che il
"Massa" lo aveva
praticamente
"Occultato" quasi nella sua
totalità in pratica non facendo minimamente riferimento alla causa
scatenznte del sx anzi, a tal proposito il soggetto volle giungere ad
"Escludere" il contatto tra le vetture,
contatto che, come chiaramente riportato, era stato individuato,
descritto e verbalizzato dal citato M.llo Nocera.
Naturalmente non può e non deve essere ignorato che i documenti
tecnici presentati dal Massa, siano essi consulenze o perizie, per
legge sono sia
"Nulli" che
"Inutilizzabili" poichè il soggetto è
totalmente privo dei titoli richiesti dallla legge per espletare a
tali incarichi.
In secondo luogo è assurdo il non voler considerare che il citato
"Massa" ha
"Occultato un atto vero",
ha redatto un palese
"Falso ideologico" ha
"Frodato l'A.G. Giudicante" e per
completezza è anche responsabile di
"Usurpazione di
titolo" ed in ultimo, che vi sia la volontà o meno, è
anche responsabile di un chiaro
"Favoreggiamento
personale" avendo
"Eluso l'attività
investigativa" con i sopracitati sia occultamento e
conseguente falso iideologico ed in ultimo in via del tutto
"Consequenziale" appare corretto
considerare che, a seguito della sopracitata condotta del
"Massa",
ad una compagnia di Ass. (la ex LLOYD A. ed attuale
Alliance ass.), è stato
"Garantito un profitto"
assolutamente non indifferente ed a proposito di questo si
fa presente che, nel corso degli accertamenti sul
"Massa",
emerse che il padre del medesimo, (effettivamente Ing.),
all'epoca era "Tecnico fiduciario" proprio di quella
compagnia di ass.-
16) Di seguito comunque all'all'acquisizione
della c.t.u.
dell'Ing. Baroncini, leggendola notai
che
"Anche" quell'Ing.
"Presumeva"
ma soltanto presumeva una sorta di
"Turbativa
esterna" che, gioco forza avesse provocato il repentino
intrevarsamento di una vettura che stà marciando su di un rettilineo
ben largo, perfettamente asciutto, ben asfaltato e pprivo di buche o
avvallamenti.
Oramai in possesso del noto "Verbale", telefonai
immediatamente all'Ing. Baroncini al quale, dopo essermi presentato,
gentilmente chiesi se poteva dirmi "Quali atti avesse avuto per
effettuare la sua C.T.U.".
QuellIng. che si trovava prrprio in
ufficio prese il fascicolo e me li elencò ma, "Stranamente"
ciò che mancava era proprio il noto "Verbale"
del M.llo Nocera.
Naturalmente l'Ing. Baroncini mi chiese il perchè di tale domanda
e quindi io risposi che esisteva anche un
"Verbale"
relativo ai rilievi di quel sx e, per curiosità, gentilmente mi
chiese se potevo inviarne copia.
L'ing. Baroncini mi richiamò praticamente subito dichiarando
quanto poi gli chiesi di mettere per iscrritto e comunque quel
professionista non mancò di dire che, con l'apporto di quel verbale,
l'attribuzuine delle responsabilità era evidente e non vi era più
niente di solo
"Presupposto".Inoltre
agggiunse che in venti anni di professione era la pprima volta che, a
seguito di un sx "Mortale" non gli veniva consegnato il
"Verbale" dei rilievi.
17) Si arrivò comunque all'udienza preliminare
nei confronti del citato
Lo Guasto Giovanni ma, quel
Giudice, nella persona della
Dr.ssa Selvarolo,
nonostante avesse in atti la C.T.U.
dell'Ing. Baroncini che,
vista la competenza e l'esperienza (tenga sempre conto dell'assenza
del noto Verbale), aveva chiaramente esposto una ricostruzione
cinematica che, praticamente (percentuale a parte) ravvisava
chiaramente una parte delle responsabilità da addebitare al citato
Lo Guasto Giovanni e nonostante avesse in atti altre "Tre"
consulenze tutte dei sopracitati Dott. in Ing. emise sentenza di
"Non
luogo a procedere" nei confronti del Lo Guasto e,
l'assurdo è che quel "Giudice"
"Tirò fuori
dal cilindro" proprio la consulenza del noto
"Massa
Massimo Manfredi" la quale, come lei sa perfettamente
appartiene al corredo atti di un altro procedimento (il mio) e,
considerato che in quel procedimento non ebbe luogo ne il dibatimento
e nemmeno l'incidente probatorio, tale atto (la c.t.u. del Massa),
"Non" poteva, per legge (238 c.p.p.), essere acquisita
dalla
Dr.ssa Selvarolo la quale, non contenta, la
definì come l'unica
"Tecnicamente corretta".Signor
Procuratore, stiamo parlando del soggetto oramai ben descritto nella
sua personalità il quale
"Occultò" totalmente
un atto vero e redasse un
"falso ideologico" che
un "Giudice" definisce come sopra.
A lei trarre le conclusioni.
18) Il sottoscritto continuò a quel punto in
tutti gli accertamenti e le verifiche del caso e quindi chiese, alla
locale Cancelleria Penale, la verifica del contenuto sia del
fascicolo relativo al Procedimento a mio carico, nonchè la verifica
del contenuto del Fascicolo del Procedimento a carico del Lo Guasto.
Ciò che ne risultò è in atti e, brevemente lo riassumo: "Dal
mio Fascicolo
"Mancava il Noto Verbale" e
quindi il Giudice non aveva gli elementi validi per il Giudizio;
Dal Fascicolo a Carico del Lo Guasto Giovanni invece
"Mancava
sia il Noto Verbale che il prestampato della Stazione CC. ed
addirittura anche la planimetria del sx".
In pratica la
Dr.ssa Selvarolo "Non"
aveva nessun atto su cui basare il suo "Giudizio" e tra
tutte le consulenze e perizie appartenenti a quel procedimento ne
"Scelse" una che non ne poteva far parte
ossia il
"Falso ideologico" del noto
"Massa".
19) Naturalmente il sottoscritto, lette le
"Aberranti" motivazioni di quella "Sentenza"
chiese udienza con la stessa
Dr.ssa Selvarolo alla
quale, gentilmente, chiese se si era resa conto che al fascicolo
"Non" aveva atti
"Determinanti"
per il
"Giudizio" ma la stessa rispose che
quello che aveva era
"Più che sufficiente".In
seguito le ricordai che il
"Massa" non
aveva tioli per assolvere ad incarichi pperitali e la stessa rispose:
"Infatti non lo nominiamo più"! In ultimo
chiese per quale motivo al fascicolo aveva un atto apppartenente ad
altro procedimento e la stessa rispose:
"Mah, io ce l'ho
trovato ed a me "E' piaciuto quello" quindi non ho
altro da aggiungere tranne che le altre consulenze
"LASCIANO
TUTTE A DESIDERARE" mi vuole denunciare ?
Lo faccia ma perderà solo tempo e soldi tanto a Genova
"Archiviano sempre tutto"!
Signor Procuratore mi duole, ma di fronte a tali asserzioni sono
io che provo
"Rabbia e vergogna per la Magistratura"
e non so cosa dirle ma, continuo nell'esposizione dei fatti.
20) Si giunse comunque all'udienza preliminare a
carico del noto "Massa" il quale, nonostante fosse (ed
ancora sia responsabile di tutto quanto sopra esposto) ebbe una
richiesta di rinvio a giudizio solo per la truffa aggravata ai danni
dello stato (per le vacazioni percepite), per l'esercizio abusivo
della Prof. e l'usurpazione del titolo di Ing.-
Per completezza, si tiene ad informare la S.V. che, la
Dr.ssa Corsini Sost., delegò le indagini a carico del
"Massa", all'allora M.llo
Paladini
Renato il quale in quel periodo era Comandante della
Stazione CC: di Pescia.
Signor Procuratore, tenga presente che all'epoca il sottoscritto
era rientrato in servizio ed aveva già personalmente svolto tutti
gli accertamenti a carico del
"Massa" nel
tempo di poco più di un mese provvedendo a raccogliere tutte le
prove documentali che comunque posi in allegato alle varie denunce.
La r.ssa Corsini, pur se sempre nel rispetto del
ruolo ricoperto, alla luce di tutto quanto emerso, si mostrò
tranquilla poichè sussistevano tutti gli elementi per rubricare sia
l'occultamento di atto vero, il falso ideologico etc.-
Ovviamente non le nascondo che il sottoscritto
contattò più volte il Citato
M.llo Paladini (attuale
Luogotenente) il quale "Inizialmente" disse che avrebbe
ovviamente contestato al "Massa", tutto quanto
emerso.
Stranamente trascorsero "Nove" mesi prima
che il Paladini consegnasse la sua C.N.R. ed altrettanto
"Stranamente" tra le contestazioni non vi era ne
l'occultamento di atto vero, ne il falso ideologico, ne la frode
processuale etc.
In Pratica venne rubricato esclusivamente ciò
che poi apparve nella richiesta di rinvio a giudizio (ed il Paladini
quella mattina io stesso lo vidi al quarto piano della
Procura).
Signor Procuratore, ciò che venne contestato fu
soltanto la truffa aggravata in danno dello Stato, l'usurpazione del
titolo e l'esercizio abusivo della professione di Ing.-
Il
M.llo Paladini Renato evitò di fare il benchè minimo riferimento
all'occultamento del Verbale del "Suo Collega" Pasquale
Nocera (che purtroppo, in primis per lui, non è più presente in
quanto si tolse la vita in ufficio nel novembre del 2001).
Così
come non puntualizzò dovutamente il fatto che il "Massa" è
privo di titoli per assolvere a tali incarichi e che quindi ii suoi
atti sono "Nulli".
Per quanto riguarda il tragico
evento relativo al M.llo Nocera Pasquale, corre l'obbligo di
puntualizzare che ovviamente, se fosse stato in vita, sarebbe stato
chiamato a deporre sia nel Procedimento a carico del noto "Massa"
nonchè in quello a carico del Lo Guasto Giovanni ed appare logico
che, con tale volontà, è stato semplice tenere occultato un Verbale
dei rilievi di un sx "Mortale" ma, ben diverso sarebbe
stato con le deposizioni del citato M.llo Nocera firmatario di quel
Verbale.
Considerati i capi di iputazione a carico del
"Massa", il sottoscritto non era
minimamente citato e non avrebbe potuto partecipare a quell'udienza
ma, nonostante tutto si presentò in aula chiedendo a quel Giudice di
potersi costituire
"Spontaneamente" come
parte civile.
Signor Procuratore tenga presente che il Giudice
di quell'udienza era il già citato
Dott. Covini ossia
l'A.G. che
"Condannò" il sottoscritto nel
primo grado, proprio basandosi sulla
"Consulenza"
del noto "Massa" e, nonostante la chiara e netta
opposizione dell'avv. del Massa, il
Dott. Covini
permise di leggere nella sua intierezza, tutta la costituzione di
parte civile dalla quale apprese l'esistenza di quel
"Verbale",
seppe che il
Massa ne aveva
"Occultato"
le risultanze e seppe che il soggetto era
"Privo"
di qualsivoglia titolo per assolvere a tali incarichi.
Quindi ne conseguì il
"Rinvio a giudizio"
del
"Massa" medesimo ed il
Giudice
Covini non mancò di riportare in sentenza che il
sottoscritto risultava
"Gravemente
danneggiato" dalla condotta del
"Massa"
e quindi pose a mio carico l'onere di poter provare che tutto quanto
avevo esposto era conforme all vero.
21) Signor Procuratore, in sede dibattimentale,
quell'udienza era presieduta dal Dr.
"Tredici"
il quale, "Non" tenendo minimamente conto di quanto scritto
dal
Giudice Covini, esordì dicendo:
"Non
mi interessa assolutamente se ciò che ha scritto l'imputato è
corretto o meno, siamo quì per un'altra cosa"! (Al Giudice
Tredici, forse per distrazione, sfuggì che il codice di proocedura
prevede "Anche" la correzione e la modifica del capo di
iimputazione quando oovviamente ne ricorrono i presupposti come nel
caso specifico).
Signor Procuratore, infatti quel processo fu una
vera e propria
"Farsa" poichè il
"Giudice Tredici" vietò "Tassativamente", sia
a me, al mio Avv. ed all'Ing. Baroncini di fare il benchè minimo
riferimento al
"Verbale" oramai noto e
vietò all'Ing. Barroncini di dichiarare che
"Non lo
aveva mai ricevuto" ed ovviamente quale fosse
l'incidenza di quell'atto per la corretta attribuzione delle
rispettive responsabilità.
Lo stesso
"Giudice Tredici" "Assolse il
Massa" perchè
"Il fatto non sussiste"
ed in motivazioni di sentenza giunse a riportare che lo
stesso
"Non aveva mai dichiarato di essere Ing"
ma che erano
"Gli altri" a defiinirlo
tale.
A tal proposito si rappresenta che qualche tempo prima, anche il
citato
"GiudiceTredici" aveva proceduto
alla nomina del
"Massa" in qualità di
perito e, come lei ben sa, ogni documento tecnico presentato dal
"Massa", era sempre presentato su
"Carta
intestata" recante il Titolo di Ing.
22) Il sottoscritto ppresentò immediatamente una
seconda denuncia a carico del "Massa" ma questa fu
archiviata dal Proc. C.
"Dell'anno" come
"Atto relativo".
Ovviamente seguì la
"Terza" denuncia a
carico del noto
"Massa" con "Diffida
formale" a procedere all'archiviazione d'ufficio poichè di
"Relativo", nel corpo di quella denuncia
non vi era assolutamente niente con quanto contenuto nella richiesta
di rinvio a giudizio precedente, nella quale si era
"Sorvolato"
sulla serie di delitti di cui il
"Massa" è
responsabile e che sono già stati più volte esposti.
23) In quel caso il già citato dr. "Dell'Anno
Renzo", non archiviò ma, inviò il tutto al G.I.P. con una
"Richiesta di archiviazione"......."Inqualificabile"
!Infatti il citato dr. "Dell'Anno" scrisse che le mie,
altro non erano che "Deduzioni prive di fondamento e conseguenti
al trauma subito".
Quindi è per questi comportamenti che ritengo "Doveroso"
informare la S.V. del fatto che il citato dr. "Dell'Anno"
ritenne "Mie deduzioni" tutto quanto segue e come si può
notare, è vero l'esatto contrario poichè:
1) Il Verbale dei
rilievi del M.llo Nocera "NON" è una mia deduzione;
2)
Che tale atto sia stato inizialmente occultato "NON" è una
mia deduzione;
3) Il "Rigetto" del Trib. di FI a
segito della richiesta del "Massa" "NON" è una
mia deduzione;
4) Che il Verbale di cui sopra "NON"
sia stato consegnato al mio C.T.P. "NON" è una mia
deduzione (V. Dichiarazione Ing. Barsottini);
5) Che lo stesso
Verbale "NON" sia stato consegnato al nuovo C.T.U. "NON"
è una mia deduzione (v. dichiarazione Ing. Baroncini);
6)Che
quel Verbale "NON" sia presente agli atti al fascicolo
Proc. a mio carico "NON" è una mia deduzione (v. Att. di
Canc. Pen.);
7)Che quel Verbale "NON" sia presente
in atti al fasc. Proc. a carico del Lo Guasto "NON" è una
mia deduzione (v. Att. di Canc. Pen.).
Comunque ne seguì la
mia opposizione alla sopra riportata "Richiesta di
Archiviazione" ma, come presumevo, il G.I.P. Dr. Buzzegoli
"Archiviò" il tutto e lo scrivente si recò dalla citata
A.G. per comprendere il motivo in base al quale, non era stata
minimamente considerata la richiesta dell'elemento suppletivo alle
indagini consistente nella nomina, da parte di quel G.I.P., di un
perito di sua fiducia affinchè, sulla base di tutti gli atti di P.G.
(compreso il famoso Verbale), si giungesse all'accertamento della
verità in quanto trattasi esclusivamente di una procedura
"Tecnico-matematica".
Ma il "Giudice" Buzzegoli mi rispose: "A me
"NON" interessa l'accertamento della verità !Faccia
ricorso, "Non troverà mica tutti amici di "Dell'Anno"!
Ma io "Devo" Archiviare.
Sinor Procuratore, queste affermazioni appaiono difficili
da comprendere ed allo stesso tempo "Facili".
Ma stando ai fatti, la seconda ipotesi è ovviamente
quella da prediligere poichè dall'inizio di questo caso, ciò che
appare chiaro e ricorrente è esclusivamente il "Pregiudizio"
ossia una decisione presa a priori a prescindere da qualsiasi
elemento di prova e quindi, in tutto ciò che ne è conseguito, per
evitare contraddizioni, si è continuato sulla stessa linea.
Al
fine di fornire alla S.V., ogni elemento che appare chiaramente
"Indicativo" di tutta una serie di decisioni già prese a
priori e con palese "Pregiudizio", tengo a riportare anche
quanto segue:
Furono numerose le memorie che il sottoscritto
propose all'attenzione del citato Dr. "Dell'Anno" e,
considerate le numerose richieste di essere ricevuto da quella A.G.,
accadde che, a seguito dell'intervento dell'allora mio legale, il dr.
Dell'Anno accettò l'incontro nel suo ufficio.
Il mio legale cercò
di esporre i vari punti "Nebulosi" tra i quali, ovviamente
non poteva mancare la condotta del noto "Massa" ma, Signor
Procuratore, il dr. "Dell'Anno", al solo pronunciare di
quel nome disse: "NO, "MASSA" E' UN'ALTRA COSA E
QUINDI LASCI STARE"!
Signor Procuratore, lascio a lei sia
la verifica del perchè, il "Massa" era "Un'altra
cosa", così come lascio a lei la valutazione di tale
esternazione dalla quale, la sola cosa che emerge è che, se nemmeno
quel nome (Massa), poteva essere pronunciato, è lampante anche la
motivazione a seguito della quale, tutte le prove fornite, nonostante
recassero tutti gli elementi costitutivi dei vari fatti-reato, sono
state totalmente "Ignorate" per "archiviare" il
tutto e senza tanto rumore.
24) Le ho parlato dell'inizio e
non a caso, infatti, prima della presentazione della
"Terza"
denuncia a carico del
"Massa", il
sottoscritto si recò dal
Dr. Costantini
(attualmente Giudice ma, all'epoca fu il P.M. titolare del
fascicolo).
Considerati i fatti, ed emerso il noto
"Verbale",
chiesi al
Dr. Costantini una sua nota scritta dalla
quale risultasse che quel P.M.
"Consegnò
effettivamente" il Verbale dei rilievi al noto
"Massa"
e questo non perchè non risulti poichè come sopra
riportato, il
"Massa" medesimo riportò
nel suo documento,
parole testuali presenti solo in
quel verbale ma comunque avrei allegato alla denuncia a carico del
"Massa", anche quella nota del
Dr.
Cstantini.
Ma lo stesso
Dr. Costantini definì
"Inusuale"
tale richiesta e che comunque, in caso di
"Problemi",
mi sarei dovuto rivolgere ad altre A.G.-
Il sottoscritto rispose che appariva altrettanto
"Inusuale"
e strano che un P.M.
"NON abbia letto Due
pagine e mezzo" di verbale dei rilievi di un sinistro
"Mortale" e che quindi
"NON"
si sia reso immediatamente conto che il consulente da lui nominato
"Ne aveva occultato il contenuto" e quindi
abbia proceduto immediatamente di conseguenza.
Il
Dr. Costantini continuò palesemente a
"Tergiversare" e quindi a quel punto il
sottoscrittto, con molta calma, fece presente che
"Quel
Verbbale era stato inviato a lui" e quindi mostrai la lettera di
trasmissione di tale atto, firmata dal comandante del N.O.R.M. ed
inviata alla "C.A. del Dott. Costantini Luciano Sost.".A
quel punto il Dr. "Costantini" rispose: Alt, questa è una
"Minaccia" !Si accomodi.
Il sottoscritto lasciò
quell'ufficio avendo appreso che una "Lettera di trasmissione
costituisce una minaccia".
25) Signor Procuratore,
poichè da quanto sopra appaiono palesi gli estremi di svariati
delitti consumati, il sotttoscritto ha proposto atto di "Denuncia"
nei confronti di tutte le A.G. di cui sopra (tranne il Giudice Dr.
Covini) e lo ha fatto pur essendo consapevole che, come chiaramente
ricordato dalla citata
dr.ssa "Selvarolo",
il tutto sarebbe stato
"Archiviato".
26) Come sopra riportato, parlando di
"Pregiudizio" e di linea da seguire senza
contraddizioni, le rappresento che tale condotta ha continuato anche
nell'attigua sede "Civile" in quanto alcuni anni or sono,
iniziai anche il Procedimento Civile ma anche in quella sede non ci
si è affatto discostati dal mantenere determinati comportamenti.
Le rappresento che l'Ing. Baroncini Claudio,
nominato C.T.U. dalla
Dr.ssa Corsini, dopo la
vicenda della
"Omessa Consegna" del noto
Verbale a seguito della di lui nomina, fu nominato C.T.P. in sede
civile dal sottoscritto e, con l''apporto fondamentale e determinante
di quel Verbale, l'attribuzione delle responsabilità risulta
evidente nella ripartizione poichè, come sempre ammesso, anche il
sottoscritto era al di sopra del limite consentito ma, la velocità
non fu affatto causa del sx e se la vettura dello scrivente non fosse
stata urtata dalla vettura antagonista, il sotttoscritto sarebbe
giunto tranquillamente alla fine del rettilineo e quindi a casa.
Alla Giudice civile
"Garufi Daniela", sulla
base di tutti i documenti ttecnici (anche quelli senza il verbale) ed
ovviamente sulla base della C.T.P. dell'Ing. Baroncini Claudio, da
parte del mio legale sono state presentate nr
."Cinque"
istanze con le quali veniva costantemente richiesta la nomina di un
perito da parte di quella A.G. ma ciò che ne è sempre seguito è
stato il costante
"Rigetto".
Quando poi la
citata "Giudice" Garufi ha emesso la sentenza ed
ho potuto leggerne le motivazioni ho constatato che anch'essa si era
avvalsa per il
"Gudizio", della sola
"Consulenza" del noto
"Massa",
atto giacente in sede penale.
Ma non solo, anche la stessa
"Giudice
Garufi", è giunta a scrivere il
"Falso"
quando ha riportato per iscritto che la sede penale si era
pronunciata in un determinato modo perchè
"Non"
aveva il "Verbale" dei rilievi. Signor Procuratore le
ricordo che in allegato ad ogni istanza ovviamente vi era copia del
Verbale dei rilievi nonchè la
"Lettera di trasmissione
al già nominato dr. "Costantini Sost." ma ciò
che appare evidente è che anche la
"Giudice Garufi"
"NON" ha voluto tenere nella minima considerazione
il noto Verbale ed anch'essa ha
"Diligentemente"
evitato di procedere alla nomina di un suo perito il quale, come
l'Ing. Baroncini Claudio, si sarebbe potuto pronunciare sulla base di
"Tutti" gli elementi inerenti al sx. ma,
come anche lei può constatare, ciò che è mancata totalmente è la
"Volontà" di procedere sia con logica
nonchè a termini di legge.
IL noto "Doppio binario" in cui si
articolano (o si dovrebbero articolare) distintamente i due
procedimenti (penale e civile), in questo caso è stato palesemente
ignorato poichè, per un
"Giudizio"
civile, non solo vengono ignorate le legittime e reiterate istanze
con richiesta di nomina di un perito, non solo si continuano a voler
ignorare "Tutti" i documenti tecnici forniti ma l'assurdo è
che
"Si Voglia acquisire", dalla sede
penale, la "C.T.U." del noto
"Massa" che
come sappiamo, oltre ad essere stata redatta da un soggetto
"Privo
dei titoli di legge, costituisce un palese "Falso ideologico"
composto dopo aver "Occultato" il contenuto del Verbale dei
rilievi di un sx "Mortale".
27) Signor Procuratore, come avrà già capito,
anche la citata
"Dr.ssa Garufi Daniela" è
stata denunciata in quanto, nel leggere le motivazioni della sua
sentenza mi creda, proprio non si può fare a meno di procedere in
tal senso ed evidenziare la chiara
"Volontà"
di violare tutti i precetti di legge relativi al caso.
Naturalmente "Tutti" i procedimenti sono stati
"Puntualmente" archiviati da un G.I.P. di Genova anche se,
quando chiesi di essere sentito a verbale, in una "Udienza
Camerale" nella quale ero il solo ad essere presente (non vi era
nemmeno il P.M.), confermai nel minimo dettaglio tutto quanto sopra
esposto tenendo ad evidenziare in modo capillare, tutti i delitti che
si erano chiaramente e documentalmente configurati a seguito della
"Aberrante" condotta ttenuta dai sei soggetti indicati.
28) Signor Procuratore, infine le ricordo che,
come già riportato nella presente, quei
"Due fascicoli
processuali", in quanto mancanti di atti
"Determinanti
per il "Giudizio", costituiscono
"Corpo
del reato" e quindi devono essere posti sotto sequestro
e questo è quanto ho fatto presente in modo reiterato al già citato
dr.
"Dell'Anno" quando aveva la funzione
di Proc. C. in codesta sede ma, da quanto appare, per quest'ultimo è
del tutto normale che
"Atti di P.G. siano Occultati"
e che si possa altresì
"Scrivere il Falso"
continuando ad ignorare deliberatamente la norma penale. Inoltre, a
prescindere da quelli che sono stati gli esiti degli iter conseguenti
alle varie denunce presentate, si ricorda che comunque, per quanto
riguarda i procedimenti conclusisi con
"Non luogo s
procedere", nei confrnti del noto
"Massa"
nonchè nei confronti del
"Lo Guasto Giovanni"
(il responsabile del sx), sussitono tuttora in quanto non soggetti a
decadenza, i presupposti per poter richiedere la
"Revoca"
di tali sentenze in quanto
"In ogni momento è
dimostrabile con "Prove piene" che la vicenda che
mi vede coinvolto è ben lungi da ciò che, per legge, può essere
definito un
"Giusto processo" nel quale il
sottoscritto,
(come sempre ammesso), avrebbe dovuto
rispondere esclusivamente per aver
"Cooperato nel
delitto colposo" ed il citato
"Lo Guasto
Giovanni", nel modo più lineare e chiaro, avrebbe
dovuto subire la
"Condanna ritenuta congrua per aver
causato un sx Mortale".-
Invece le varie "Omissioni",
i vari "Falsi" ed i vari "Occultamenti", hanno
dato luogo solo ed esclusivamente una "Artata"
ricostruzione delle varie "Condotte" ed appare giusto che
"Lei, Signor Procuratore Capo, leggendo la presente nota, abbia
conoscenza di ciò che è accaduto poco tempo fa in codesta sede e
per la chiara "Volontà" di tutti i soggetti chiaramente
indicati i quali ancora "Operano" in codesto palazzo della
"Giustizia".
Nell'evitare di proporre
formale richiesta per le citate
"Revoche", ritengo
sufficiente averla informata di tutto quanto sopra ed ovviamente sarà
soltanto sua la decisione circa le eventuali determinazioni che
potranno essere prese.
Nello scusarmi per la tediosità di quanto esposto, (comunque
cronologica e chiara), restando a disposizione per qualsiasi
eventuale chiarimento si porgono
Distinti Saluti
Masoni Mauro
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