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SUVVIA SIGNORI.....NON E' MICA MORTO DANTE ALIGHIERI !
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Per una sorta di beffa del destino nell'arco di appena un mese abbiamo assistito prima alla scomparsa di Franco Zeffirelli ed ora a quella di Andrea Camilleri......ed anche se un principio del diritto romano recita che "mors omnia solvit" viceversa stiamo toccando con mano quanto anche la morte divida e contrapponga sul piano dell'ideologia, creando una classifica assurda tra morti buoni e morti cattivi.
SUVVIA SIGNORI.....NON E' MICA MORTO DANTE ALIGHIERI !
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Per una sorta di beffa del destino nell'arco di appena un mese abbiamo assistito prima alla scomparsa di Franco Zeffirelli ed ora a quella di Andrea Camilleri......ed anche se un principio del diritto romano recita che "mors omnia solvit" viceversa stiamo toccando con mano quanto anche la morte divida e contrapponga sul piano dell'ideologia, creando una classifica assurda tra morti buoni e morti cattivi.
Il maestro Zeffirelli non era di sinistra e quindi da quelle parti non solo non si sono strappati i capelli ma qualche compagno si è addirittura compiaciuto, arrivando vigliaccamente ad infamarlo post mortem come ha fatto quel miserabile di Tomaso Montanari.
Ma ieri è deceduto Andrea Camilleri ed ecco che la morte di un signore di 94 anni è passata da essere un evento del tutto naturale ad un'autentica tragedia nazionale.
Inutile chiedersi il perchè di questa opposta espressione del cordoglio.....perchè Camilleri in tarda età era diventato un'icona del pensiero di sinistra, uno che con quella voce arrochita dal tabagismo non perdeva occasione per lanciare strali velenosi contro Berlusconi e contro Salvini, mentre invece stendeva l'elogio dell'accoglienza.
Camilleri nei suoi giudizi era stato sprezzante ed offensivo....ma non solo nei confronti di Berlusconi ma soprattutto di larga parte del popolo italiano, arrivando testualmente ad affermare che "uno su mille crede in Berlusconi perchè l'idiota del villaggio c'è sempre".
Poi però il compagno Camilleri pubblicava i suoi romanzi con la casa editrice Mondadori di proprietà della famiglia Berlusconi....ma sai com'è.....i piccioli - per dirla alla Montalbano - piacciono a tutti anche a sinistra.
Se oggi ascoltiamo i commenti sembrerebbe che alla narrativa italiana sia stato inferto un colpo mortale come se fosse scomparso un Giovanni Verga o un Luigi Pirandello......per fortuna non è così, la perdita letteraria è del tutto sopportabile.
Condoglianze cari compagni.....fatevi coraggio e consolatevi.....in fondo vi resta sempre Roberto Saviano.
Ma ieri è deceduto Andrea Camilleri ed ecco che la morte di un signore di 94 anni è passata da essere un evento del tutto naturale ad un'autentica tragedia nazionale.
Inutile chiedersi il perchè di questa opposta espressione del cordoglio.....perchè Camilleri in tarda età era diventato un'icona del pensiero di sinistra, uno che con quella voce arrochita dal tabagismo non perdeva occasione per lanciare strali velenosi contro Berlusconi e contro Salvini, mentre invece stendeva l'elogio dell'accoglienza.
Camilleri nei suoi giudizi era stato sprezzante ed offensivo....ma non solo nei confronti di Berlusconi ma soprattutto di larga parte del popolo italiano, arrivando testualmente ad affermare che "uno su mille crede in Berlusconi perchè l'idiota del villaggio c'è sempre".
Poi però il compagno Camilleri pubblicava i suoi romanzi con la casa editrice Mondadori di proprietà della famiglia Berlusconi....ma sai com'è.....i piccioli - per dirla alla Montalbano - piacciono a tutti anche a sinistra.
Se oggi ascoltiamo i commenti sembrerebbe che alla narrativa italiana sia stato inferto un colpo mortale come se fosse scomparso un Giovanni Verga o un Luigi Pirandello......per fortuna non è così, la perdita letteraria è del tutto sopportabile.
Condoglianze cari compagni.....fatevi coraggio e consolatevi.....in fondo vi resta sempre Roberto Saviano.
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