mercoledì 5 giugno 2013

All. nr.138) "BELGIO, DUPLICE OMICIDIO IN TRIBUNALE" NESSUN TG NE PARLA, SCAMBIO DI IDEE SU FB.-

"Giustizia" a Bruxselles...

Sparatoria a Bruxell,ucciso un giudice e un cancelliere
Sparatoria a Bruxell,ucciso un giudice e un cancelliere....era in atto una separazione.
Se uomini uccidono le donne spunta fuori il...femminicidio.
Se uccidessero gli avvocati!...spunterebbe l'avvocaticidio?
Se uccidessero i giudici?...spunterebbe il giudigicidio?

La realtà è ke nessuno vuole risolvere il problema della " violenza" anzi, tutti sono contenti quando accade una tragedia del genere xkè tutto il sistema e il business, incassa milioni di euro.
La realtà è ke milioni di uomini vengono violentati e solo pochissimi reagiscono alle violenze subite.
Come disse nella inaugurazione dell'anno giudiziario il vice Presidente del CSM Nicola Mancino:-" Nei tribunali Italiani vengono perseguitate le azioni e non le cause che le hanno generate"
Strasburgo ha condannato l'Italia " i papà Italiani, non sono tutelati"
Durata: 0:32
Mi piace ·  · Non seguire più il post · Condividi · Ieri alle 0.49
  • Federica Rosetti piace questo elemento.
  • Paola Agorito giustizia è fatta .....
  • Federica Rosetti MA IN ITALIA INVECE SONO I GIUDICI CHE SPARANO SENTENZE CONTRO INNOCENTI
  • Mauro Masoni Naturalmente è da condannare quanto è accaduto in Belgio ma come anche Federica ha ricordato, in Italia sono innumerevoli le efferate violenze che i cittadini, "Taciti", sono costretti a subire.
    Tali violenze sono inferte da coloro che si definiscono ""Magistrati" e spesso provocano la morte (suicidio o malattia derivante dallo sfinimento).
    Quando va bene l'interessato si ritrova distrutto mentalmente e psicologicamente ma nel nostro "Bel Paese" tutto ciò non fa nemmeno notizia.
    Ogni giorno vi sono magistrati i quali, con la loro condotta violano palesemente anche le più elementari norme del diritto ma nessuno può far niente in quanto, la quasi totalità dei "Togati" aderisce al "Vincolo Associativo" che li tiene ben uniti.
    Ne consegue che adire a vie legali nei loro confronti (denunciarli) è sempre e comunque inutile, tra loro non si toccano e ciò che consegue è la solita archiviazione (Insabbiamento).
    La prima cosa che dovrebbe essere fatta sarebbe quella di togliere quella ridicola frase dalle aule dei tribunali: "La legge è uguale per tutti" e sostituirla con: "Avete fiducia nella "Giustizia" ? "Lasciate ogne speranza o voi ch'intrate" !
    20 ore fa · Mi piace · 2
  • Pino Zarrilli ciao Mauro, concordo con te sul "deplorevole", ma NON mi stupirei se cominciasse a succedere anche in Italia...
    20 ore fa · Mi piace · 1
  • Mauro Masoni Ciao Pino, stupirsi ?
    Se leggi bene ciò che ho scritto non sarei affatto meravigliato dal fatto che simili "Reazioni" avvenissero anche in Italia perchè, considerando che ogni pazienza ha ( o può avere) un limite, i comportamenti dettati dalla disperazione possono anche essere devastanti.
  • Pino Zarrilli Infatti e "i motivi" li avevi già tu ben descritti...
    Speriamo che, QUANTO PRIMA, Giudici Onesti provvedano a far si che non debba succedere anche in Italia...
  • Mauro Masoni La speranza è sempre l'ultima a morire ma, allo stato dei fatti è davvero ridotta ai minimi termini.
  • Mauro Masoni Enzo Tortora ai giudici: "Io sono innocente, spero lo siate anche voi"

    pubblicato il 18 maggio 2013 alle ore 11:32
    La toccante e indignata dichiarazione di innocenza del popolare presentatore televisivo Enzo Tortora ai giudici: "Io sono innocente, logrido da tre anni, lo gridano i fatti, lo gridano le carte e spero, dal profondo del cuore, che lo siate anche voi "
    (Ma anche in quel caso i "Giudici" non erano affatto innocenti ed il SIGNOR ENZO TORTORA CI PERSE LA VITA !
    20 ore fa · Mi piace · 1
  • Pino Zarrilli ... e i suoi carnefici hanno anche fatto "carriera"...!!!
    20 ore fa · Mi piace · 1
  • Mauro Masoni Ovviamente ! (siamo in Italia).
    Anche quell'essere inqualificabile con funzioni di P.M., che lo definì : "Cinico venditore di morte", salvo errori mi sembra che faccia parte del C.S.M.-
  • Pino Zarrilli AVETE NOTATO?... NONOSTANTE la Gravità del fatto... NESSUNO ne parla?...
    Sinceramente mi chiedo... non ne parlano per non diffondere eventuali "emulazioni"... o per NON APPROFONDIRE le motivazione che hanno portato a uccidere un Giudice e un Cancelliere DENTRO A UN TRIBUNALE???...
    14 ore fa · Mi piace · 1
  • Mauro Masoni Si, è vero in quanto la gravità di quanto accaduto dovrebbe spingere gli organi di "Informazione" a diffondere quanto più possibile la notizia ed anche con particolari non noti.
    E' palese che se ciò non viene fatto è perchè tali organi lo hanno deciso e sicuramente per evitare il rischio di emulazione tenendo presente in particolare la situazione italiana.
  • Mauro Masoni Anzi, di seguito a quanto sopra riportato aggiungo anche quella che è una mia convinzione e cioè, se il fatto fosse accaduto in Italia la notizia sarebbe stata tranquillamente diffusa nello stesso Belgio così come in Inghilterra, in Germania ed in Francia e cioè paesi nei quali la "Giustizia" funziona.
    Al contrario in Italia la "Giustizia" è a livelli "Scandalosi" ed il rischio di emulazione, vicino allo zero in quei paesi, da noi sarebbe altissimo.
    13 ore fa · Mi piace · 1

martedì 28 maggio 2013

ALL. 137) "DISQUISIZIONI SUL SISTEMA GIUDIZIARIO ITALIANO" (L'INFAMIA).

Leonardo Bottiglieri Vorrei capire una cosa, perché tutti quelli che in vario modo sono "vittime" di una certa magistratura, 80%, non hanno, minimamente, un sentimento comune che li porti a creare un movimento di opinione e questo indipendentemente dalle questioni personali?

  • Mauro Masoni E' già esistente il Comitato spontaneo cittadini contro la Malagiustizia, conosco quei ragazzi e condivido anche io varie loro iniziative ma il fine è solo quello informativo.
    Le sedi ove sono accaduti tali scempi di "Malagiustizia" sono sparse su tutto il territorio nazionale e quindi, presente in loco vi è sempre il singolo cittadino.
    Occorrerebbe la costituzione di un movimento politico al fine di rivolgersi direttamente al competente ministero ma appare arduo solo pensarlo.
    E comunque tieni presente che anche riuscendo a fare quanto sopra, ciò non sarebbe affatto risolutivo perchè l'ordine (la "Casta") della magistratura è totalmente indipendente ed immune da qualsiasi intervento.
    Ne consegue che gli appartenenti sono liberi di violare la legge in qualsiasi modo ed in qualsiasi istante e per i motivi che loro ritengono più opportuni.
    La verità (come nel mio caso), viene nascosta giungendo ad "Occultare" Verbali di P.G. ed ogni rimostranza del cittadino appare vana di fronte alla condotta palesemente "Mafiosa" di determinati "Togati" i quali sono consapevoli del loro potere ed una volta raggiunti i loro scopi (anche interessi propri), stendono immediatamente il velo del silenzio sulle varie tematiche ed il silenzio è "Mafia".
    Tieni presente che per il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati votarono a favore oltre l'ottanta per cento dei cittadini ma, con vari artifizi e raggiri, nei vari palazzi fu fatto in modo che a dover pagare non fosse mai il singolo magistrato ma lo "Stato".
    A tal riguardo deve essere cambiata sia la costituzione che altre leggi ordinarie che disciplinano il tutto perchè, allo stato dei fatti qualsiasi magistrato può delinquere a suo piacimento potendo confidare sul "Vincolo Associativo" al quale appartiene la quasi totalità dei togati i quali si guardano bene dal procedere penalmente nei confronti di un loro collega oaffiliato o confratello che dir si voglia.
    Nel mio blog è riportato tutto quanto è accaduto cronologicamente negli ultimi tredici anni ed è sufficiente leggere le tre denunce a nr. "Sei" magistrati (o presunti tali), del tribunale di Pistoia, per rendersi conto della loro vigliaccheria e della loro infamia.
    Esempio: Accade un evento, esistono ovviamente verbali di P.G. che lo rappresentano nonchè un'infinità di prove documentali che lo confermano ma il magistrato "X" ha il potere (come è accaduto), di occultare (a più riprese) il tutto, ossia qualsiasi atto non....."Gradito" e di conseguenza ha il potere di scrivere tranquillamente il "Falso" potendo contare sulla scontata copertura dei suoi colleghi (in caso di denuncia).
    Leonardo, un cittadino rimane da solo contro questo inferno e non pensare agli avvocati i quali, specialmente se appartenenti al Circondario di un tribunale si guardano bene dal muovere determinate contestazioni entrando addirittura inchinati nell'ufficio del procuratore capo e comunque tacendo su qualsiasi cosa, quel magistrato "Impedisce" chiaramente di parlare nel più classico esempio di "Potere Mafioso".
  • Leonardo Bottiglieri Il comitato che citi, è ci tengo a sottolineare il citi, non ha nessuna valenza rispetto a quello che io chiamo movimento di opinione. Quel comitato io lo conosco bene e bene lo conoscono tutti quelli che vi hanno partecipato negli anni o lo hanno fondato, ma oggi non sono più nelle sue fila. Purtroppo chi parla di queste questioni, lo fa sempre a titolo personale, pensando che il suo interlocutore non abbia nessuna conoscenza del problema. Il comitato che hai citato ha la stessa funzione psicologica dell'Anonima Alcolisti, tutti che parlano delle proprie vicende senza che ci sia di fatto, un'attività tendente a cambiare lo stato delle cose. Questo comitato che contava e conta, letteralmente, 4 gatti, è stato fondato per tentare di risolvere le questioni personali di alcuni fondatori. Io parlo di altro, parlo di un movimento impersonale che abbia come spirito comune la volontà di cambiare le cose indipendentemente dalle singole vicende personali. Prendiamo un caso per tutti: Paolo Ferraro. Si presume che, uno come lui,ex magistrato, avrebbe dovuto far confluire intorno alla sua denuncia, centinaia di migliaia, se non milioni, di persone. Lui, al di là della questione personale, denuncia cose che riguardano tutti direttamente. Invece? quattro 4 gatti! Quello che conta è ciò che accomuna e non le vicende personali che non interessano a nessuno, perché creano pregiudizio. Le persone non le sensibilizzi con le tue vicende personali, ma con i numeri e, in democrazia, sono l'unica cosa che conta. Fai iscrivere un milione di persone ad un comitato di opinione e vedrai quello che succede. Bisogna dimenticare le vicende personali, non sto dicendo che non bisogna più lottare individualmente nelle sedi opportune, ma nel relazionarsi con gli altri bisogna trovare i punti di contatto facendoli confluire in un'azione che crei consensi.
  • Mauro Masoni Condivido in toto quanto da te esposto comunque presumo che, con meno menefreghismo da parte di tante persone che leggono i vari post pubblicati non sarebbe difficile capire che quanto accaduto al singolo (che stà rendendo nota la sua vicenda), può accadere in qualsiasi momento ad ogni altro cittadino e tutto questo solo ed esclusivamente perchè la "Casta" è libera di delinquere a piacimento.
    Hai anche ragione relativamente ai "Quattro gatti" che, in quanto tali non risolvono assolutamente niente ma se ogni cittadino si ponesse la domanda: "E se accadesse anche a me"?
    Ecco, questo sarebbe più che sufficiente affinchè potesse prendere vita un movimento come quello da te auspicato.
  • Leonardo Bottiglieri Nel tuo precedente intervento, hai citato gli avvocati. Come mai, al di là di tutte le questioni, non esiste un elenco di avvocati che esercitano il patrocinio gratuito, ma veramente e indipendentemente dagli elenchi fasulli dei vari albi territoriali. Il comitato che tu citi, avrebbe potuto, come primo passo, creare un elenco nazionale di questi avvocati, insieme a quelli che accettano cause "scomode" ed invece niente.
  • Mauro Masoni Anche questa potrebbe essere una iniziativa produttiva ma a parere mio potrebbe nascere in seno al movimento da te citato in quanto, certamente conoscerai i tariffari degli avvocati (alla fine è sempre quello che conta) e tieni presente che gli avvocati davvero competenti e "determinati" (ciò che più conta), sono pochissimi e naturalmente il lavoro a loro non manca.
    Ne consegue che avrebbe poco senso avvalersi del patrocinio di un soggetto che non è capace di mettere due parole insieme e che comunque ascolta ed obbedisce supinamente agli ordini del "Palazzo".
    Tieni presente che uno di questo avvocati (anche preparato), ebbe a dirmi: "Mauro, ho letto attentamente tutti gli atti, è incontrovertibile che i fatti si sono svolti come chiaramente risultano ma se, per qualsiasi motivo il "Palazzo" ha "Deciso" diversamente non vi sono strade da percorrere.
    Nel caso io contestassi (giustamente), tali aberranti condotte, domani dovrei "Chiudere" lo studio e smettere di lavorare.
    Leonardo in Italia i fatti oggettivi, concreti e realmente accaduti sono questi quindi.....
    E tieni presente che un cittadino il quale da anni è vittima di indicibili infamie deve avere anche un autocontrollo non indifferente in quanto le reazioni dettate dalla "Disperazione" possono essere devastanti.
  • Mauro Masoni Vi è ancora un ultimo particolare (se così può essere definito) e cioè, in Francia un procedimento in sede civile giunge a sentenza passata in giudicato nell'arco di circa "Sei Mesi".
    In Italia la media è di "Otto Anni".
    Chiunque può tranquillamente convenire che, evidentemente qualche piccola modifica al nostro ordinamento andrebbe apportata perchè che i Francesi ci insegnino anche il diritto proprio non è accettabile.
    Ma comunque il punto focale è che la nostra procedura (sia civile che penale) andrebbe rifatta di sana pianta evitando tutte le assurdità che compongono gli attuali codici.
    Non vi è altra alternativa a meno che non si pensi che i nostri togati (fatte le dovute eccezioni) pensino in primis ai fatti loro (vista la totale assenza ed impossibilità di controllo da parte di chicchessia) ma comunque individuare una procedura che impedisca per esempio tutte le prescrizioni che attualmente hanno luogo gioverebbe a tutti.
    Ma stà di fatto che, in primis gli appartenenti all'Associazione Nazionale Magistrati, nei vari interventi televisivi, evitano accuratamente di parlare di questo gravissimo problema.
    Ne consegue che di fatto per i togati non è affatto un problema anzi, tale comportamento dimostra che gli stessi sono molto "Affezionati" a questo sistema che resta comunque fallimentare e dannoso per i cittadini tutti.
  • Leonardo Bottiglieri Questo sistema, con il freno tirato, produce tanto, io lo definisco il welfare giudiziario. È una macchina che genera un volume d'affari enorme.
  • Mauro Masoni In un "Affare" c'è sempre chi ci guadagna (per svariati motivi) e la "Giustizia" dovrebbe anzi, deve essere ben altra cosa.
    Se il sistema ha il freno tirato ovviamente vi è la volontà di farlo rimanere tale.
  • Leonardo Bottiglieri Mauro, c'è un dato che non ho avuto modo di controllare e che forse tu conosci, ma perché in Italia ci sono 230.000 avvocati e in Francia 10.000?
  • Mauro Masoni Non occorre controllare, nel circondario (territorio di competenza dei tribunali) di Roma vi sono presenti tanti avvocati quanti in tutta la Francia e la risposta è consequenziale al mio precedente link e cioè: In un paese ove il sistema giudiziario è 1° Certo; 2° Snello; 3° Sicuro, quel numero di avvocati è più che sufficiente in quanto non sussiste assolutamente il motivo di "Cambiare" anche sette "Avvocati" per una causa penale (come ha fatto il sottoscritto), considerata sia l'incompetenza,nonchè la malafede ed il totale assoggettamento ai vari "Palazzi" (molto vicino all'infedele patrocinio).
    Questa necessità, per esempio in francia non sussiste in quanto tutti i lacci ed i lacciuoli contenuti nel nostro ordinamento risulterebbero aberranti ed assurdi in altri paesi.
    Ne consegue che un avvocato (in quei paesi), accetta il mandato del cliente e fa tutto quanto è consentito da quella legge che ammette pochissimi rinvii in primis ed in quei paesi si ha a che fare con delle autorità giudiziarie le quali si attengono scrupolosamente alla legge per primi.
    In pratica chiunque inizia una causa in Francia può scommettere riguardo al tempo necessario per la conclusione mentre in Italia l'unica cosa certa è la data di inizio.

giovedì 9 maggio 2013

All.nr.136) "LA CERTEZZA DELL'INFAMIA"

Ecco l'inciucio tra politica-magistratura=mafia comincia la repressione all'unica, vera, seria e corretta informazione italiana. Prendono a caso per aggredire l'informazione libera che da fastidio, tanto fastidio.
Mi piace · · · 33 minuti fa tramite cellulare ·
  • Mauro Masoni Quando leggo notizie simili è consequenziale ed automatico che il sottoscritto faccia immediatamente paragoni riguardo al blog del quale è titolare.
    Ogni giorno il sottoscritto pubblica anche sulla pagina di fb, svariati post del citato blog e relativi alla vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto da oltre dodici anni e durante la quale sono stati denunciati nr. "Sei" magistrati (o presunti tali) di Pistoia ma, come anticipato da uno di loro (che si sentono liberi di delinquere tranquillamente), a Genova il tutto è stato ovviamente archiviato.
    Ora, considerato che in tutti i post ed in particolare negli atti di denuncia, il sottoscritto non ha risparmiato assolutamente niente ai "Figuri" indicati, il fatto che a nessuno sia nemmeno balenato per la mente di procedere nei miei confronti altro non è che una conferma implicita ma oggettiva al fatto che, in tutto quanto da me contestato non vi è nemmeno una virgola inventata, i soggetti, per certo, sono tutti responsabili di quanto da me contestato (anche perchè provato in modo documentale ed alcuni eventi sono oggetto di testimonianza scritta).
    Che poi il "GIP" di Genova (ricompreso nei post pubblicati), abbia archiviato il tutto anche se trattasi di delitti gravissimi, rientra nella normalità che oramai fa parte di questo stato ove quella “Casta” è libera di violare qualsiasi norma nella certezza di essere “Intoccabile” ed il “Vincolo Associativo” che accomuna la quasi totalità dei “Togati” impedisce tassativamente di procedere penalmente gli uni nei confronti degli altri.
    Con tutto il cuore e, con la coscienza e la volontà di volerlo fare, auguro ad ogni soggetto responsabile di questo obbrobrio, di subire le pene che tutti insieme hanno inferto al sottoscritto anche se vi è certezza che anche solo la decima parte sarebbe sufficiente a farli schiantare in quanto trattasi solo di esseri “Meschini” e “Vigliacchi” abituati a colpire alle spalle essendo certi che legalmente restano sempre sia intoccabili che inavvicinabili.

giovedì 28 marzo 2013

All.nr.135) PROCURA DI PISTOIA "RENZO DELL'ANNO DUE.....LA VENDETTA"


Si, allo stato dei fatti è così. tale Renzo Dell'Anno per il momento è nuovamente Procuratore Capo di Pistoia, così ha deciso il T.A.R. del Lazio pochi giorni or sono.Quì di seguito viene riportato tutto quanto già inserito nel post nr.101, allegato al blog http://moonposter.blogspot.com in quanto nel merito della vicenda non è cambiato assolutamente niente relativamente al citato Dell'Anno la cui condotta (come risulta), fu molto ben evidenziata dal C.S.M. e leggendo tali motivazioni (Quelle dll'organo di autogoverno della magistratura) ne esce un profilo del soggetto che tutto può fare tranne che il Procuratore capo della Repubblica.
Ma il Tribunale Amministrativo del Lazio non ha ritenuto sufficienti le motivazioni addotte dal C.S.M. sulla base delle quali non seguì la riconferma del Dell'Anno a Procuratore Capo di Pistoia.
Leggendo le motivazioni del C.S.M. invece quello che appare è che già la metà sarebbero state sufficienti per revocare tale incarico a meno che non si voglia pensare che il C.S.M. agì con molta eggerezza costruendo comunque accuse gravissime a carico del Dell'Anno oppure volendo insinuare che il C.S.M. non poteva avere cognizione circa la condotta che il Dell'Anno teneva con i Sostituti ma, proprio parlando di questi ultimi, se il C.S.M. riportò nelle motivazioni che la capacità decisionale era praticamente annullata appare palese che sono stati proprio i Sost. che, parlando anche con gli Ispettori hanno inteso sottolineare la forma-mentis del Dell'Anno medesimo il quale non dialogava ma, a quanto scritto si imponeva costantemente.
Quando deve essere presa una decisione su di un fatto determinato è difficile comprendere che un organo (in questo caso il T.A.R. del Lazio) possa pronunciarsi in modo diametralmente opposto ad altro organo (Consiglio Superiore dellla Magistratura) a meno che non si voglia far intendere che tra le motivazioni del C.S.M. non vi era niente di conforme al vero e quindi, se così fosse, la serietà dei componenti di tale organo sarebbe totalmente negata e si ricorda che dei "Quindici" componenti, "Nove" furono contrari alla riconferma del Dell'Anno, "Sei" si astennero e quindi nessuno votò a suo favore.
Oppure si potrebbe insinuare che, sia il C.S.M. che il citato T.A.R. hanno ascoltato dei testimoni ma questi si sono espressi in un modo con un organo e nel modo contrario con l'altro ma sinceramente anche questa ipotesi non è credibile.
Per quanto riguarda la Legge Penale, questa deve essere applicata e non interpretata, non occorre giungere a definire improprio l'uso molto frequente del mod. 45 basta solo ricordare che un fatto costituisce reato quando il C.P. lo prevede come tale e non quando un Procuratore (chiunque sia) stabilisce autonomamente che il fatto "X" sia reato ed i fatti "Y e Z" non lo siano.
Comunque al sottoscritto, che il Dell'Anno sia o non sia nuovamente Procuratore Capo di Pistoia non cambia assolutamente niente in quanto tutti i danni che lo stesso poteva fare allo scrivente li ha già fatti ed a proposito di ciò si tiene a ricordare che quando un soggetto (il Dell'Anno) giunge a scrivere spudoratamente il falso definendo "Mie deduzioni", gli atti di P.G. (occultati più volte dalla stessa Procura) ed altri atti processuali di cui nr. "2" fascicoli erano mancanti, può essere capace di fare di tutto e non nego di aver provato soddisfazione quando il C.S.M. dipinse il Dell'Anno così come effetttivamente anch'io l'ho conosciuto ma evidentementein Italia determinati soggetti, in un modo o nell'altro continuano ad andare avanti.
In conclusione, la recente pronuncia del T.A.R. del Lazio altro non fa che far apparire il Consiglio Superiore della Magistratura come un gruppo di "Sprovveduti" i quali si pronunciano su fatti gravi pur non avendo nessun elemento a sostegno di quanto da loro asserito, tutto ok.
Il sottoscritto, nell'augurare buon lavoro a tutti coglie l'occasione per rappresentare al citato T.A.R., che considerato che ha riammesso il Dell'Anno con la carica di Procuratore Capo di Pistoia, non sarebbe male se ricordasse al medesimo di procedere al "Sequestro" di nr. "2" fascicoli Processuali i quali costituiscono "Corpo del Reato" in quanto mancanti di atti determinanti per il Giudizio (Naturalmente un Giudizio serio), tale richiesta è stata avanzata più volte nel passato ma al Dell''Anno, (oberato dal tanto lavoro) sfuggì (anche) questo particolare.
In ultimo lo scrivente ricorda che il Dell'Anno rientra nel gruppo di nr. "Sei" magistrati denunciati per delitti gravissimi e di fronte a tali violazioni della legge la denuncia è da considerarsi un atto devuto anche nella certezza che i "Soggettti" non sarebbero stati assolutamente perseguiti come stabilito dalla Legge e per evitare di procedere, i lorocari "Colleghi" di Genova hanno continuato a scrivere il falso così come ben evidenziato nel post. nr.127 del mio blog ed è inutile ricordare che per procedere contro magistrati di Pistoia si deve andare a Genova e per procedere contro Genova si deve andare a Torino ma, considerato che il risultato sarebbe comunque "0" è molto meglio che a quel paese ci vada qualcun'altro.
     
                                                        ///////////////////////


da Mauro Masoni (Note) il Domenica 6 maggio 2012 alle ore 23.14

CHIUNQUE SIA INTERESSATO PUO' VISITARE IL BLOG http://moonposter.blogspot.com -
Meno male che sia il quotiidiano La Repubblica ed anche Quarrata-News hanno contribuito a diffondere, entrando nel merito, le motivazioni che hanno indotto il C.S.M. a "NON" riconfermare il citato "Dell'Anno" come Procuratore Capo della Repubblica presso la Procura di Pistoia.
La domanda da porsi, ovviamente non è: "Perchè non è stato riconfermato" ?
Ma bensì: " Come è stato possibile che un soggetto del genere sia stato messo a Capo di una Procura dellla Repubblica.
Il sottoscritto, come è oramai noto, ha avuto a che fare non poco con tale soggetto relativamente al suo modus operandi che è stato costantemente e puntualmente contestato dallo scrivente ed a tal proposito viene riportato di seguito, il contenuto di uno dei tantissimi fax inviati alla Procura di Genova che, si ricorda, è la sede che "Deve" procedere sia nei confronti del "Dell'Anno" nonchè nei confronti di altri "Cinque" "Magistrati" della stessa sede, tutti denunciati dal sottoscritto e per delitti gravissimi.
Quanto segue è stato pubblicato sia dal quotidiano indicato nonchè ulteriormente diffuso in via telematica da Quarrata-News e trattasi delle motivazioni che hanno indotto il C.S.M. a "NON" riconfermare il soggetto in questa sede e con tale incarico.
Per quanto riguarda il profilo del Dell'Anno evidentemente è ben conosciuto in quanto tra i quindici membri del C.S.M., nove sono stati favorevoli alla "Non" riconferma e sei si sono astenuti.
"Nella motivazione sono evidenziate: "nell’esercizio delle funzioni direttive di Dell’Anno, «gravi carenze e inadeguatezze del suo profilo professionale»".

Gli viene riconosciuto «impegno fuori del comune» sull’arretrato. Ma gli viene contestato di aver adottato «iniziative poco rigorose sotto il profilo del rispetto dei principi del corretto esercizio dell’azione penale».

Dell’Anno è accusato, in pratica, di non aver favorito «l’autonomia e l’indipendenza dei sostituti» facendo esplicito riferimento all’introduzione di «obblighi» e «vincoli procedimentali» in materia di misure cautelari.

Dell’Anno, in pratica, voleva essere informato preventivamente, dai sostituti, sulle misure che loro intendevano richiedere: e le autorizzava solo «a seguito di accertata convergenza di opinioni» con lui stesso. Sarebbe stato, in pratica, secondo quanto ha ravvisato il Csm, l’ultimo a dire l’ultima e definitiva parola.

Per il Csm le disposizioni date da Dell’Anno sono state attuate «con modalità che si prestano alla elusione delle garanzie previste dalla legge a tutela della sfera di autonomia professionale e operativa dei sostituti», il che non ha deposto affatto a suo favore nella decisione dell’organo di autotutela dei magistrati.

Si fa poi l’esempio del cosiddetto «modello 45», quello in cui vengono iscritti i cosiddetti atti non costituenti reato.

A Pistoia erano 878 nel 2003 e sono costantemente saliti fino al tetto di 1.531 nel 2008. Sempre concentrati nelle mani del Procuratore Capo con ricadute sul «corretto e puntuale esercizio dell’azione penale».

A dire tutto questo non siamo noi: è stato l’organo di autotutela della magistratura.

Ma leggete la Repubblica.
Per quanto riguarda le gravi carenze ed inadeguatezze indicate dal C.S.M. il sottoscritto tiene ad evidenziare che il "Soggetto", certo del suo "Potere", non ha esitato ad eludere l'attività investigativa relativamente al noto "Massa Massimo Manfredi".
Il Dell'Anno infatti è sempre stato informato del Verbale totalmente "Occultato" dal sopracitato in concorso con l'allora P.M. dr. Costantini e non contento ha continuato spudoratamente a non volerne prendere atto giungendo a dichiarare, nella sua vergognosa richiesta di archiviazione della mia terza denuncia che: "Nella "Consulenza" del Massa non viene riscontrato in pratica niente di falso e per quanto riguarda il soggetto, le mie non sono che deduzioni prive di fondamento e conseguenti al trauma subito.
Quì di seguito viene riportata parte del testo di uno degli undici fax inviati alla Procura di Genova (sede competente per territorio a procedere nei confronti di magistrati di Pistoia).
Leggendone il testo si può evincere chiaramente che il sottoscritto si è sempre basato su fatti oggettivi nonchè su prove documentali.

Oggetto: Denuncia presentata in data 17.06.10 da Masoni Mauro nato a Pistoia in data
05.10.56, ivi residente in via di Santomoro nr.-313- .

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI G E N O V A

Omissis;
A tal proposito, brevemente si riassumono tutti i fatti oggettivi che il citato Dr. Dell’anno ha voluto definire come “Mie deduzioni prive di fondamento e conseguenti al trauma subito”.-
Nel ribadire nuovamente che i sottoscritto disconosce di quali traumi, nel caso, abbia sofferto il citato Proc. Capo di una cosa vi è l’assoluta certezza e cioè che il citato Renzo Dell’anno ha scritto il “Falso” poiché quelle da lui definite “Mie deduzioni” altro non sono che i seguenti fatti “Oggettivi” nonché “Documentali” i quali sono stati correttamente posti in allegato alla denuncia in parola da Lei trattata:

1)Il Verbale dei rilievi del M.llo NOCERA Pasquale, “Occultato” la prima volta dal “Massa” e per altre due volte sia dalla “Procura” nonché dal “Tribunale” non è una mia “Deduzione”;

2)Il Verdetto di un Giurì d’Onore (sempre ammesso in sede Penale, 596 c.p. non è una mia “Deduzione”;

3)Il “Rigetto” del Tribunale di Firenze alla richiesta di iscrizione a quell’albo periti, proposta dal “Massa” non è una mia “Deduzione”;

4)Che un Uff. di P.G. appartenente all’Arma cc., abbia “Ignorato” l’esistenza del Verbale dei rilievi redatto da un “Suo Collega” non è una mia “Deduzione”;

5)Che qualcuno abbia scritto che il “Massa” non ha mai dichiarato di essere Ingegnere non è una mia “Deduzione”;

6)Che qualcun altro si sia voluto pronunciare in Giudizio, nonostante l’assenza dal Fascicolo, non solo dell’ormai noto Verbale ma anche del Prestampato della Stazione cc. non è una mia “Deduzione”;

7)Che il sottoscritto, con atto di denuncia del 29.07.06, abbia messo al corrente di ciò il Sig. Proc. C. non è una mia “Deduzione”;

8)Che qualcuno ha scritto che l’unica “Consulenza” tecnicamente corretta è quella “dell’Ing. Massa”, (all’epoca ancora veniva definito così) a fronte delle altre cinque (di cui due sono
atti pubblici) che, nonostante l’assenza del Verbale dei rilievi riportano comunque il contrario non è una mia “Deduzione”.-

9)Che la “Procura” di Pistoia abbia “Omesso” di consegnare il noto Verbale all’Ing. Barsottini Luca, nominato c.t.p. nell’immediatezza del ffatto non è una mia deduzione;

10) Che la “Procura” di Pistoia abbia“Omesso” di consegnare il noto Verbale all’Ing. Baroncini Claudio a seguito della di lui nomina a c.t.u. non è una mia deduzione.

Considerato quanto sopra si ribadisce la totale “Malafede” da parte del Proc. Capo il quale, evidentemente ritenendosi “Intoccabile”, come già esposto, non dispose nemmeno, come avrebbe dovuto per “Dovere del suo Ufficio”, il Sequestro di nr. “Due” Fascicoli Processuali che risultarono, da controllo della locale Cancelleria Penale (vedasi attestati in allegato), mancanti dei già citati atti (il Sequestro fu richiesto, come risulta, dal sottoscritto).-

Ne consegue che il soggetto DELL'ANNO non ha esitato minimamente ad asserire fatti non confrormi al vero avvalendosi del potere scaturente dalla carica ricoperta e come si può ben capire, il danno provocato è inenarrrabile.

I "Magistrati" denunciati sinora sono comunque "Sei" e la Procura di Genova tace.
Ne consegue quindi che il soggetto Dell'Anno non ha remore a scrivere il "Falso" ed a proposito del noto "Massa", il citato Dell'Anno sa perfettamente che esiste quel Verbale del M.llo Nocera e sa che il Massa ne occultò totalmente il contenuto rendendosi responsabile di Falso Ideologico ed Occultamento di Atto Vero ma evidentemente il Massa è persona "Protetta e si deve ricordare anche che, considerato che il soggetto è privo di titoli per assolvere ad incarichi peritali di sorta, come stabilì il Tribunale di Firenze nel dicembre del 1999, ne consegue che tutti i documenti tecnici prodotti dal soggetto sono da considerarsi per Legge atti "Nulli" e quindi "Inutilizzabili".Per quanto riguarda il processo (o presunto tale), nei confronti del Massa medesimo quella non fu altro che una "Farsa" in quanto il "Giudice" Tredici Roberto che avrebbe dovuto giudicare e condannare l'imputato Massa per i delitti da lui commessi non ammise nessuna domanda e nessuna risposta relativa al verbale "Occultato" dal Massa e vietò anche, ad un dott. in Ing. di esporre quale e quanta fosse stata l'incidenza di quel verbale per stilare una valida e corretta consulenza.
Si ricorda che il Massa è privo di titoli anche se "Falsamente" si firmava Ingegnere e fu sufficiente che il suo avv. dimostrasse che una delle svariate nomine del Massa era proprio a firma di quel "Giudice" tredici Roberto e quel "Giudice", anche per quello, si comportò come sopra anzi, si ricorda ulteriormente che quel "Giudice", Tredici Roberto, nelle sue motivazioni di sentenza di "Assoluzione" ebbe a scrivere che il "Massa" non aveva mai dichiarato di essere Ing. ma che erano gli altri a definirlo tale.
Non so come definire tale affermazione, se comica, stupida o cos'altro ma stà di fatto che , ripeto, il Massa presentava i suoi "Scritti" su carta intestata recante il titolo di Ing. e li firmava dopo aver apposto il timbro recante tale qualifica.
Naturalmente in tutta la vicenda, la contestazione dell'esercizio abusivo della professione è l'ultima cosa che interessa lo scrivente in quanto è inutile ricordare che l'occultamento del Verbale dell'Arma ed il conseguente falso ideologico di cui il Massa è responsabile, oltre ad essere delitti ben più gravi sono proprio quelli che hanno creato un danno inenarrabile al sottoscritto ma tali figuri, nel palazzo della "Giustizia" di Pistoia sono ben protetti e Dell'Anno era a capo dell'A.G. Inquirente.
Comunque il sottoscritto ha proceduto alla denuncia del noto "Massa" per ben tre volte in quanto a seguito della prima, ove comunque veniva contestato chiaramente il falso ideologico di cui il Massa è responsabile fu artatamente costruito un capo di imputazione nel quale veniva ravvisata la truffa aggravata ai danni dello stato per le vacazioni percepite dal Massa e ne seguì ovviamente l'assoluzione da parte del "Giudice" Tredici Roberto come poc'anzi descritto.Di seguito a quel processo "Farsa" il sottoscritto presentò la seconda denuncia che fu immediatamente archiviata dal procuratore capo Dell'Anno.
Ovviamente seguì la terza denuncia con formale diffida al Dell'Anno medesimo ad archiviare autonomamente tale atto in quanto la Procedura vuole che sia interessato il Giudice delle Indagini Preliminari il quale valuta gli atti nel merito e decide.Infatti il Dell'Anno (Capo dell'A.G. Inquirente) fu costretto a redigere quella richiesta di "Archiviazione esponendo falsamente i fatti come già sopra riportato.
Il sottoscritto presentò immediatamente l'opposizione alla richiesta del Dell'Anno chiedendo comunque quanto previsto dal codice e cioè l'elemento suppletivo alle Indagini ossia la nomina, da parte di quel g.i.p., di un suo Perito il quale si sarebbe potuto pronunciare avendo a disposizione tutti gli atti compreso il Verbale più volte occultato dalla "Procura" ed il tutto sarebbe poi stato valutato nell'udienza camerale che quel G.I.P. avrebbe dovuto fissare.
Ma non accadde niente di tutto questo ed anche il giovane "G.I.P. Buzzegoli archiviò immediatamente il tutto.Lo stesso fu immediatamente contattato dal sottoscritto e gli fu ricordato che quanto richiesto era più che legittimo ora che era disponibile anche il noto Verbale.Ma il dr. Buzzegoli, come già aveva dimostrato con i fatti dichiarò al sottoscritto di "Non essere interessato all'accertamento della verità". (Si, a Pistoia un "Giudice" può giungere a dire: "La Verità Non mi interessa").In una delle denunce depositate alla Procura di Genova è riportato anche il comportamento del citato dr. Buzzegoli, comportamento che la suprema corte, per altro fatto non solo analogo ma identico ha già definito "Illegittimo" ed anche tale sentenza fu allegata in atti.
Altra "Sentenza" della quale fu interessato il Dell'Anno affinchè, come previsto ne richiedesse la revoca è quella emessa da tale Selvarolo Rosa, G.U.P. presso il tribunale di Pistoia la quale, come risulta non aveva assolutamente nessun atto relativo al sx ma si pronunciò comunque con un Non Luogo a Procedere basandosi sulla "C.T.U." del "Massa" che, si ricorda trattasi di palese "Falso" e la citata Selvarolo (già denunciata) nelle sue motivazioni ebbe la sfrontatezza di asserire che l'unica "Consulenza" corretta era quella del Massa cioè di colui che "Occultò" il noto Verbale e scrisse un infame "Falso".
La citata Selvarolo in atti aveva comunque altre quattro Consulenze redatte da Dottori in Ing. i quali, nonostante non avessero avuto il noto verbale erano comunque giunti a conclusioni chiaramente opposte a quelle el Massa ed inoltre aveva anche il Verdetto di un Giurì d'Onore nominato dal presidente di un Tribunale per l'accertamento della verità su un fatto determinato il quale Verdetto confermava totalmente la Consulenza di parte mia nel primo grado a mio carico.

Continuando a leggere le motivazioni del C.S.M. si nota che, senza tanti giri di parole è stato appurato e scritto che il Dell'Anno non solo non ha curato il buon funzionamento della Procura che dirigeva ma l'azione penale molto spesso non è stata esercitata correttamente proprio per le iniziative del Dell'Anno che sono state poco rigorose proprio relativamente al rispetto dei principi del corretto esercizio dell'azione penale.Il C.S.M. fa inoltre presente che il Dell'Anno "Pretendeva" di essere informato di qualsiasi decisione i vari P.M. volessero prendere e comunque doveva essere fatto sempre e solo esclusivamente quello che lui aveva deciso, l'ultima parola era sempre la sua.Anche a tal proposito si deve ricordare che un Magistrato è soggetto soltanto alla Legge e la sua sfera di autonomia decisionale non può essere lesa o addirittura annullata come in questo caso.
Per quanto riguarda l'A.G. Inquirente esiste il principio di "Avocazione" ossia, il Proc. Capo, in casi validi e per particolari motivi può avocare a se un fascicolo e procedere come meglio crede apponendo la sua firma ed assumendosi ovviamente le responsabilità del suo operato.
Ben altra cosa si è ravvisata invece nel comportamento del Dell'Anno il quale "Imponeva" ai vari P.M. di agire secondo quella che era solo ed esclusivamente la sua volontà infatti nelle motivazioni si legge che l'ultima parola era sempre la sua ed i P.M. dovevano firmare delle decisioni che magari non condividevano affatto in quanto prese dal Dell'Anno che però non appariva poichè i firmatari erano altri.Naturalmente un confronto sereno con il capo di un Ufficio è sempre costruttivo ma in questo caso praticamente era solo ed esclusivamente una dittatura.
Dittatura poi da parte di chi ?
Da parte di un soggetto che, come si è visto (e come segue) non ha avuto remore a scrivere il falso nonchè a rendersi chiaramente omissivo di atti del suo Ufficio.Il riferimento è alla richiesta di sequestro di nr. "Due" fascicoli Processuali i quali, per quanto in narrativa esposto, costituiscono "Corpo del Reato" (assenza di atti determinanti) ma il Dell'Anno ovviamente ha fatto "orecchie da mercante".
Il C.S.M. ha comunque riconosciuto al Dell'Anno l'evasione di gran parte dell'arretrato esistente ma anche a tal proposito è il caso di fare una precisazione e cioè quella relativa a "fatti reato" ascritti nel modello "21" ed i "fatti non costituenti reato" ascritti nel modello "45".Bene, considerato tutto quanto sopra esposto e quello che seguirà si può chiaramente comprendere che "Un fatto" diventava "Reato" solo ed esclusivamente se lo decideva il Dell'Anno altrimenti finiva ascritto nei citati modelli "45".Non dimentichiamo che stiamo parlando di un soggetto il quale, approfittando della "Morte" del M.llo Nocera il quale esperì i rilievi del sx e ne redasse il verbale, ha continuato imperterrito a "Voler Ignorare" l'esistenza di tale atto di P.G. già occultato anche dal Massa e così facendo ha continuato la strada imboccata dal dr. Costantini Luciano (già denunciato).
Ma non solo, la "Procura" si è approfittata "Vigliaccamente" anche della morte della Sig.ra Corsini Dr.ssa Rossella la quale prese contezza del citato verbale e come risulta ne fece correttamente l'uso previsto nonchè imposto dalla "Legge Penale".
In ultimo vengono riportati per intero il fax nr. -9- ed il fax nr.-11- inviati alla Procura di Genova i quali fax sono abbastanza riassuntivi della condotta tenuta da tutti e sei i "Magistrati" denunciati e si coglie l'occasione per invitare a leggere anche la Denuncia a carico di tale "Garufi Daniela", "Giudice" civile nella sede di Pistoia la quale, nelle sue "Dieci" pagine di "Falsi", nel tentativo di ergersi a "Paladino della difesa" dell'attigua sede penale è giunta a scrivere che il Verbale dei rilievi del M.llo Nocera "Non fu prodotto nella sede penale".Anche questo "Giudice" è inqualificabile in quanto alla stessa Garufi fu da me consegnato sia il Verbale (del quale anche lei non tenne conto per non contraddire i suoi "Colleghi") e fu consegnata anche la lettera di trasmissione di quel Verbale alla "C.A. del dr. Costantini Luciano Sost." e firmata dall'allora comandante del N.O.R.M. dell'Arma CC. di Pistoia.

NONO FAX ALLA PROCURA DI GENOVA OGGETTO: Dr. Costantini Luciano attuale "Giudice" Penale, già Giudice Civile e nell'anno 2000 P.M. presso la Procura della Repubblica di Pistoia. ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ... G E N O V A c.a. Sig.ra Macciò Dr.ssa Maura Sost. Dr.ssa Macciò buongiorno, sicuramente codesta A.G. ha preso atto della condotta tenuta dal nominato in oggetto, relativamente al fatto per cui si procede. Tali "Omissioni" di cui il nominato in oggetto è responsabile sono state da imput a tutto ciò che ne è conseguito. 1) Al dr. Costantini fu trasmesso il Verbale dei rilievi di un sx "Mortale" e codesta A.G. in atti ha la lettera di trasmissione del locale N.O.R.M. alla c.a. del nominato in oggetto; 2) Il dr.Costantini "Omise" di prendere atto del contenuto di quel Verbale che comunque consegnò "Immediatamente" al consulente da lui nominato; 3) Quel consulente, tale "Massa Massimo Manfredi" che comunque è privo dei titoli di legge per assolvere a tali incarichi, "Occultò" totalmente il contenuto di quel verbale; 4) Il dr. Costantini "Omise" di consegnare quel Verbale all'Ing. consulente di parte mia; 5) Una volta riaperte le Ind. Prel. a carico del responsabile del sx, fu nominato altro c.t.u. da altro P.M. ma la "Procura" omise" nuovamente di consegnare lo stesso Verbale del quale questo P.M. aveva preso contezza (risulta in atti) e quindi disposto la conseguente consegna al professionista nominato; 6) Al Fascicolo Proc.le a mio carico è mancante quel Verbale (v. Attestato di Cancelleria Penale) ;7) Al Fascicolo Proc.le a carico del LO GUASTO Giovanni, responsabile del sx, è mancante sia lo stesso Verbale nonchè il prestampato della Stazione cc. intervenuta; Dr.ssa Macciò, il Verbale del M.llo Nocera fu inviato alla c.a. dl nominato in oggetto il quale è e resta l'unico responsabile dei reiterati "Insabbiamenti" di tale atto. IL DR. COSTANTINI CHE NE HA FATTO DI UN ATTO DI P.G. A LUI INDIRIZZATO ? Lo consegnò al suo c.t.u. "Massa" il quale ne opccultò il contenuto e quindi, la prima A.G. a dover procedere penalmente nei confronti del "Massa" è proprio il nominato dr. Costantini ma, come si può evincere dagli atti, non solo non fu iniziata tale l'azione penale ma al contrario la locale A.G. si è strenuamente adoperata per "Proteggere" il noto "Massa" e questo a seguito delle "tre" denunce mosse dallo scrivente a suo carico. L'unica volta che il "Massa", contumace, andò in "Giudizio" si dovette assistere ad una vera e propria "Farsa" durante la quale il "Giudice" Tredici, già segnalato, impedì "Tassativamente" (chissà perché) di parlare del noto Verbale già più volte "Occultato", sia dal citato "Massa", sia dalla locale "Procura" e sia dal locale "Tribunale". Appare improponibile voler asserire che l'occultamento di quel Verbale sia frutto della esclusiva volontà del "Massa", personaggio che, si ricorda era nominato nonostante il Trib. di Fi avesse già dichiarato che il soggetto è privo di titoli per assolvere a tali incarichi e quindi l'unico soggetto che "Deve" obbligatoriamente fornire tutte le spiegazioni del caso è il nominato dr. COSTANTINI Luciano in quanto primo destinatario di tale atto. In ultimo ricordo a codesta A.G. che il nominato dr. Costantini ebbe a ritenere una "Minaccia" il solo aver fatto presente la lettera di trasmissione di quel Verbale alla su c.a.- Allo stato il tutto è stato formalizzato ed inviato a codesta A.G. quindi, nel ribadire che il dr. COSTANTINI Luciano appare l'unico responsabile dell'occultamento di quel verbale, lo stesso ha il "Dovere" di fornire dettagliate nonchè chiare nonchè persuasive informazioni circa l'uso (o il non uso) da lui fatto di quel verbale. Nel caso, per "Distrazione" non abbia letto le due pagine del Verbale relativo ai rilievi di un sx "Mortale" dovrà spiegare a codesta A.G. il motivo a seguito del quale non ha proceduto nei confronti del noto "Massa". Dr,ssa Macciò, quel Verbale, come Lei ha preso atto risulta "Occultato" per ben "Cinque" volte ma non si può dimenticare che IL PRIMO DESTINATARIO E QUINDI L'UNICO RESPONSABILE IL QUALE DOVRA' RENDERNE CONTO E' IL DR. COSTANTINI LUCIANO AL QUALE IL CITATO VERBALE FU INVIATO. Dr,ssa Macciò, onde evitare equivoci di sorta tengo a sottolineare che, relativamente ai fatti esposti a codesta A.G. nessuno si è "Fissato" su di un iter procedurale dei fatti anzichè sull'altro. A codesta A.G. sono state fornite tutte le prove "Documentali" dalle quali emerge chiaramente la volontà di tenere e continuare a tenere "Occultata" la verità sui fatti occorsi. La precisazione appare doverosa in quanto, nel recente passato è già accaduto che il Proc. C. di questa sede, Dell'Anno Renzo, abbia voluto "Insinuare" che, i fatti da me esposti in modo chiaro ed esaustivo, erano da ritenere “Mie “Deduzioni” prive di fondamento e “Conseguenti al trauma subito". Ribadisco nuovamente di disconoscere i "Traumi" eventualmente subiti da quest'ultima A.G. ma una cosa è certa, la sua "Malafede" poichè un Verbale "Occultato" per "Cinque" volte “non” è una mia deduzione così come non sono mie deduzioni tutte le "Omissioni" delle varie A.G. denunciate nonchè i falsi da loro più volte riportati. Una delle "Omissioni" del citato dr. Dell'Anno è proprio quella di non aver proceduto al sequestro dei due fascicoli processuali costituenti corpo del reato come del resto, già segnalato a codesta A.G. Comunque, nel concludere si rappresenta nuovamente che le spiegazioni dell'evolversi dei fatti "Devono" obbligatoriamente essere fornite dal nominato in oggetto il quale con la sua condotta ha dato l'imput a tutto quanto ne è conseguito. Dr.ssa Macciò, i fatti sono oltremodo chiari quindi appare assurdo che il citato dr. Costantini Luciano, anche con rara “Tracotanza” intenda voler continuare a “Lavarsene le mani” essendo proprio il soggetto che ha gravi e chiare responsabilità nella vicenda. Quindi, “Dopo undici anni” non è proprio più il caso di permettere al nominato in oggetto di cercare di trarsi d’impaccio asserendo tutto ed il contrario di tutto (per esempio la dichiarazione di aver consegnato quel Verbale al noto “Massa” a cui, dopo qualche mese seguì il rifiuto di porre per iscritto tale avvenuta consegna e ciò perché consapevole che il consulente nominato aveva occultato il contenuto di tale atto peraltro “Non letto” dal dr. Costantini ed a seguito dei delitti commessi dal “Massa”, come codesta A.G. oramai sa perfettamente, si è “Omesso” di procedere). Tale comportamento è proprio di una persona la quale sa di essere con le spalle al muro ed è consapevole che solo cercando di approfittare della sua posizione può sperare di non essere perseguito come previsto dalla norma penale per quanto da lui commesso ma i fatti stanno a dimostrare che è “Impossibile” il solo tentare di eludere anche uno solo degli elementi a carico del nominato in oggetto i quali elementi sono stati forniti nella loro intierezza a codesta A.G.- Dr.ssa Macciò, la S.V. è al corrente anche degli inqualificabili tentativi di non far emergere quanto sopra in uno dei quali, il già segnalato dr. “Buzzegoli”, contravvenendo anche alla sentenza della Cassazione posta in allegato, “omise” sia di fissare l’udienza camerale nonché, ancor più grave, “Omise” di procedere alla nomina di un suo Perito in quanto dichiarò (e dimostrò con i fatti) di “Non essere interessato all’accertamento della verità”. Così come lo stesso atteggiamento è stato tenuto dal “Giudice” civile dr.ssa “Garufi” la quale, come la S.V. ha preso atto, in primis si è rifiutata per cinque volte di nominare un suo perito volendo ignorare anche che, l’onere di tale spesa poteva essere messo a carico di chi scrive e di seguito, tra i tanti “Falsi” riportati dalla citata dr.ssa “Garufi” vi è anche quello forse più “Vergognoso” consistente nella chiara dichiarazione da parte di questa A.G. che l’ormai “Famoso Verbale” “Non fu prodotto in sede Penale” quando il Giudice in parola aveva anche la già più volte citata lettera di trasmissione alla c.a. del dr. Costantini Luciano alla quale, come risulta a codesta A.G., seguono le dichiarazioni scritte di due Ing. (c.t.p. e nuovo c.t.u.) relative alla “Omessa” consegna del Verbale a quei professionisti e seguono anche gli attestati di Cancelleria Penale dai quali si evince l’assenza del noto atto da nr. “Due” fascicoli Processuali. Dr.ssa Macciò, sono certo di non esagerare nell’affermare che oltre non si può andare comunque: Il Dr. COSTANTINI LUCIANO E' IL PRIMO DESTINATARIO DI QUEL VERBALE OCCULTATO PER UN TOTALE DI CINQUE VOLTE. Nel proporre nuovamente la richiesta di copia delle s.i.t. fornite dallo scrivente in data 12.01.11 Si porgono distinti saluti.
UNDICESIMO FAX ALLA PROCURA DI GENOVA
CHIUNQUE SIA INTERESSATO PUO' VISITARE IL BLOG http://moonposter.blogspot.com
OGGETTO: Procedimenti Penali a carico dei nr. “Sei” “Magistrati del palazzo della “Giustizia” di
Pistoia.
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI G E NO OV A
c.a. Signora Macciò Dr.ssa Maura Sost.
Dr.ssa Macciò buongiorno, relativamente alle denunce di cui all’oggetto, presentate sia nell’anno 2010 nonché nell’anno 2011, considerato il tempo trascorso lo scrivente ritiene che codesta A.G. avrà oramai certamente preso atto della veridicità di quanto denunciato e quindi, conseguentemente, anche di tutti i delitti effettivamente commessi dai soggetti denunciati.
Considerato quanto sopra ed essendo certo che tutte le persone denunciate saranno state ovviamente iscritte a codesto R.G.N.R. si invia la presente al fine di richiedere di poter conferire con la S.V. per eventuali ulteriori chiarimenti anche se il sottoscritto ritiene di aver fornito ogni seppur minimo elemento al fine di procedere nei corpi delle denunce presentate confermati peraltro da tutti gli allegati che sono stati posti a corredo delle citate condizioni di procedibilità.
Riassumendo brevemente si ricorda che;
1) Il già “Denunciato” Dr. “Costantini Luciano”, all’epoca P.M., omise palesemente di leggere il Verbale dei rilievi di un sx “Mortale” consentendo così, al “C.T.U.” nominato, di “Occultare” totalmente quell’Atto di P.G. che fu indirizzato alla c.a. del citato Costantini;
2) Il Dr. “Tredici”, giudice dell’Udienza Preliminare nei confronti del noto “Massa Massimo Manfredi” violò chiaramente la procedura penale non “Volendo” accogliere in atti il Verdetto di un Giurì d’Onore che è sempre ammesso in sede penale quando è mirato all’accertamento della verità su un fatto determinato (ex art.596 III° c. del C.P.), inoltre il citato Tredici scrisse palesemente il falso dichiarando in motivazioni di sentenza che il citato “Massa” non aveva mai dichiarato di essere “Ingegnere” (si ricorda che quel soggetto forniva i suoi “Documenti TTecnici” su carta “Intestata” recante tale titolo peraltro mai conseguito dal soggetto);
3) Il Dr. Dell’Anno, Proc. Capo in questa sede ebbe a scrivere che quanto da me riporto nelle varie memorie, denunce ed opposizioni alle varie “Archiviazioni”, altro non erano che “Mie Deduzioni “ prive di fondamento e conseguenti al trauma subito.
Si ricorda che tra quelle definite “Mie Deduzioni” vi è il Verbale del M.lllo Nocera Pasquale del N.O.R.M. di Pistoia il quale all’epoca effettuò i rilievi del sx ed ebbe a redarne il Verbale indirizzato, come sappiamo al citato dr. “Costantini” il quale, in concorso col citato “Massa” lo occultò; Di seguito anche il “Rigetto” del Trib. di FI a seguito della domanda di iscrizione a quell’albo Periti, presentata dal Massa “Non” è una mia deduzione ed il noto soggetto è tuttora privo di qualsivoglia titolo per assolvere ad incarichi peritali si sorta;
4) La Dr.ssa Selvarolo, giudice dell’Udienza Preliminare nei confronti del LO Guasto Giovanni (il responsabile del sx), oltre a tutto quanto contestato nella denuncia presentata a suo carico, non aveva al fascicolo processuale un atto “Determinante” per un Serio e Corretto giudizio e cioè il già citato Verbale dei rilievi del M.llo Nocera ed inoltre la stessa ebbe a riportare nelle sue motivazioni di sentenza di Non Luogo a Procedere, che l’unica “Consulenza” tecnicamente corretta era quelle del citato “Massa”.
Dr.ssa Macciò, voler asserire quanto sopra, come la S.V. sa perfettamente è oltremodo “Falso” in quanto trattasi di un documento tecnico redatto da chi aveva “Occultato” il verbale dei rilievi e tali comportamenti sono oltremodo gravi in quanto tutti relativi ad un evento ove una Persona ha perso la Vita a seguito delle responsabilità oltremodo chiare della controparte pur se, tengo a precisare di aver comunque cooperato in quanto occorso (ex art. 113 c.p.) ma tale cooperazione è palesemente conseguente alla condotta posta in essere dal responsabile del sx.
Non vi è dubbio che “Occultando” atti di P.G. le cose possono essere “Travisate” a piacimento facendo risultare quanto si desidera e questo per tanti e svariati motivi ma la S.V. converrà che è effettivamente “Penoso” prendere atto dei citati comportamenti tenuti da chi avrebbe dovuto “Amministrare” correttamente la “Giustizia”.
Il Soggetto “Massa” oramai lo conosciamo ma inoltre quell’atto, poiché appartenente ad altro Proc. Pen., non poteva e non doveva, per nessun motivo consentito dalla Legge, trovarsi nel fascicolo del procedimento presieduto dalla citata “Selvarolo” (ex art. 238 c.p.p.);
5) Il Dr. Buzzegoli, G.I.P., a seguito della “Terza” denuncia a carico del noto “Massa”, oltre a dichiarare (e dimostrare con i fatti) di non essere assolutamente interessato all’accertamento della Verità, omise di accogliere quanto previsto e consentito dalla Legge Penale e cioè rimase assolutamente noncurante dell’elemento suppletivo alle indagini richiesto dal sottoscritto (la mera nomina di un perito da parte di quell’A.G. il quale si potesse pronunciare avendo a disposizione anche il Verbale dei rilievi già “Occultato” dalle varie A.G. denunciate per ben “Cinque volte.
A codesta A.G. è stata fornita annche la Sentenza della Suprema Corte la quale ebbe a stabilire che comportamenti esattamente “Uguali” a quelli del citato dr. “Buzzegoli” sono da ritenersi “Illegali;
6) La Dr.ssa Garufi, giudice civile di questa sede, come già esposto in denuncia a suo carico ha scritto delle motivazioni di sentenza che risultano essere un “Falso” dietro l’altro giungendo all’apice nel dichiarare che il Verbale del M.llo Nocera non fu prodotto in sede Penale.
Si ricorda che la sopracitata aveva anche la lettera di trasmissione alla c.a. del citato dr. “Costantini Luciano. (il quale, in concorso col già citato “Massa” ne “Occultò” il contenuto).
Dr.ssa Macciò, considerato il tutto vi è certezza che codesta A.G. Inquirente ha ogni elemento per procedere nei confronti delle persone denunciate e lo scrivente non nutre assolutamente il minimo dubbio circa la “Volontà” della S.V. di applicare correttamente e compiutamente la Legge Penale.
In attesa di essere convocato da codesta A.G. si richiede nuovamente copia del Verbale delle S.I.T. fornite in data 12.01.11 alla Sezione di P.G. della Polizia di Stato presso codesto Tribunale.
Si porgono Distinti Saluti –Si da atto che dopo due anni dalla presentazione delle varie denunce di cui la titolare delle indagini era la Dr.ssa Macciò Maura Sost., quest'ultima è stata trasferita al Tribunale dei minori e l'unica cosa che è stata fatta in questi due anni è quella di delegare la P.G. presso quel Tribunale per escutere a Verbale il Sottoscritto e la cosa avvenne in data 12.01.11, poi il silenzio più totale ed ora i fascicoli passeranno ad altro P.M. il quale sarà a digiuno di tutta la vicenda e si dovrà cominciare da capo.Presto scriverò al Sig. Procuratore Capo di Genova ed in seguito pubblicherò anche tale missiva sia in questa rete nonchè sul mio blog http://moonposter.blogspot.com -

mercoledì 20 febbraio 2013

All.nr.134) CI SARANNO LE ELEZIONI MA, CONTRO L'INFAME REGIME DITTATORIALE DELLA MAGISTRATURA NESSUNO POTRA' FARE NIENTE -

ED IL POPOLO CONTINUA A SPERARE NELL'ISOLA CHE NON C'E': LA "LIBERTA' "!E' inutile girarci intorno, per esempio i soggetti "Togati" che seguono sono tutti responsabili dei delitti a loro contestati ma in questo "Regime" chi è chiamato a giudicare è un loro collega e quindi appartenente allo stesso "Vincolo Associativo" che li unisce (fatte salve le rarissime eccezioni).Ne consegue che in tale stato di cose, qualsiasi diritto di ogni cittadino è vigliaccamente calpestato ed ignorato per quelli che possono essere interessi propri o di terze persone (sia fisiche che giuridiche).

Nella palese, chiara nonchè scontata e totale "Impunità" questi figuri "Togati" sono liberi di "Occultare" qualsiasi atto di P.G. a loro non gradito (o comunque non produttivo per i loro interessi) e tali soggetti non hanno nemmeno la minima remora ad ammettere di avere il potere di ignorare qualsiasi norma come ebbe a fare la "Denunciata" "Selvarolo Rosa" , g.u.p. di Pistoia la quale, con la sfacciataggine che è propria degli appartenenti alla "Casta" dichiarò che lei "Doveva" fare in quel modo e comunque avrei potuto denuciarla ma avrei perso solo tempo e soldi in quanto a Genova avrebbero archiviato il tutto (così come è avvenuto).Appare chiaro che tale Selvarolo Rosa (come tantissimi altri togati), è disposta a "Vendersi" ossia vendere la propria onestà, la propria professionalità e la propria moralità pur di rimanere fedele al "Vincolo Associativo" di cui sopra.

lunedì 11 febbraio 2013

All.nr.133) A TUTTI COLORO AI QUALI PIACE L'ITALIA PIACE ANCHE QUANTO SEGUE (L'Italia era il più bel paese del mondo) -

 

Giorgio Gurrieri ha condiviso la foto di Giovanni Pancari.1 febbraio alle ore 0.56 ·
A Jhonny Daniel Baudo piace questo elemento.
Art.1 della Costituzione: L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro;
  • Mauro Masoni "Comma II°: La sovranità appartiene alla casta dei togati i quali (poichè intoccabili), potranno ignorare a loro piacimento qualsiasi norma di legge pur di giungere ai loro personali scopi.Vi è discrezione, a seconda dei casi, di collaborare con i vari parlamentari ed assecondare le varie richieste dei "politici" i quali, a loro volta potranno colludere con tutte le associazioni a delinquere di stampo mafioso.La massoneria vigilerà che il più rigoroso silenzio sia sempre rispettato facendolo presente nelle forme e nei modi ritenuti di volta in volta più opportuni.Nessun cittadino potrà mai avere la libertà di obiettare a qualsivoglia decisione presa dalle "Entità" di cui sopra.